Cronologia dal 480 a.C. al 341 a.C.

480 a.C.

Ha inizio la LXXV Olimpiade.
In Atene è arconte epònimo Calliade. Nella capitale dell'Attica, sotto l'incombente minaccia della seconda guerra persiana, si richiamano gli uomini politici colpiti da ostracismo, come Aristide e Santippo.
L'esercito persiano di Serse, attraversato l'Ellesponto su un ponte di barche, invade la Grecia attraverso la Tessaglia; trattenuto per breve tempo alle Termopili dalla resistenza eroica di un piccolo corpo formato da spartani e tespiesi, al comando del re di Sparta Leonida I, giunge poi in Attica e devasta Atene, abbandonata dalla popolazione, che su consiglio di Temistocle si è rifugiata nell'isola di Salamina (durante il saccheggio di Atene e dell'Acropoli, sono gravemente danneggiati templi e statue). Intanto la flotta greca, in cui prevalgono le navi ateniesi, dopo aver impegnato quella persiana nella battaglia dell'Artemisio, si ritira nel golfo Saronico: a Salamina si svolge lo scontro definitivo tra le due flotte, che termina con la completa disfatta dei persiani. L'esercito di Serse è così costretto a abbandonare l'Attica e a rifugiarsi nell'amica Beozia.
A Sparta, al re Leonida I succede il figlio Plistarco, della dinastia agiade, sotto la reggenza di Pausania, che si affianca a Leotichide, degli Euripontidi.
Data convenzionale del passaggio dall'età arcaica all'età classica in Grecia.
In Roma sono consoli M. Fabio Vibuleno II e Cn. Manlio Cincinnato.
Il tiranno Anassilao di Reggio si allea con i cartaginesi, i quali avanzano lungo la costa settentrionale della Sicilia, ma sono sconfitti da Gelone di Siracusa e Terone di Agrigento nella battaglia di Imera. Dopo la sconfitta, pur mantenendo il possesso della Sicilia occidentale, i cartaginesi abbandonano per un settantennio la politica espansionistica nell'isola, dedicandosi prevalentemente all'ampliamento dei propri domini diretti nell'Africa settentrionale: si spingono fino a Sicca Veneria, a sud-ovest, e a sud fino a Ecatompilo Africana e a Sufetula.
(altri: 403 a.C.). Secondo la tradizione storiografica cinese, ha inizio il periodo detto «degli stati combattenti», età di anarchia e di aspre lotte, che terminerà solo nel 221 con l'instaurazione dell'impero dei Ch'in.

479 a.C.

In Atene è arconte epònimo Santippo.
Il persiano Mardonio, ritiratosi dall'Attica, viene sconfitto e ucciso dai greci al comando dello spartano Pausania (gli ateniesi sono agli ordini di Aristide) nella battaglia di Platea, in Beozia. Pausania marcia poi contro Tebe e, fattisi consegnare i fautori dell'alleanza con i persiani, li uccide.
La flotta greca, comandata da re spartano Leotichide (le navi ateniesi sono agli ordini di Santippo), insegue e sconfigge l'ammiraglio persiano Mardonte a Micale, presso Mileto.
In Roma sono consoli K. Fabio Vibuleno III e T. Verginio Tricosto Rutilo.
(data tradizionale). In Cina, muore K'ung fu-tzu (Confucio), fondatore della principale delle cosiddette «Cento scuole» filosofiche. Assertore della perfezione della natura, egli afferma che l'uomo e la società devono ispirarsi a essa e confermarsi alle sue leggi, poiché sfera naturale e sfera umana sono un'entità unica e organica. Gli uomini, secondo Confucio, devono inoltre ispirarsi nel loro comportamento ai principi della rettitudine, della simpatia umana e del rispetto per chi è superiore (principe, padre, marito). Il forte accento posto sull'autorità e sul rispetto del passato e della tradizione, proprio del pensiero confuciano, influenzerà potentemente fino ai giorni nostri la cultura e la società cinese.

477 a.C.

Atene organizza la lega delio-attica.

470 a.C.

Inizio della costruzione del tempio di Zeus ad Olimpia.

464 a.C.

Assassinio di Serse, cui succede Artaserse I.

461 a.C.

Pericle alla guida della politica Ateniese.

451 a.C.

Promulgazione a Roma delle leggi delle XII tavole.

450 a.C.

Avvio della cultura di La Tène in Europa occidentale.

447 a.C.

Inizio ad Atene della costruzione del Partenone sotto la direzione di Fidia.

431 a.C.

Inizio della guerra del Peloponneso.

424 a.C.

Dario II sale sul trono di Persia.

415 a.C.

Spedizione ateniese in Sicilia.

405 a.C.

Vittoria navale degli Spartani sugli Ateniesi nella battaglia di Egospotami.

404 a.C.

Occupazione di Atene da parte delle truppe spartane.
Artaserse II Memnone sale sul trono di Persia.

400 a.C.

Ritirata dei diecimila guidati da Senofonte in Asia Minore.

399 a.C.

Condanna a morte di Socrate, accusato di empietà.

387 a.C.

Platone fonda ad Atene l'Accademia.

371 a.C.

Battaglia di Lettura: Tebe sconfigge Sparta.

366 a.C.

A Roma il consolato è reso accessibile ai plebei.

362 a.C.

Battaglia di Mantinea. Inizio della decadenza di Tebe.

358 a.C.

Artaserse III sale sul trono di Persia.

351 a.C.

Completamento della costruzione del Mausoleo di Alicarnasso.

350 a.C. circa

Gli astronomi babilonesi inventano lo zodiaco.

347 a.C.

In Atene è arconte epònimo Temistocle.
In Roma sono consoli C. Plautio Vennone (o Vennoce) e T. Manlio Imperioso Torquato.

346 a.C.

In Atene è arconte epònimo Archia.
Filippo II di Macedonia e gli ateniesi stipulano una pace (pace di Filocrate), favorevole al re macedone ma approvata anche da Demostene, che la considera una utile tregua per la città. Filippo II sottomette poi il re tracio Cerseblepte, e pone fine alla guerra sacra in Grecia sconfiggendo i focesi, che sono espulsi dall'anfizionia delfica e costretti a reintegrare il tesoro di Delfi.
In Roma sono consoli C. Petelio Libone Visolo II e M. Valerio Corvo II, del quale i Fasti trionfali registrano il trionfo su anziati, volsci e satricani.

345 a.C.

In Atene è arconte epònimo Eubulo.
In Roma sono consoli M. Fabio Dorsuone e Ser. Sulpicio Camerino Rufo. Lo stesso anno è nominato nuovamente dittatore L. Furio Camillo, figlio del vincitore dei galli, per la guerra contro latini e aurunci.

344 a.C.

Ha inizio la CIX Olimpiade.
In Atene è arconte epònimo Licisco.
Il re Filippo II di Macedonia si rafforza in Illiria e in Tessaglia.
Nel Bosforo Cimmerio, al re Spartoco II succede il fratello Parisade I, già associato al trono.
In Roma sono consoli C. Marcio Rutilo III e T. Manlio Imperioso Torquato II; è nominato dittatore P. Valerio Publicola per stabilire solennità in espiazione di prodigi.
In Siracusa, il popolo si ribella al tiranno Dionisio il Giovane e chiama in proprio aiuto i corinzi, guidati da Timoleonte (o Timoleone): questi costringe il tiranno a fuggire in Grecia, ove Dionisio vivrà come semplice privato, morendo in tarda età a Corinto.

343 a.C.

In Atene è arconte epònimo Pitodoto.
In Roma sono consoli M. Valerio Corvo III e A. Cornelio Cosso Arvina.
I capuani, minacciati dalla politica egemonica attuata nell'area campana dai sanniti, si rivolgono per aiuti a Roma, cui donano la loro città. Dopo molte incertezze (Roma aveva firmato con i sanniti un patto di buon vicinato nel 354 a.C.) i romani intervengono, dando inizio alla prima guerra sannitica. I Fasti trionfali registrano i trionfi di entrambi i consoli sui sanniti: la vittoria di M. Valerio Corvo avviene nella battaglia del monte Gauro, presso Cuma.

342 a.C.

In Atene è arconte epònimo Sosigene.
Archidamo III re di Sparta, chiamato dai tarantini in aiuto contro i lucani, sbarca in Italia.
Il re Filippo II di Macedonia conquista la Tracia Odrisia.
Filippo depone inoltre il re dell'Epiro Aribba e affida il trono epirota al proprio cognato Alessandro, principe dei molossi.
In Roma sono consoli Q. Servilio Ahala III e C. Marcio Rutilo IV; è nominato dittatore M. Valerlo Corvo, per una rivolta militare delle truppe d'occupazione di stanza a Capua.

341 a.C.

In Atene è arconte epònimo Nicomaco.
In Roma sono consoli C. Plautio Vennone (o Vennoce) II e L. Emilio Mamercino Privernate (secondo altri, T. Emilio Mamerco).
Con la vittoria dei romani a Suessula, si pone fine alla prima guerra sannitica. Una guarnigione romana resta di stanza a Capua.
(altri: 340 o 339 a.C.). In Sicilia, il generale corinzio Timoleonte alla testa dei siracusani sconfigge al fiume Crimiso i cartaginesi comandati da Amilcare: procede quindi alla riorganizzazione sotto il dominio di Siracusa di molte città siciliote, tra le quali Selinunte, da lui ricostruita.
In Egitto, il gran re dei persiani Artaserse III pone fine, con l'eliminazione di Nectanebo II, all'indipendenza di fatto protrattasi sotto la XXX dinastia.

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