Cronologia dal 761 al 870

761

In Francia, Pipino riprende la campagna contro Vaifro d'Aquitania, ancora una volta con scarso successo.
Il persiano 'Abd el-Rahman ibn Rostem, già governatore di Kairouan negli anni dell'occupazione kharigita, fonda la città di Tahert nel cuore del Maghreb, facendola capitale del regno kharigita e dando inizio alla dinastia rostemide.

772-804

Il re franco Carlo Magno conquista la Sassonia.

774

Sconfitta dei Longobardi a Pavia: inizio della domonazione franca in Italia.

782

Alcuino organizza la Schola palatina: inizio della "Rinascita Carolingia".

785

Inizio della costruzione della grande moschea di Còrdoba.

787

Inizio delle incursioni vichinghe nell'Europa occidentale.

789

Inizio della dinastia degli Idrisidi in Marocco.

796

Inizio della costruzione della cappella palatina di Aquisgrana.

800

Incoronazione imperiale di Carlo Magno a Roma.
Fiorisce nelle regioni ciadiane il regno di Kanem.
Ascesa del regno Khmer di Angkor in Indocina.

816-817

Benedetto di Aniane impone ai monasteri occidentali la regola benedettina.

817

Gli Arabi conquistano Creta: fine del dominio bizantino sui mari.

820

Inizio della dinastia Amoriana nell'impero bizantino.

827

Inizio della conquista araba della Sicilia.

836

I Vichinghi danesi si insediano in Irlanda.

842

Giuramento di Strasburgo: primo documento in francese e tedesco.

843

Trattato di Verdun: divisione dell'impero carolingio fra i figli di Ludovico il Pio.

846

Inizio della costruzione della grande moschea di Samarra.

850 circa

Miniature del Salterio di Utrecht e della Bibbia di Carlo il Calvo.

860

I Vichinghi danesi si insediano in Islanda.
Inizio della dinastia Macedone nell'impero bizantino.

862

Il vichingo Rurik si impadronisce del potere a Novgorod.

864

Inizio dell'apostolato cristiano di Cirillo e Metodio in Moravia.

866

Primo insediamento dei Vichinghi danesi in Inghilterra.

867

Scisma di Fozio: la chiesa greco-ortodossa si stacca da Roma.

868

Inizio della dinastia Tulunide in Egitto.

869

Rivolta degli schiavi negri (zenj) nel basso Iraq.

870

In Italia l'imperatore Ludovico II riprende la guerra contro i saraceni e il giorno di Natale infligge loro una dura sconfitta presso Bari.
In Francia, con il trattato di Meersen, Ludovico il Germanico ottiene la metà orientale della Lotaringia con Aquisgrana, Carlo il Calvo quella occidentale e la Borgogna. Vistosi ignorato dai due zii nella spartizione, Ludovico II si rivolge al papa Adriano, il quale invia suoi legati alle due corti e incarica il vescovo di Reims Incmaro di vigilare sui diritti di Ludovico in Lotaringia; Incmaro però, fedele a Carlo il Calvo, si oppone al volere del pontefice e favorisce gli interessi del suo sovrano.
In Inghilterra, Edmondo, re dell'Anglia orientale, è sconfitto dai danesi a Thetford, e poiché rifiuta di abbandonare la religione cristiana viene decapitato: i vescovi sono deposti e viene introdotto il culto di Odino.
L'arcivescovo di York e il re di Deira vengono cacciati dalle loro sedi dall'avanzata dei danesi; la Mercia, già loro tributaria, viene conquistata definitivamente e il suo re, Burgredo, è costretto a fuggire a Roma.
I saraceni occupano l'isola di Malta, in precedenza bizantina, rafforzando le proprie posizioni nel Mediterraneo.
Sfruttando la debolezza dell'impero carolingio Svatopluk, successore di Ratislao nel regno di Moravia, estende il proprio potere sui territori slavi della Boemia e Pannonia e sulla Polonia meridionale.
(circa). Gran parte dell'Albania attuale viene invasa e colonizzata dai bulgari; l'impresa verrà completata agli inizi del X secolo dallo zar dei bulgari, Simeone.
Nel periodo di decadenza politica del califfato abbaside una certa durata e stabilità ha il regno di al-Mu'tamid, soprattutto per merito del fratello, l'energico al-Muwaffaq, reale detentore del potere.
Nel quadro della lotta contro gli infedeli condotta dai Saffaridi del Khurasan, i musulmani conquistano definitivamente Kabul (nello Zabustan, attuale Afghanistan).
(circa). Nel regno dei Cola, nell'India del Sud, Aditya I succede al padre Vijayalaya.

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