Ars Bellica

Mappe

La nuova ondata di invasioni in Europa

mappa9

Tra il IX e il X secolo l'Europa fu soggetta ad una nuova (ed ultima) ondata di invasioni, dal Nord (Normanni), dal Sud (Saraceni), dall'Est (Ungari). All'inizio si trattò di incursioni improvvise, di fronte alle quali l'Europa parve incapace di qualsiasi difesa. Più tardi i popoli provenienti dal Nord fondarono organismi politici stabili, dalla Normandia all'Irlanda all'Inghilterra all'Italia meridionale alla Russia, e divennero elemento di stabilità anzichè di crisi. Ugualmente gli Ungari o Magiari, che dalla Caucasia si stanziarono nelle terre dell'attuale Ungheria e si convertirono con Stefano I al cristianesimo. E' da notare che le incursioni dei Normanni, pervenendo sino al Labrador, costituiscono, presumibilmente, il secondo contatto tra il Vecchio e il Nuovo Continente, dopo quello avvenuto nei tempi preistorici. Nella cartina i colori più scuri indicano le regioni d'origine dei vari incursori, i colori più chiari, e le frecce, rispettivamente le conquiste e le incursioni.

Le crociate, l'espansione cristiana nel Levante e la "reconquista"

mappa10

Nella cartina sono indicati gli itinerari principali delle prime quattro crociate, dai quali si evince che la partecipazione delle repubbliche marinare italiane, più intente agli incontri che agli scontri col mondo islamico, non fu essenziale, fatta eccezione per la quarta, che ebbe carattere anomalo. Nella cartina è indicata anche la masssima estensione (del tutto periferica rispetto all'Islam) raggiunta dai cosiddetti "Stati crociati" in Oriente, e i confini, dopo il 1204, dell'Impero Latino. Uno degli itinerari della terza crociata è interrotto al fiume Salef, dove trovò la morte il Barbarossa. Si suole considerare una crociata anche la lunga e sanguinosa cacciata dei Mori dalla penisola iberica, o "reconquista". Sono indicati i regni moreschi in Spagna all'inizio della "reconquista", e i limiti a cui furono ridotti nel 1257. Il Regno di Granada sopravvisse sino al 1492.

La diffusione delle Università nell'età comunale

mappa11

La carta indica il prodigioso sviluppo dei centri universitari in Europa nell'età dei Comuni, dal XII al XIV secolo. Sono indicate le Università fondate nel XII, nel XIII e nel XIV secolo. E' interessante notare come all'infittirsi dei centri culturali corrisponda l'espansione territoriale della finanza, esemplificata sulla carta con l'indicazione, sottolineata in rosso, delle filiali (nei primi decenni del XIV secolo) della Compagnia fiorentina dei Bardi. I due fenomeni sono da porre tra loro in rapporto di struttura e sovrastruttura.

Il Sacro Romano Impero al tempo degli Svevi

mappa12

L'Impero solo apparentemente costituisce un'entità politica unitaria: in realtà è costituito da due singoli regni, il Regno di Germania e il Regno d'Italia, e ciascuno di essi da numerosi organismi autonomi: il Regno di Borgogna, i ducati di Boemia, di Sassonia, di Baviera, d'Austria, di Lorena...; in Italia, oltre agli organismi comunali, di fatto indipendenti, i vari marchesati, patriarcati e vescovati. Il Patrimonio di San Pietro (con la dipendenza di Benevento) è di fatto un organismo a sé stante, ed anch'esso frantumato in numerose podestà autonome o ribelli all'autorità pontificia. Il Regno di Sicilia, dopo il matrimonio di Enrico VI con Costanza, è legato all'Impero dall'unione personale del sovrano; ma costituisce giuridicamente un'entità a sé stante. Anche la Corsica e la Sardegna sono estranee all'Impero, e legate alle repubbliche di Pisa e di Genova. La cartina segnala, al centro della Germania, i possessi originari degli Svevi. Nel territorio confinante con la Pomerania i cavalieri dell'Ordine Teutonico e i cavalieri Portaspada hanno intrapreso una vera e propria colonizzazione sotto la veste di crociata per evangelizzare la Prussia e le "terre dell'Est": la carta indica alcune delle città fondate sino al 1250. La Repubblica di Venezia (per la sua origine bizantina) non ha alcun legame con il Regno d'Italia ed è del tutto indipendente. Trieste è estranea alla Repubblica e costituisce sin da ora lo sbocco commerciale dei territori boemi ed austriaci. Ad oriente dell'Impero sono indicati il Regno di Polonia, il Regno d'Ungheria, il Regno di Serbia (costituitosi nel XII secolo).