Cronologia dal 215 a.C. al 61 a.C.
215 a.C.
- A Sparta, Macanida esilia Agesipoli III (secondo altri, già esiliato qualche tempo prima del re Licurgo): eliminato così l'ultimo vero o presunto rappresentante della dinastia agiade, ha termine la secolare diarchia regia spartana.
- In Roma sono consoli Ti. Sempronio Gracco e L. Postumio Albino III (sostituiti da suffecti: M. Claudio Marcello II e Q. Fabio Massimo Verrucoso III).
- Il console M. Claudio Marcello, costretto Annibale a lasciare Capua, cinge d'assedio la città, mentre Q. Fabio Massimo riprende la tattica temporeggiatrice.
- Un esercito romano giunto in Spagna al comando di P. e Cn. Cornelio Scipione sconfigge presso Dertosa le forze di Asdrubale Barca e riprende Sagunto.
- Annibale stipula un trattato di alleanza con Filippo V di Macedonia, cui promette la cessione dell'Illiria romana dopo la sconfitta di Roma. I romani reagiscono, provocando l'inizio della prima guerra macedonica: sbarcando in Illiria, M. Valerio Levino blocca le operazioni militari di Filippo, impedendogli di portare aiuto al cartaginese.
- Muore Gerone II, sotto il quale Siracusa ha attraversato un lungo periodo di pace dopo il patto stipulato con i romani nel 263 a.C.; gli succede il giovane Geronimo, che si allea con i cartaginesi.
- Intorno a questa data risultano costituiti in Numidia due regni fra loro rivali: nella Numidia orientale quello dei massili di re Gaia, cui succede il figlio Massinissa, che si appoggia ai cartaginesi; nella Numidia occidentale quello dei massesili, il cui re Siface è inizialmente ostile a Cartagine e favorevole a intese con i romani a danno del rivale Massinissa. Quest'ultimo combatte in Spagna a fianco di Asdrubale.
214 a.C.
- Nel regno dei parti, a Tiridate I succede l'arsacide Artabano I.
- In Roma sono consoli Q. Fabio Massimo Verrucoso IV e M. Claudio Marcello III. Lo stesso anno si registra la censura di P. Furio Filo (già console nel 223 a.C.) e M. Attilio Regolo (già console nel 227 a.C.).
- In Cina, sotto il regno di Shih-huang-ti viene completata la Grande Muraglia, barriera difensiva contro le frequenti scorrerie delle popolazioni nomadi e seminomadi della steppa in terra cinese, costituita attraverso il collegamento di opere di fortificazione parziali eseguite in differenti epoche, rinforzata e completata in seguito (l'attuale Grande Muraglia è di realizzazione posteriore: secc. XIV-XV d.C.).
213 a.C.
- Muore Arato di Sicione, forse ucciso per ordine di Filippo V di Macedonia dopo che la lega achea ha ripreso un atteggiamento ostile verso i macedoni.
- In Roma sono consoli Q. Fabio Massimo e Ti. Sempronio Gracco II; lo stesso anno è nominato dittatore C. Claudio Centone per il regolare svolgimento dei comizi.
- Annibale occupa la città di Taranto e tiene il presidio romano sotto assedio nella rocca; intanto il proconsole romano M. Claudio Marcello pone l'assedio a Siracusa: la tradizione ricorda il contributo dato alla difesa della città dal matematico Archimede con le macchine belliche di sua invenzione.
- Nel corso di violente persecuzioni anticonfuciane, l'imperatore cinese Shih-huang-ti e il suo ministro Li Ssu ordinano che tutti i libri confuciani siano bruciati; ai roghi scampano le poche copie conservate nella biblioteca della capitale dell'impero, Hsien-yang.
212 a.C.
- Ha inizio la CXLII Olimpiade.
- A Sparta, al re Licurgo (secondo altri già morto nel 217 a.C.) succede Pelope, ma il potere effettivo continua ad essere in mano di Macanida.
- Intorno a questa data, in Armenia al re Serse succede Oronte.
- Il re di Siria e Babilonia Antioco III intraprende una spedizione militare verso le regioni orientali del regno per riportare sotto la sovranità seleucide i territori resisi indipendenti.
- In Roma sono consoli Q. Fulvio Flacco III e Ap. Claudio Pulcro.
- Mentre continua l'assedio di Siracusa, il proconsole romano M. Claudio Marcello sconfigge a Imera (presso l'attuale Termini Imerese) gli alleati cartaginesi e siracusani, comandati rispettivamente da Annone e da Epicide.
211 a.C.
- I romani si alleano con la lega etolica contro Filippo V di Macedonia; aderisce all'alleanza anche Attalo I re di Pergamo.
- In Roma sono consoli Cn. Fulvio Centumalo Massimo e P. Sulpicio Galba Massimo.
- Dopo l'esito deludente della spedizione di Annibale - che pone il campo alle porte di Roma ma non prende altre iniziative né di blocco né di attacco contro la città, e infine si ritira - Capua si arrende ai romani. Intanto in Sicilia il proconsole M. Claudio Marcello occupa Siracusa: durante il saccheggio viene ucciso il matematico Archimede, nonostante il preciso divieto impartito alla truppa dal comandante romano.
- In Spagna, nella valle del Guadalquivir (Baetis) P. Cornelio Scipione è sconfitto e ucciso in uno scontro con i cartaginesi di Asdrubale Barca; uguale sorte tocca al fratello Cn. Cornelio Scipione Calvo, che cade in battaglia presso Carthago Nova (Cartagena).
210 a.C.
- In Roma sono consoli M. Claudio Marcello IV e M. Valerio Levino II; lo stesso anno è nominato dittatore Q. Fulvio Flacco per il regolare svolgimento dei comizi. Si registra inoltre la censura di L. Veturio Filone (già console nel 220 a.C.) e di P. Licinio Crasso Divite (poi console nel 205 a.C.), il quale abdica.
- P. Cornelio Scipione, figlio e nipote dei proconsoli uccisi l'anno precedente, sbarca in Spagna presso Ampurias, mentre C. Claudio Nerone si attesta sul fiume Ebro.
- In Cina muore l'imperatore Shih-huang-ti; gli succede il figlio Erh-shih Huang-ti (= secondo imperatore).
209 a.C.
- Dopo aver sottomesso l'Armenia, Antioco III di Siria attacca il regno dei parti, cui impone la propria supremazia; quindi penetra nella Battriana, il cui sovrano, Eutidemo, riesce a mantenere il regno ma è obbligato a stringere un'alleanza perpetua con Antioco. Questi si spinge poi fino al Punjab.
- In Roma sono consoli Q. Fabio Massimo Verrucoso V e Q. Fulvio Flacco V. Lo stesso anno si registra la censura di P. Sempronio Tuditano e M. Cornelio Cetego (poi consoli nel 204 a.C.).
- I romani riconquistano Taranto.
- In Spagna, P. Comelio Scipione inizia l'offensiva contro Asdrubale e occupa Cartagena; intanto molte popolazioni iberiche si ribellano ai cartaginesi e passano ai romani.
- In Cina, la guarnigione di Anhwei si ribella all'imperatore e raccoglie un'armata di contadini che soltanto a fatica Lrh-shih Huang-ti riesce a sconfiggere. Di fronte al moltiplicarsi delle rivolte locali l'imperatore è incapace di reagire se non punendo la presunta inettitudine dei propri collaboratori: perde così la vita anche l'artefice della fondazione dell'impero, Li Ssu.
208 a.C.
- Ha inizio la CXLIII Olimpiade.
- In Roma sono consoli M. Claudio Marcello V e T. Quinzio Crispino; lo stesso anno è nominato dittatore T. Manlio Torquato per il regolare svolgimento dei comizi.
Poiché la situazione di Annibale in Italia va facendosi precaria, Asdrubale intende unire le proprie forze a quelle del fratello, e per prepararsi alla spedizione ha posto i prppri quartieri invernali a Becula (nell'attuale Andalusia); all'inizio della primavera, P. Cornelio Scipione delibera di attaccare improvvisamente il campo di Asdrubale, e ottiene un importante successo.
202 a.C.
- Definitiva sconfitta di Cartagine
- Battaglia di Zama: Scipione sconfigge i Cartaginesi.
196 a.C.
- Proclamazione della libertà della Grecia da parte del generale romano Flaminio.
188 a.C.
- Pace di Apamea fra Antioco III di Siria e i Romani.
187-185 a.C.
- Conquiste di Demetrio I di Battriana nel Gandhara, nel Punjab e nella valle dell'Indo.
180 a.C.
- Inizio a Pergamo della Costruzione dell'Altare di Zeus.
170 a.C.
- Antioco IV di Siria invade l'Egitto.
168 a.C.
- Fine del regno di Macedonia.
164 a.C.
- Giuda Maccabeo occupa Gerusalemme e riconsacra il Tempio.
152 a.C.
- Inizio della dinastia degli Asmonei a Gerusalemme.
146 a.C.
- Distruzione di Corinto da parte dei Romani.
- Distruzione di Cartagine.
142 a.C.
- Estensione del regno dei Parti fino all'Eufrate con il re Mitridate I.
136 a.C.
- Rivolta degli schiavi in Sicilia.
134-121 a.C.
133 a.C.
- Morte di Attalo III di Pergamo: i Romani eredi del suo regno.
129 a.C.
- Roma crea la provincia d'Asia.
121-119 a.C.
- Gli Unni sconfitti dai Cinesi.
105 a.C.
- Caio Mario sconfigge Giugurta re di Numidia.
103-101 a.C.
- Guerre di Mario contro i Teutoni e i Cimbri.
90-89 a.C.
- Guerra sociale: gli alleati italici si ribellano a Roma.
85-20 a.C.
- Dominazione dei Saka e dei Parti nell'India nord-occidentale.
83-79 a.C.
72-71 a.C.
- Rivolte sociali di Sertorio e di Spartaco.
72 a.C.
- Il capo degli schiavi in rivolta, Spartaco, tenta di portare le proprie forze fuori d'Italia, verso settentrione, ma è ricacciato, nonostante la vittoria conseguita contro il proconsole C. Cassio Longino. Gli schiavi ribelli ridiscendono la penisola, ma falliscono un tentativo di imbarco da Brindisi per la Sicilia.
- In Spagna, Q. Sertorio viene ucciso dal suo luogotenente Perperna, il quale è sconfitto a sua volta da Cn. Pompeo Magno. Tutta la penisola iberica ritorna sotto il dominio romano.
- In Asia Minore, il proconsole L. Licinio Lucullo, dopo aver riconquistato la Bitinia, penetra nel regno del Ponto, infliggendo a Mitridate VI sconfitte per terra e per mare.
71 a.C.
- In Roma sono consoli P. Cornelio Publio Sura Lentulo e Cn. Aufidio Oreste.
- Il pretore M. Licinio Crasso sconfigge gli schiavi ribelli di Spartaco nella battaglia del Sele. Gli ultimi superstiti sono definitivamente eliminati (i prigionieri vengono crocifissi lungo la via Appia) da Cn. Pompeo Magno, di ritorno dalla Spagna, il quale chiude così la terza guerra servile.
- Messo in difficoltà dalla iniziativa di L. Licinio Lucullo, il re del Ponto Mitridate VI abbandona il regno e si rifugia presso il genero Tigrane II di Armenia.
70 a.C.
- In Roma, Cn. Pompeo Magno e M. Licinio Crasso, accampatisi con i relativi eserciti alle porte della città, si accordano e impongono la propria elezione al consolato, seppur privi dei requisiti necessari per esercitare nell'anno la carica. Essi pongono fine alla reazione conservatrice sillana restaurando gran parte degli ordinamenti democratici aboliti da Silla, soprattutto per quanto riguarda i poteri dei tribuni della plebe, e cancellando i provvedimenti sillani contrari alla classe dei cavalieri.
- E' registrata la censura di Cn. Cornelio Lentulo Clodiano e di L. Gellio Publicola (entrambi consoli nel 72 a.C.).
- Si celebra il processo contro Verre, disonesto governatore della Sicilia: l'accusa è sostenuta da M. Tullio Cicerone, che ottiene la condanna all'esilio per l'imputato.
69 a.C.
- In Roma sono consoli Q. Ortensio Ortalo e Q. Cecilio Metello.
- In Asia, L. Licinio Lucullo occupa l'Armenia, dopo aver sconfitto il re Tigrane, alleato di Mitridate VI, re del Ponto, sotto la capitale Tigranocerta: la città è saccheggiata.
- Nel regno dei parti, intorno a questa data si sarebbe già iniziato il regno dell'arsacide Fraate III.
- Nella Commagene, intorno a questa data convenzionale, al re Mitridate succede Antioco I Teo Giusto Epifane Filoromano Filelleno.
68 a.C.
- Ha inizio la CLXXVIII Olimpiade.
- In Roma sono consoli L. Cecilio Metello (poi sostituito da un suffectus, Servilio Vatia) e Q. Marcio Re.
- In Asia, L. Licinio Lucullo discende verso la Mesopotamia occupando Nisibi, mentre il re d'Armenia Tigrane II il Grande e il suo alleato Mitridate VI si ritirano verso nord-est, ad Artaxata, antica capitale del regno armeno. Dopo aver nuovamente sconfitto l'esercito nemico presso il fiume Arsania, Lucullo, che si proporrebbe di continuare una guerra di conquista verso oriente, è costretto da ribellioni nel suo esercito e dall'ostilità del governo romano ad abbandonare la campagna progettata.
- In Siria, dopo la sconfitta di Tigrane re d'Armenia, Antioco XIII Asiatico, figlio di Antioco X, è proclamato re dal proconsole romano L. Licinio Lucullo.
67 a.C.
- In Roma sono consoli C. Calpurnio Pisone e M. Acilio Glabrione.
- Con la legge Gabinia a Cn. Pompeo Magno è affidato, nonostante la resistenza del senato, il comando delle operazioni contro i pirati nel Mediterraneo, con poteri tali da configurare una vera e propria dittatura sui mari. In tre mesi Pompeo realizza l'impresa, che si conclude con la sconfitta decisiva inflitta ai pirati nel golfo di Adalia.
- In Asia, in seguito al ritiro dell'esercito di L. Licinio Lucullo, Tigrane II, re di Armenia, rioccupa le regioni occidentali del proprio regno e invade nuovamente la Cappadocia, cacciando il re Ariobarzane I, mentre Mitridate VI riprende possesso del Ponto.
In Giudea, alla morte della regina Salome Alessandra s'inizia una guerra civile tra i figli Aristobulo e Ircano II.
66 a.C.
- In Roma sono consoli M. Emilio Lepido e L. Volcacio Tullo. A causa di brogli accertati dopo l'elezione dei consoli per l'anno successivo, i designati P. Cornelio Silla e P. Autronio Peto sono deposti e si ripete la votazione.
- Con la legge Manilia (patrocinata da Cicerone con l'orazione De imperio Cn. Pompei), a Cn. Pompeo Magno è affidato il comando delle operazioni in Asia contro Mitridate VI, in sostituzione di L. Licinio Lucullo; anche questa volta i poteri concessi a Pompeo sono quasi illimitati.
- Accordatosi con Fraate III, re dei parti, che impegna duramente Tigrane II, re d'Armenia, impedendogli di soccorrere l'alleato Mitridate VI, Pompeo infligge decisive sconfitte a quest'ultimo, costringendolo ad abbandonare il Ponto per riparare prima nella Colchide, poi, l'anno seguente, nel regno del Bosforo Cimmerio, governato da un suo figlio. Vinto Mitridate, Pompeo si accorda con Tigrane, lasciandogli il trono dietro riconoscimento di vassallaggio a Roma e promessa di rinuncia alla politica espansionistica; sul trono di Cappadocia restaura in seguito Ariobarzane I.
65 a.C.
- In Roma sono consoli L. Aurelio Cotta e L. Manlio Torquato; nello stesso anno è registrata la censura di M. Licinio Crasso (già console nel 70 a.C., quindi nel 55 a.C.) e di Q. Lutazio Catulo (già console nel 78 a.C.), il quale abdica.
- In Asia, Cn. Pompeo Magno effettua alcune campagne contro le popolazioni caucasiche degli iberi e degli albani, per rafforzare l'egemonia romana nella regione.
64 a.C.
- Ha inizio la CLXXIX Olimpiade.
- In Roma sono consoli L. Giulio Cesare e C. Marcio Figulo; nello stesso anno è registrata la censura di L. Aurelio Cotta (già console nel 65 a.C.).
- Ad Amiso, nel Ponto, il proconsole Pompeo Magno proclama Ponto e Bitinia provincia romana. Mossosi poi verso la Siria, giunge ad Antiochia e, deposto il re Antioco XIII Asiatico, costituisce la provincia romana di Siria.
63 a.C.
- In Roma sono consoli M. Tullio Cicerone e C. Antonio Ibrida.
- In Roma, il patrizio L. Sergio Catilina si presenta alle elezioni consolari con un programma di audaci riforme, quali la cancellazione dei debiti, la revisione dei sistemi giudiziari, una ridistribuzione delle ricchezze, ecc. Fallito il tentativo di elezione al consolato, egli effettua in Etruria, nel Piceno e nel meridione preparativi insurrezionali, Il console M. Tullio Cicerone scopre la congiura e pronuncia contro Catilina le orazioni Catilinarie. In forza dei pieni poteri conferitigli dal senato, manda a morte alcuni dei congiurati, mentre Catilina, fuggito da Roma, si mette a capo dei rivoltosi in Etruria.
- Nel regno del Bosforo Cimmerio, Mitridate VI, che aveva sostituito sul trono il figlio Machares ed era in procinto di riprendere la lotta contro Roma, si uccide nel corso di una ribellione provocata dal figlio Farnace II, al quale i romani confermano la corona.
- In Cappadocia, al re Ariobarzane I Filoromano succede Ariobarzane II Filopatore.
- In Giudea, l'intervento di Cn. Pompeo Magno risolve la contesa a favore di Ircano II, il quale tuttavia non viene dichiarato re, ma etnarca e sommo sacerdote, sotto il protettorato di Roma. Il condottiero romano pretende di entrare nel tempio e nel Santo dei Santi.
Areta III, re dei nabatei, si sottomette a Pompeo Magno, accettando di pagare un tributo per conservare la maggior parte dei territori siriani già sotto il suo dominio.
62 a.C.
- In Roma sono consoli D. Giunio Silano e L. Licinio Murena.
- Nella battaglia detta di Pistoia, cade L. Sergio Catilina, sconfitto da M. Petreio, legato consolare.
- I Fasti trionfali registrano il trionfo del proconsole Q. Cecilio Metello per i successi ottenuti contro la pirateria nell'isola di Creta, in seguito ai quali ha conseguito il cognome di Cretico.
- Dopo aver promosso in Asia e nel Mediterraneo orientale la costituzione delle province romane di Bitinia e Ponto, Cilicia, Siria e Creta, Cn. Pompeo Magno rientra in Italia.
61 a.C.
- In Roma sono consoli M. Pupio Pisone Frugi Calpurniano e M. Valerio Messalla Nigro (o Corvino); nello stesso anno è registrata la censura di C. Scribonio Curione (già console nel 76 a.C.), il quale abdica.
- I Fasti trionfali registrano il trionfo, durato due giorni, del proconsole Cn. Pompeo Magno, per le vittorie ottenute in Asia su Ponto, Armenia, Paflagonia, Cappadocia, Cilicia, Siria e sugli sciti, i giudei, gli albani e i pirati. Il senato però non ratifica la distribuzione delle terre fatta in Asia da Pompeo a beneficio dei suoi veterani. Sdegnato Pompeo entra in dissidio con l'oligarchia senatoria e si avvicina a C. Giulio Cesare. Questi, inviato come protettore nella Spagna Ulteriore, inizia la sua ascesa politica.
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