Due universi tra loro separati si erano venuti formando nel continente americano a partire dalla colonizzazione del XVI secolo. Nell'America latina si erano radicati un'economia feudale e un sistema di poteri che ricalcavano quelli vigenti in Spagna e Portogallo. Sulle coste atlantiche dell'America settentrionale la colonizzazione inglese, prevalente rispetto a quella francese, si era organizzata sulla base di una forte autonomia politica dalla madrepatria e di un altrettanto forte impronta religiosa.
Anche i sistemi economici differivano profondamente: al Nord manifatture, traffici commerciali e grandi piantagioni di grano, tabacco, cotone, connotavano un'economia che avrebbe potuto essere autosufficiente se non fosse stata vincolata a Londra; al Sud l'agricoltura non dava eccedenze per l'esportazione, mentre le miniere di argento erano quasi esaurite e la domanda di prodotti lavorati era soddisfatta solo con l'importazione. Nelle tredici colonie inglesi, dopo la conquista inglese del Canada nel 1763 conseguente alla guerra dei Sette anni, divennero sempre più insostenibili le incongruità di un colonialismo che concedeva sì autonomie politiche ma imponeva la dipendenza economica. Lo stesso sviluppo economico e demografico, il clima di libertà politica, lo spirito di autogoverno innescarono la rivolta che sfociò nel 1776 nella Dichiarazione di indipendenza. La guerra scoppiata l'anno precedente portò ai coloni americani l'appoggio francese, olandese e spagnolo, che fu decisivo per il risultato finale del conflitto. La pace firmata nel 1783 di fatto sancì il riconoscimento degli Stati Uniti. Essa definì anche la prima linea di frontiera a ovest, sulla quale di lì a poco si sarebbero indirizzate l'espansione dei coloni americani e le nuovi correnti migratone provenienti dall'Europa. La prima grande area a essere inglobata sarà la Louisiana, ultima sopravvivenza dal colonialismo francese nell'America settentrionale. Il progressivo spostamento della frontiera divenne un traguardo di lungo periodo caricandosi via via di miti e di significati politici. Originale apparve infine il modello di stato, federale e costituzionale, adottato dalle ex-colonie britanniche. In esso si rispecchiavano la concezione contrattualistica dello stato risalente a Locke e Rousseau nonché i principi di libertà, di sovranità popolare, di divisione dei poteri che erano patrimonio dell'Illuminismo.
Battaglie
3 marzo 1776
Il raid di Nassau (1776) fu un'incursione della flotta Continentale, ma soprattutto dei marines continentali, nella colonia britannica di Nassau. Questa azione rappresenta non solo la prima operazione navale approvata dal Congresso continentale amricano, ma precedendo la Dichiarazione di Indipendenza, la prima operazione del famoso Corpo dei Marines degli Stati Uniti.
14 febbraio 1779
La battaglia di Kettle Creek fu uno scontro minore nell'entroterra della Georgia durante la guerra rivoluzionaria americana che ebbe luogo il 14 febbraio 1779. Una milizia di patrioti sconfisse e disperse in modo decisivo una forza lealista che era in viaggio verso Augusta, controllata dagli inglesi. La vittoria ha dimostrato l'incapacità delle forze britanniche di mantenere il controllo sulle zone interne dello stato o di proteggere un numero considerevole di reclute lealiste al di fuori delle immediate vicinanze dei propri centri di controllo.
6 ottobre 1781
La vittoria degli indipendentisti americani nella guerra d'Indipendenza, costituisce il primo significativo passo indietro dell'impero coloniale britannico.
17 gennaio 1809
La Battaglia del Ponte di Calderón ( 17 gennaio del 1811 ) rappresenta una delle vittorie militari dei realisti sulle forze ribelli messicane durante la guerra d'indipendenza del Messico
7 novembre 1811
Tippecanoe fu la scena dell'ultimo importante tentativo di unificare le tribù degli indiani d'America per resistere all'invasione dei bianchi.
9 dicembre 1824
Quest'ultima, decisiva battaglia della rivoluzione in Sudamerica segnò la fine del governo coloniale spagnolo sul continente. Il generale spagnolo Canterac venne a capitolazione, riconobbe l'indipendenza peruviana a nome della Spagna e stipulò la cessione del porto del Callao. In memoria di questo combattimento (chiamato 'delle nazioni americane' poiché vi concorsero con le loro forze l'Argentina, la Bolivia, il Chile, l'Ecuador, il Paraguay e il Venezuela), la città di Huamanga prese il suo nome attuale (1825) ed Antonio José de Sucre ricevette il titolo di grande maresciallo di Ayacucho dal Congresso di Panamá del 1826.
20 gennaio 1839
La battaglia di Yungay fu l'ultimo che ebbe luogo durante la guerra della Confederazione Peruviano-Boliviana. Si svolse a Yungay, nel territorio a nord dello Stato peruviano, a partire dalle nove del mattino del 20 gennaio 1839, tra l'Esercito Confederato Perù-Boliviano e l'Esercito della Restaurazione, formato da forze regolari di Cile e Perù
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