L'equilibrio "organizzato" con il Congresso di Vienna, si rivelò però ben presto assai fragile. L'opposizione liberale e democratica ai regimi assolutistici diede una prima scossa all'edificio del Congresso di Vienna. La natura internazionale degli accordi del 1815 aveva del resto la caratteristica di innescare moti che si propagavano come una sorta di reazione a catena a sua volta internazionale. Non ci fu da attendere molto. Nel gennaio del 1820 i liberali spagnoli costrinsero il sovrano a concedere la costituzione. Nel luglio dello stesso anno la stessa cosa accadde a Napoli. Nel marzo del 1821 fu la volta del regno di Sardegna, dove gli insorti speravano in una decisa adesione del principe Carlo Alberto, erede designato al trono, cui erano attribuite simpatie liberali. Le potenze europee, con prontezza, si risolsero ad agire. Gli Austriaci intervennero in Italia nel 1821 e la Francia schiacciò nel 1823 la rivoluzione spagnola. Nel 1825 parimenti fallì il moto rivoluzionario decabrista nell'autocratica Russia zarista.
La «questione d'Oriente» complicò lo scenario internazionale e confermò che l'impero ottomano non era in grado di attestarsi sulle posizioni acquisite. La rivoluzione greca, iniziata nel 1821, si concluse vittoriosamente nel 1830 con l'aiuto decisivo di Gran Bretagna, Francia e Russia. Quest'ultima, pur dichiarandosi garante dell'ordine, non poté resistere alla tentazione di approfittare delle opportunità fornite dal declino ottomano per estendere la sua sfera d'influenza all'area balcanica. L'indipendenza greca trascinò allora con sé l'autonomia della Serbia, della Moldavia e della Valacchia. Il sistema del 1815 si trovò così a scricchiolare per responsabilità diretta dei suoi stessi fautori. Una breccia si era ormai aperta. In Francia la politica ultraconservatrice di Carlo X, succeduto nel 1824 a Luigi XVIII, portò alla rivoluzione liberale del luglio 1830, che consegnò la corona a Luigi Filippo d'Orléans. Una nuova reazione a catena esplose da questo evento. Si arrivò in Occidente all'indipendenza del Belgio e del Lussemburgo, mentre in Oriente la rivoluzione polacca fu stroncata dalle truppe zariste. In Italia si produssero nuovi moti e un più solido sentimento nazionale ed unitario prese corpo. Si stava d'altra parte spegnendo l'età della Carboneria, delle società segrete e dei complotti clandestini per la libertà: si sviluppava nel contempo l'iniziativa dei popoli, delle nazioni e dei governi. Il quadro politico europeo era ormai profondamente mutato.
Battaglie
31 agosto 1823
La battaglia per il forte di Trocadero non solo consegnerà agli invasori realisti francesi le chiavi per la città di Cadice, ma riporterà al potere il re Ferdinando VII, restaurando la monarchia in Spagna e terminando il triennio liberale spagnolo.
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