1944-1945
Tutto ciò che avvenne dopo Stalingrado, ma soprattutto dopo lo sbarco in Normandia, si tende a riassumerlo in un generico epilogo della guerra e del nazismo. In realtà quei circa undici mesi di guerra, tra l’invasione della Francia e la fine del Terzo Reich, costarono la vita a 1.200.000 soldati tedeschi e a 250.000 civili nella sola Germania, oltre a generare milioni di profughi
540 a.C.
Ancor prima dell'espansione romana e del suo affaccio sul mare, si era già consumata nelle acque del Tirreno una delle più antiche battaglie navali che la marineria mondiale ricordi o di cui si abbia testimonianza: Alalia. Protagonisti ne furono le popolazioni che dominavano non solo i mari, ma una parte consistente della cultura dell'Italia preromana: gli etruschi, i cartaginesi ed i greci.
547 a.C.
La vittoria diede a Ciro il controllo delle vaste ricchezze della Lidia e privò Babilonia di un forte alleato; inoltre, gli permise di sfidare e vincere il trono neo-babilonese, fondando l'impero persiano.
1 marzo 1896
La battaglia di Adua fu il momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia tra le forze italiane e l'esercito abissino. Gli italiani subirono una pesante sconfitta che pose fine alle ambizioni coloniali sul corno d'Africa. La sconfitta ad Adua non avvenne per caso. All'errore fondamentale di sottovalutare l'avversario, si aggiunsero le decisioni sbagliate assunte nel corso degli eventi.
23 agosto 1942 – 2 febbraio 1943
Con una gigantesca manovra a tenaglia, l'Operazione Uranus, ha inizio la fase decisiva nella battaglia di Stalingrado. La grande offensiva di accerchiamento sferrata dall'Armata Rossa per intrappolare le forze della Wehrmacht segna la svolta strategica irreversibile a favore dell'Unione Sovietica. Poi il successo dell'Operazione Piccolo Saturno decretò definitivamente il fallimento dei piani tedeschi, l'Operazione Tempesta invernale, per liberare le forze intrappolate a Stalingrado. La lunga battaglia volgeva ormai al termine con esiti disastrosi per le armate tedesche.
23 agosto 1942 – 2 febbraio 1943
L'inferno ha inizio, la guerra si manifestò agli abitanti di Stalingrado in tutta la sua drammaticità, è questa la fase più dura della battaglia. In città il combattimento si svolgeva in maniera completamente diversa dalla guerra convenzionale, era una nuova forma di guerra: combattimenti casa per casa a distanza ravvicinata spesso formati da imboscate con gravi perdite tra le truppe; si combatte tra edifici in rovina, carri bruciati, cantine, fogne e bunker nascosti.
27 – 31 gennaio 1941
La battaglia combattuta ad Agordat, che vide contrapposti gli schieramenti italiani e anglo-sudanesi, rappresentò la fase iniziale della Campagna dell'Africa Orientale Italiana. A causa dell'inferiorità, soprattutto qualitativa in mezzi meccanizzati rispetto all'esercito inglese, e incapaci di resistere alla pressione britannica, le truppe coloniali italiane, tallonate da vicino dal nemico, si ritirarono ordinatamente in direzione di Agordat per tentare una prima difesa, attestando le truppe sulla linea Cherù – Aicota.
23 agosto 1942 – 2 febbraio 1943
La battaglia di Stalingrado marcò il punto di svolta della guerra a oriente durante il secondo conflitto mondiale. Infatti, dopo Stalingrado, l'iniziativa militare passò completamente nelle mani dell'Armata Rossa. L'invasione dell'Unione Sovietica fu la più vasta operazione militare terrestre di tutti i tempi. Il fronte orientale, aperto con l'inizio dell'operazione denominata Barbarossa, fu il più grande e importante teatro bellico dell'intera seconda guerra mondiale e avrebbe dovuto costituire l'atto decisivo per assicurare la vittoria totale del Terzo Reich.
16 luglio 1212
Le alture nei pressi di Las Navas de Tolosa, non furono testimoni di una semplice vittoria cristiana sulle armate almohadi del califfo al-Nasir, con quella vittoria la Reconquista ebbe il suo vero punto di svolta.
La guerra vandalica (533 – 535)
Lo stanziamento di alcune tra le più potenti popolazioni che erano state responsabili della caduta dell'Impero Romano d'Occidente aveva, per un periodo limitatissimo di tempo, rilasciato la parte orientale dell'Impero dalle pressioni su più fronti del limes. Questo discorso valse anche per il regno vandalico in Africa; ma nel 527, salì al trono dell'Impero Romano d'Oriente, o Bizantino, Giustiniano. Soldato come lo zio Giustino, al quale successe, una volta salito al trono non comandò più sul campo ma si servì di uno dei più valenti generali della storia: Belisario. Iniziava così la "Restauratio Imperii".
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9 Agosto 48 a.C.
In occasione della recente uscita del nostro ultimo libro sulla battaglia di Farsalo, iniziamo ad inserire una nuova serie di pagine dedicate ai libri pubblicati da Ars Bellica.
Per ogni libro sarà creata una pagina nello stile Ars Bellica con una breve introduzione, l'indice dei contenuti e una piccola anteprima.
Il libro sulla battaglia di Farsalo è disponibile sia in formato elettronico su Amazon che nel tradizionale formato cartaceo su Edizioni Chillemi.
13 dicembre 1939
Con l'autoaffondamento nelle acque dinanzi a Montevideo, si chiude l'epopea della corazzata "tascabile" tedesca Graf Spee, che con le sue audaci operazioni corsare aveva infiammato l'immaginario di intere generazioni.
30 luglio 1945
Dopo la consegna della bomba che a Hiroshima segnerà definitivamente il corso del secondo conflitto mondiale, l'equipaggio dell'USS Indianapolis vive una delle più grandi tragedie della storia della Marina Militare Statunitense.
25 Ottobre 1854
Nella guerra di Crimea i russi tentano di rompere l'assedio di Sebastopoli attaccando il campo britannico di Balaklava. Nella battaglia, resa famosa dall'episodio della carica della Brigata Leggera, i russi conquistarono il controllo della strada che collegava Balaklava a Sebastopoli e fu, da loro, considerata una vittoria. Per i britannici la perdita della Brigata Leggera fu un evento traumatico.
25 Ottobre 1854
La più celebre azione di cavalleria di ogni tempo divenuta leggenda: nella battaglia di Balaklava la Brigata Leggera della Divisione di cavalleria britannica caricò una batteria di cannoni russi piazzati all'estremità di una valle lunga più di un chilometro e mezzo, fu un'inutile e orrenda carneficina ma la descrizione della "cavalcata infernale" fissò nelle menti degli inglesi in patria, la carica, come un evento diverso da tutte le precedenti azioni di cavalleria e ne fece una leggenda.