Il grande conflitto esploso nel 1618, nel quale vennero rapidamente risucchiati quasi tutti gli stati europei, fu innescato dalla rivolta antiabsburgica della Boemia a cui seguì la ribellione dei cattolici della Valtellina contro il dominio dei Grigioni, protestanti, e la fine della tregua dei dodici anni tra la Spagna e le Provincie Unite. Si determinò una simultanea esplosione di rivendicazioni politiche e di istanze religiose, che vide contrapposti il fronte cattolico, che appoggiava il disegno controriformistico, assolutistico ed egemonico degli Absburgo d'Austria, e il fronte protestante, che si aggregò in Germania per allargarsi via via a Danimarca, Svezia, Inghilterra, Province Unite. La coincidenza tra opzione politica e confessione religiosa fu smentita invece dalla Francia, che Richelieu portò nell'alleanza protestante in funzione antiabsburgica. Con una sostanziale sconfitta delle ambizioni di egemonia absburgica e cattolica nel mondo tedesco e in tutto il continente, la guerra vide emergere nuovi protagonisti sulla scena europea, come la Danimarca di Cristiano IV e la Svezia di Gustavo Adolfo, coinvolte nel conflitto dal dilagare degli eserciti imperiali fin sulle rive del Baltico. Segnò inoltre il trionfo della Francia, rinsaldata nella sua compagine interna dal rafforzarsi dell'assolutismo monarchico e vittoriosa sui suoi tradizionali nemici absburgici.
La pace di Vestfalia del 1648 stabilì un nuovo ordine in Europa fondato sull'equilibrio all'interno della Germania, dove venne riconosciuta l'indipendenza politico-religiosa di una miriade di staterelli e città libere e al tempo stesso mantenuta la sempre più esile trama federativa dell'impero con la rinuncia definitiva degli Absburgo ad assumervi un ruolo preminente.
Il criterio della stabilità nella divisione reggerà fino al progressivo emergere della Prussia quale nuova potenza europea e polo di aggregazione della Germania. Un'ulteriore garanzia di equilibrio venne dalla monarchia absburgica, il cui processo di coesione poteva ora muovere dalla scomparsa di poteri autonomi e di culti protestanti (con l'eccezione dell'Ungheria). Con la pace di Vestfalia si chiuse per sempre l'epoca delle guerre di religione: la trionfante ragion di stato annunciava un periodo nel quale, rimossi gli odi religiosi almeno nell'ambito delle relazioni internazionali, la politica estera si sarebbe definitivamente secolarizzata.
Battaglie
6 gennaio 1568
Il 6 gen 1568, a Cognat ebbe luogo l'omonima battaglia tra cattolici e protestanti(II guerra di religione francese). I cattolici attaccarono, ma vennero fermati dagli archibugieri protestanti. Il successivo contrattacco provocò la ritirata dei cattolici
7 ottobre 1571
La flotta cristiana della Lega Santa sconfigge e scaccia dal mediterraneo le forze navali turche.
5 marzo 1645
La battaglia di Jankov fu una battaglia che ebbe luogo il 24 febbraio 1645 durante la Guerra dei Trent'anni. Fu una delle più dure della guerra e venne combattuta tra un esercito svedese sotto il comando di Lennart Torstensson e un'armata imperiale sotto Melchior von Hatzfeldt, a circa 50 km a sud est di Praga. La battaglia si concluse con la vittoria svedese, in gran parte dovuta all'abilità di Torstenson, e alla superiorità dell'artiglieria svedese. L'esercito imperiale subì quasi il 60% di perdite, mentre tra i 4.000 prigionieri di guerra vi fu lo stesso Hatzfeld.
16 febbraio 1646
La città di Torrington nel Devon è stata il sito di una delle ultime grandi battaglie della prima guerra civile inglese: il suo esito ha contribuito a determinare la sconfitta e l'esecuzione del re Carlo I.
11 febbraio 1659
L'assalto a Copenaghen dell'11 febbraio 1659 fu una grande battaglia durante la Seconda Guerra del Nord, avvenuta durante il lungo assedio di Copenaghen da parte dell'esercito svedese.
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