Il termine deriva dal greco "paese tra fiumi", ed è comunemente riconosciuto non solo come la terra circoscritta tra il Tigri e l'Eufrate (la cosiddetta "Mezzaluna Fertile"), ma anche come uno dei primi luoghi al mondo in cui si sono sviluppate strutture statuali complesse. Con queste ultime chiaramente si andarono sviluppando anche le prime organizzazioni militari volte, in un primo momento solo a scopi difensivi, ma che, con lo scorrere dei tempi, divenirono strumenti di espansione e conquista. Bisogna sottolineare che quando parliamo di prime entità statali, il riferimento è relativo allo sviluppo di una singola città-stato, che espandendosi oltre le proprie mura, controlla un territorio relativamente limitrofo. L'esempio più noto dell'espansionismo di una città-stato mesopotamica è quello della città di Babilonia. Le leggende sulle meraviglie della città e dei suoi regnanti sono giunte fino ai giorni nostri, ed ancora oggi parlando di Babilonia il riferimento a sfarzo e opulenza sono quasi d'obbligo. Eppure non furono solo i babilonesi a recitare il ruolo di protagonisti in quelle terre: sumeri, accadi e soprattutto assiri ebbero i loro rispettivi periodi di dominio nella mezzaluna fertile, anche a spese della città dei meravigliosi giardini pensili. Dal punto di vista bellico, in realtà, tutte queste popolazioni erano accomunate da un tipo di arma del tutto peculiare per l'area geografica: il carro da guerra. I primi carri, notoriamente sumeri, trainati da onagri e condotti da un auriga, erano composti da una cesta intrecciata e quattro ruote piene. Attorno alla metà del II millennio a.C. avviene un nuovo radicale cambiamento nell'arte della guerra, grazie all'introduzione, dal vicino Egitto, del cavallo. I pesanti carri a ruote piene iniziano ad essere sostituiti da più leggeri carri con ruote a raggi, che vengono trainati dai cavalli. L'uso intensivo del cavallo, e la creazione di una cavalleria, si dovrà comunque all'esercito assiro. Tutte queste caratteristiche subiranno in realtà non troppe modifiche in area mesopotamica; questa relativa staticità, in congiunzione con i conflitti perenni tra i piccoli signori locali delle regioni mesopotamiche, saranno le cause del cedimento degli antichi regni della mezzaluna fertile sotto i colpi del più potente e unito esercito dell'Impero Persiano.
Battaglie
539 a.C.
La sconfitta dell'esercito Babilonese per mano del re Ciro II nei pressi della città di Opis, segna la fine della resistenza del regno mesopotamico al dominio persiano sulle terre della "Mezzaluna Fertile".
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