Cronologia dal 1996 al 2000
1996
- (11-I) Si dimette in Italia il governo di Lamberto Dini e si apre un'incerta fase di crisi politica, oscillante fra le prospettive di un "compromesso democratico" fra i diversi schieramenti e quelle di nuove elezioni politiche anticipate.
- (19-I) In Messico il movimento di rivolta zapatista ottiene dal governo il riconoscimento del diritto degli indios alla tutela della loro identità culturale. Successivamente è firmato un primo accordo di pace.
- (20-1) Arafat ottiene l'87,1% dei voti nelle elezioni per il consiglio dell'autonomia palestinese e per la presidenza, confermandosi leader indiscusso del movimento nazionale palestinese.
- (25-I) Dopo un lungo braccio di ferro che ha paralizzato l'amministrazione federale, negli USA il presidente Clinton e il congresso dominato dai repubblicani raggiungono un primo accordo sulle misure di risanamento della finanza pubblica.
- (29-I) In Francia, dopo l'ultimo esperimento nucleare effettuato in Polinesia, il presidente Chirac annuncia la fine degli esperimenti nucleari francesi.
- In febbraio esplodono violenti scontri fra i ribelli ceceni e l'esercito russo a Grozny, capitale della regione. La Cecenia separatista è una delle principali cause di crisi del nuovo regime russo postcomunista.
- (25-II) A Cuba il governo annuncia l'abbattimento di due aerei pilotati da esuli cubani. Gli USA reagiscono inasprendo il blocco dell'isola e approvando una legge (Helms-Burton) che penalizza le imprese estere che hanno rapporti di affari con le industrie espropriate dal regime castrista.
- (3-III) In Spagna vittoria elettorale del partito popolare di orientamento conservatore guidato da José Maria Aznar. I socialisti di Gonzales sono sconfitti dopo 17 anni di governo. Aznar potrà tuttavia governare solo grazie all'appoggio del partito nazionalista catalano.
- (4-III) In Cina il vecchio leader Deng Xiaoping è ridetto presidente del Congresso nazionale del popolo.
- (11-III) I presidenti dei paesi del Patto Andino (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador e Venezuela) si impegnano a creare una nuova organizzazione a contenuto politico, la Comunità Andina, ispirata al modello della Comunità Europea.
- (21-III) Negli Stati Uniti è approvata una legge che inasprisce le misure per arginare il vasto e crescente fenomeno dell'immigrazione clandestina.
In Guatemala governo e rappresentanti della guerriglia annunciano di essersi accordati per un cessate il fuoco generale. È in corso un importante tentativo di pacificazione nazionale.
- (22-III) Nel Sudan viene deletto presidente Omar Hassan al Bashir, con il 75% dei voti. Nel paese perdura il sanguinoso conflitto armato fra potere islamico centrale e popolazioni cristiane e animiste del sud.
- (24-III) In Italia il cosiddetto «parlamento di Mantova» della Lega di Umberto Bossi approva a Pontida la «costituzione del Nord», prefigurando la secessione delle regioni del Nord dal resto dell'Italia.
- (28-III) Si apre a Torino un vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea, per discutere le prospettive dell'unione economica e monetaria e più in generale della politica europea.
- (1-IV) Si apre a Lille, in Francia, il vertice annuale dei G 7 (i sette maggiori paesi industrializzati del mondo) per discutere il tema della disoccupazione e delle possibili politiche per affrontarla.
- (8-IV) Il Segretario dell'ONU Boutros-Ghali invita gli Stati Uniti a pagare le quote arretrate da essi dovute all'Organizzazione, ormai vicina alla paralisi per mancanza di mezzi finanziari.
- (11-IV) In Corea del Sud il partito Nuova Corea al governo vince le elezioni legislative, ma perde la maggioranza assoluta. Il paese si avvia ad una fase di crisi, caratterizzata da crescenti movimenti di opposizione, soprattutto nel mondo studentesco ed in quello operaio.
- (19-IV) I paesi del G 7 e il presidente russo Eltsin firmano a Mosca un accordo per la sicurezza degli impianti nucleari russi. Il governo di Mosca si impegna nel contempo a firmare entro il prossimo settembre il trattato di interdizione totale degli esperimenti nucleari.
- (21-IV) Si svolgono in Italia le elezioni politiche, che sono vinte dallo schieramento di centro-sinistra dell'Ulivo guidato da Romano Prodi. Il Polo delle libertà di centro-destra di cui è leader Silvio Berlusconi è sconfitto di misura.
- (22-IV) I presidenti di Armenia, Azerbaigian e Georgia firmano un accordo per la pacificazione della regione. Firmano anche accordi con l'Unione Europea, che offre alcune concessioni commerciali e l'accesso ai fondi della Banca Europea degli Investimenti (BEI).
- (3-V) Grave sconfitta dei conservatori inglesi nelle elezioni amministrative. Si profila, in prospettiva, la possibilità di alternanza al governo nazionale dei laburisti di Tony Blair.
- (7-V) Si apre all'Aja in Olanda il primo processo del tribunale delle Nazioni Unite per i crimini di guerra nella ex-Iugoslavia.
- (8-V) In Sudafrica, dopo complessi negoziati, viene adottata la nuova costituzione. Il partito di De Klerk esce dal governo di unità nazionale. Si avvia un nuovo periodo per la storia del paese, rappresentato dalla figura del nuovo leader Nelson Mandela.
- (17-V) In Italia si forma il governo Prodi, composto da ministri della coalizione dell'Ulivo (PDS, partito popolare, verdi e altre formazioni minori), con l'appoggio esterno di Rifondazione comunista.
- (maggio) I grandi scioperi degli impiegati del settore pubblico che richiedono aumenti salariali mettono in difficoltà la politica di contenimento della spesa pubblica condotta dal cancelliere tedesco Kohl.
Dopo una visita in Cecenia, il presidente russo Eltsin firma un accordo di cessate il fuoco con i leader ribelli.
In India, il primo ministro Narashima Rao annuncia le sue dimissioni a seguito della sconfitta elettorale del partito del Congresso. Il presidente dell'Unione dà l'incarico al leader del partito nazionalista (Bharatiya) Atal Bihari Vajpayee che tuttavia è poi costretto a rinunciare. Un nuovo incarico è affidato a Deve Godwa, leader del Fronte Unito del centro-sinistra.
- (29-V) In Israele il Likud (partito di destra, nazionalista) guidato da Benjamin Netanyahou vince le elezioni parlamentari, sconfiggendo i laburisti di Simon Peres. Netanyahou è eletto primo ministro. Si apre un periodo molto difficile per il processo di pace israelo-palestinese.
- In giugno si aprono a Belfast i colloqui di pace per l'Irlanda del Nord. Il Sinn Fein (partito repubblicano radicale irlandese) non è ammesso alle trattative perché l'IRA (esercito repubblicano irlandese) non ha annunciato il cessate il fuoco.
- (4-VI) L'Organizzazione degli Stati Americani (OSA) tiene il suo vertice a Panama, discutendo fra l'altro la legge Helms-Burton varata dal congresso americano e contestata dai paesi latino-americani (come pure dal Canada e dall'Unione Europea).
- (8-VI) La Cina compie un esperimento nucleare, annuncia un ultimo test per settembre e dichiara nel contempo che aderirà in seguito agli accordi internazionali per la moratoria sugli esperimenti nucleari.
- (22-VI) Si apre a Firenze un nuovo vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea, allo scopo di discutere dei problemi dell'occupazione in Europa. In realtà l'attenzione dei leader è essenzialmente concentrata sul tema, contingente ma di rilevante impatto sull'opinione pubblica e di importante valore economico-finanziario, della cosiddetta «mucca pazza».
- (3-VII) Il presidente russo Eltsin vince le elezioni presidenziali al secondo turno con il 53,5% dei voti. Viktor Cernomirdyn è confermato primo ministro. Intanto si aggrava la situazione in Cecenia con intensi scontri militari.
- (29-VII) Si apre a Lione, in Francia, il vertice annuale del G 7. Al centro della discussione vi sono i temi della lotta al terrorismo internazionale e del processo di pace in Medio Oriente.
- In agosto, il generale russo Lebed, capo del Consiglio di Sicurezza, raggiunge un accordo con i ribelli in Cecenia. Inizia il ritiro delle truppe russe dalla capitale Grozny.
- (4-VIII) In una località ai confini fra Israele e la striscia di Gaza si incontrano Arafat e il premier israeliano Netanyahou. Riprendono così le difficili trattative di pace.
- (10-IX) L'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva con 158 voti favorevoli e 5 astenuti la risoluzione per l'adozione del trattato sul bando totale degli esperimenti nucleari. Il trattato potrà entrare in vigore non prima di 2 anni e solo se sarà ratificato da tutti i 44 paesi in possesso, o sospettati, o potenzialmente in grado di dotarsi di armamenti nucleari.
- In Grecia, in settembre, il PASOK (partito socialista) vince le elezioni politiche con il 41,6% dei voti. Diventa primo ministro il suo leader Costas Smitis, fautore di una decisa politica europeistica.
- In ottobre, scoppia in Belgio lo scandalo della pedofilia, che coinvolge anche importanti personalità pubbliche. Il paese attraversa una grave crisi morale e politica.
- (17-X) In Russia Eltsin destituisce il generale Lebed da capo del Consiglio di Sicurezza. È in corso al Cremlino un aspro scontro di potere.
- (1-XI) Si svolge a Buenos Aires la Conferenza mondiale sulla biodiversità. La Banca Mondiale annuncia lo stanziamento di 100 milioni di dollari per la difesa degli ecosistemi dei paesi in via di sviluppo.
- In novembre si svolgono elezioni parlamentari in Iugoslavia (repubblica federata di Serbia e Montenegro) vinte dalla coalizione del presidente Milosevic. Le opposizioni vincono le elezioni municipali in numerose città fra cui la stessa Belgrado. Il governo annulla questa vittoria delle opposizioni e iniziano quindi grandi manifestazioni popolari di protesta contro il regime di Milosevic. Si apre una fase di gravissima crisi nel paese.
- (5-XI) Clinton viene rieletto per la seconda volta presidente degli Stati Uniti; confermato anche il vice presidente Al Gore. I repubblicani conservano però la maggioranza nella camera dei rappresentanti e nel senato.
- In novembre si svolge la Conferenza mondiale sull'alimentazione indetta dalla FAO, l'Ente specializzato dell'ONU. Viene evidenziata la crescita delle disuguaglianze a livello mondiale, fortemente legata all'assenza di istituzioni sovranazionali planetaria in grado di controllare e regolare il processo di globalizzazione.
- (3-XII) Si conclude in Portogallo il vertice dell'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), a cui hanno partecipato 54 Stati membri. Si è discusso dei negoziati sulle forze convenzionali in Europa, dell'allargamento della NATO agli ex-paesi comunisti e delle situazioni di conflitto esistenti in Europa.
- (11-XII) Si riunisce a Singapore il primo vertice annuale dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Mentre è scontro sulle ipotesi di regolamentazione internazionale del lavoro, si compiono invece progressi in tema di scambio dei prodotti tecnologicamente avanzati.
- (13-XII) Il ghanese Kofi Annan è nominato Segretario generale dell'ONU, in sostituzione dell'egiziano Boutros-Ghali.
A Dublino, in Irlanda, si apre un importante vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea, nel quale viene approvato un «patto di stabilità e di crescita» che fissa le regole da osservare dopo l'entrata in vigore della moneta unica nel 1999. Viene anche presentato ufficialmente l'euro, la futura moneta unica.
- (22-XII) In Italia il parlamento approva definitivamente la legge finanziaria proposta dal governo Prodi in settembre. È un passo decisivo verso l'ingresso del paese nella moneta unica europea.
1997
- (14-I) Il deputato del partito popolare spagnolo José-Maria Robles Gil Delgado è eletto presidente del parlamento europeo.
- (22-I) La Camera bassa del parlamento russo discute la questione della destituzione del presidente Eltsin per motivi di salute proposta dall'opposizione neo-comunista. È ormai in atto un decisivo processo di logoramento del potere personale del capo del Cremlino.
- (11-II) In Italia si aprono i lavori della Commissione Bicamerale incaricata di elaborare un progetto di riforme costituzionali attraverso le quali fare uscire definitivamente il paese dalla fase di incertezza e di transizione istituzionale in cui da tempo si trova.
- (19-II) Muore in Cina Deng Xiaoping, artefice del grande rilancio economico del paese.
- (27-III) L'OSCE autorizza l'invio in Albania, dove è in corso una grave crisi politica e sociale ai limiti della guerra civile, di una Forza multinazionale di protezione (FMP) in cui l'Italia ha un ruolo decisivo.
- (28-III) Russia e Bielorussia firmano un trattato di unione, a cui fa seguito nel maggio successivo l'approvazione dello statuto dell'Unione che prevede cittadinanza comune, forze armate comuni e politica estera concertata.
- (1-IV) In Francia le sinistre vincono il secondo turno delle elezioni legislative ottenendo 319 dei 577 deputati. Nei giorni seguenti il leader socialista Lionel Jospin forma il nuovo governo composto da socialisti, comunisti, radicalsocialisti e verdi.
- (9-IV) In Italia la camera dei deputati approva a grande maggioranza l'invio di una missione militare in Albania, con il solo voto contrario di Rifondazione comunista e della Lega Nord.
- (20-IV) In India Inder Kumar Gujral, del partito Janata, è nominato primo ministro, in sostituzione di Godwa, dimessosi nei giorni precedenti. Resta al potere un governo di coalizione, con l'appoggio del Partito del Congresso.
- (1-V) In Gran Bretagna i laburisti ottengono una schiacciante vittoria elettorale, mentre i conservatori, che governavano ininterrottamente da 18 anni, vedono dimezzati i loro voti. Nuovo primo ministro diventa il leader laburista Tony Blair.
- (11-V) In Italia si concludono le elezioni amministrative con i ballottaggi per i sindaci. Resta sostanzialmente immutato il quadro politico, con la vittoria dei candidati del Polo a Milano e in altre città e di quelli del centro-sinistra a Torino e in altri capoluoghi minori.
- (23-V) In Iran il candidato moderato e riformista Mohammad Khatami, ex-ministro della cultura, vince le elezioni presidenziali con il 67% dei voti, sconfiggendo il candidato conservatore esponente dell'ala islamica più integralista. Si apre così una nuova fase politica nel paese.
- (27-V) Il presidente russo Eltsin e i capi di Stato e di governo dei 16 paesi della NATO sottoscrivono a Parigi l'«Atto fondatore», che regola le relazioni con la Russia e apre
la strada all'allargamento della NATO verso Est.
- (31-V) I capi di Stato di Russia (Eltsin) e Ucraina (Kuchma) firmano a Kiev un trattato di amicizia e cooperazione, che fa seguito agli accordi sulla spartizione della flotta del Mar Nero e sullo stazionamento della marina da guerra russa a Sebastopoli.
- (15-VI) Si svolgono in Italia i referendum abrogativi proposti dal partito radicale, ma non viene raggiunto il quorum previsto del 50% più uno. Vota meno del 30% degli aventi diritto e ciò rappresenta un sostanziale fallimento per il movimento referendario.
- (16/17-VI) I capi di Stato e di governo dell'Unione Europea approvano il trattato di Amsterdam, che modifica il precedente trattato di Maastricht. Vengono decisi nuovi trasferimenti di poteri alla Comunità e vengono approvate due risoluzioni, una sull'attuazione del «patto di stabilità» e l'altra in tema di sviluppo economico e di occupazione.
- (18-VI) Il primo ministro turco Erbakan, leader del partito islamico Refah, si dimette, per le pressioni delle forze armate che si pongono come garanti della laicità dello Stato.
- (20-VI) Con la partecipazione del russo Eltsin al vertice di Denver del gruppo dei sette paesi maggiormente industrializzati e il conseguente ingresso a pieno titolo della Russia nell'organizzazione, il G 7 si trasforma in G 8. Si configura così un nuovo «direttorio» per l'economia mondiale.
- (30-VI) In Turchia il presidente incaricato Mesul Yilmaz, leader del partito della Madrepatria, forma un governo di coalizione rivolto ad emarginare il movimento islamico del Refah. Si conferma nel paese il tradizionale indirizzo laico garantito anche dai militari.
Dopo 156 anni di dominio britannico, Hong Kong torna alla Cina nella forma di regione amministrativa speciale.
In Italia la Commissione Bicamerale approva con 51 voti contro 9 e 3 astenuti il progetto di riforma della Costituzione da sottoporre all'esame del parlamento. Agli atti è posto anche un documento sul tema della riforma elettorale.
- (2-VII) Si apre ad Harare (Zimbabwe) il 46° vertice dell'Organizzazione per l'unità africana (OUA) che delibera l'attuazione di una Comunità economica africana, peraltro già concordata nel 1991 e mai realizzata.
- (6-VII) Si concludono in Albania le elezioni politiche anticipate dopo mesi di disordini. Si forma una nuova maggioranza guidata dal partito socialista (ex-comunista) di Fatos Nano, che diventa primo ministro.
- (8-VII) Si apre a Madrid un vertice della NATO che sancisce il principio dell'allargamento dell'organizzazione a Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca. Viene anche firmato un accordo di partenariato con l'Ucraina.
- (5-VIII) In Bolivia il generale Hugo Banzer, già dittatore dal 1971 al 1978, si afferma al secondo turno delle elezioni presidenziali.
- (11-X) Si concludono i lavori del Consiglio d'Europa riunito a Strasburgo. I quaranta Stati membri adottano un piano di azione in 18 punti per favorire lo sviluppo della democrazia in Europa.
- (23-X) Il crollo della borsa di Hong Kong segna un periodo di grave crisi delle borse asiatiche. La crisi tende a colpire tutte le borse mondiali, a cominciare da quella di Wall Street.
- (26-X) Le elezioni in Argentina, per il rinnovo di 127 sui 257 deputati, si concludono con la sconfitta del partito giustizialista (peronista) del presidente Carlos Menem. Per la prima volta l'opposizione (Unione civica radicale e sinistre) si presenta unita.
- (29-X) Il governo irakeno espelle gli esperti americani dell'Unscom (Commissione ONU incaricata del disarmo irakeno) accusati di spionaggio. Si riacutizza la crisi politico-militare nell'area del Golfo.
- (10-XI) I capi di Stato delle tre repubbliche baltiche (Lituania, Lettonia, Estonia) riuniti a Palanga (Lituania) respingono le proposte in tema di sicurezza avanzate nel mese precedente dal governo russo in cambio della loro rinuncia ad aderire alla NATO.
- (1-XII) A Kyoto, in Giappone, si apre sotto l'egida dell'ONU la seconda conferenza internazionale sul riscaldamento del clima con la partecipazione di 159 paesi (fra cui 38 paesi industrializzati). Viene deciso di impegnarsi a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 5,2% in media entro il 2012.
- (4-XII) A Ottawa, in Canada, 121 paesi (con l'eccezione di Stati Uniti, Russia e Cina) firmano un trattato che interdice la fabbricazione, l'utilizzazione e lo stoccaggio di mine anti-uomo.
- (9-XII) Sotto l'egida della Cina e degli Stati Uniti, si aprono a Ginevra colloqui di pace fra le due Coree, a distanza di 44 anni dalla fine del conflitto che aveva contrapposto i due paesi nel contesto della fase più acuta della «guerra fredda».
- (12/13-XII) Si riunisce a Lussemburgo il Consiglio Europeo, che delibera l'avvio ufficiale del processo di allargamento dell'Unione Europea a Estonia, Ungheria, Polonia, Repubblica ceca, Slovenia e Cipro.
- (13-XII) 72 pesi dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) firmano l'accordo sulla liberalizzazione dei servizi finanziari che aprirà alla concorrenza a partire dall'inizio del 1999 le attività internazionali di banche, società di assicurazione e altri intermediari finanziari.
1998
- (1-I) In Russia entra in vigore il nuovo rublo, il cui valore corrisponde a 1000 rubli precedenti. E' un segnale della grave crisi economica e monetaria in atto da tempo nel paese.
- (21-I) Negli Stati Uniti ha inizio l'inchiesta condotta dal consigliere indipendente nel caso Whitewater Kenneth W. Starr sul cosiddetto «scandalo Lewinski», relativo ai rapporti intercorsi fra il presidente Clinton e la giovane stagista della Casa Bianca Monica Lewinski. Si apre una fase difficile per la presidenza americana.
- (21/25-I) Si svolge la prima visita a Cuba del papa Giovanni Paolo II, che critica l'embargo statunitense contro l'isola, ma richiede nel contempo la liberazione dei prigionieri politici. E' un rilevante successo diplomatico per il regime castrista.
- (6-II) Nasce a Tripoli (Libia) la Comunità degli Stati sahelo-sahariani con l'obiettivo di sviluppare la cooperazione economica nella regione. Vi partecipano Burkina-Faso, Libia, Mali, Niger, Sudan e Ciad.
- (22-II) Il governo turco mette fuori legge il partito islamico Refah e avvia un processo di epurazione nell'esercito. L'eredità del Refah è assunta da un nuovo partito, il Fazilet, «partito della virtù», che diventa il primo partito del paese.
- (2-III) Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU adotta all'unanimità una risoluzione che minaccia l'Irak di «più gravi conseguenze» in caso di violazione degli accordi del mese precedente con il Segretario generale Kofi Annan in tema di ispezioni agli impianti militari del paese.
- (7-III) In India il partito nazionalista indù (BJP, Bharatiya Janata Party) ottiene la maggioranza relativa nelle elezioni legislative. A seguito delle elezioni si forma un governo di coalizione presieduto da Atul Bihari Vaipayee.
- (14-III) La dracma greca, svalutata del 13,8%, entra nel sistema monetario europeo (SME). E' una tappa importante del processo di avvicinamento del paese alla moneta unica europea.
- (1-IV) Entrano in vigore gli accordi di Schengen per la libera circolazione delle persone fra 9 paesi dell'Unione Europea (Francia, Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Austria, Belgio, Lussemburgo e Olanda).
- (10-IV) Regno Unito, repubblica di Irlanda e i principali partiti unionisti e repubblicani firmano un accordo per la pace. E' un accordo di portata storica sull'assetto futuro dell'Ulster, che interviene dopo una fase di trent'anni di conflitti e violenze.
- (18/19-IV) Si svolge a Santiago del Cile il secondo «vertice delle Americhe» che riunisce i 34 paesi democratici della regione. Ha inizio il processo di negoziazione che dovrebbe portare alla creazione di una zona di libero scambio (ZLEA, zona di libero scambio delle Americhe) entro il 2005, a partire dagli accordi commerciali già esistenti.
- (1-V) Si apre a Bruxelles il Consiglio Europeo straordinario. Viene ufficialmente varata la lista degli 11 paesi che entreranno nell'euro, comprendente Germania, Austria, Belgio, Spagna, Finlandia, Francia, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo. La Grecia rimane per ora esclusa, in attesa di conseguire i parametri economico-finanziari richiesti per poter fare parte della moneta unica.
- (5-V) Per contrasti territoriali di confine, ha inizio una sanguinosa guerra fra Etiopia ed Eritrea. Gli scontri si interromperanno dopo nove giorni, grazie alle pressioni e all'attività mediatrice degli Stati Uniti.
- (15-V) Si aprono a Birmingham (Regno Unito) i lavori del Gruppo degli 8 (già G7). E' in discussione soprattutto il problema della riforma del sistema monetario internazionale.
- (18/20-V) Si svolgono a Ginevra i lavori della seconda conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO). E' raggiunto un accordo provvisorio sul commercio elettronico, nonostante alcuni rilevanti dissensi di metodo sui negoziati commerciali fra gli Stati Uniti e i paesi europei.
- (24-V) Si svolgono in Italia le elezioni amministrative, che coinvolgono 12 province e 521 comuni per un totale di 10 milioni di elettori. Si registra un calo della coalizione dell'Ulivo e una crescita del Polo di Silvio Berlusconi, soprattutto nel sud. La Lega di Bossi manifesta difficoltà di tenuta nel nord.
- In maggio l'India compie 5 esperimenti nucleari nel deserto del Rajasthan. Il Pakistan risponde nei giorni successivi con 6 test nucleari. La comunità internazionale condanna questa escalation militare e gli Stati Uniti sospendono gli aiuti ad entrambi i paesi.
Nel corso del mese di maggio, dopo una fase di scontri e di grandi manifestazioni popolari, il presidente indonesiano generale Suharto si dimette, dopo 32 anni di dominio personale incontrastato. Gli succede il leader islamico Jussuf Habibie, già ministro della tecnologia e vice-presidente.
- (1-VI) La Banca Centrale Europea, con sede a Francoforte, diventa operativa. Si forma in seguito il Sistema europeo delle Banche centrali (SEBC), comprendente la BCE e le 15 banche centrali nazionali.
- (2-VI) In Italia, dopo 16 mesi di lavori, fallisce definitivamente il progetto di riforma costituzionale realizzato dalla Commissione Bicamerale presieduta dal leader dei DS Massimo D'Alema. Il paese non riesce ad uscire dalla fase di «transizione» istituzionale conseguita al crollo della «Prima Repubblica» dopo il 1992.
- (15-VI) Lo yen giapponese raggiunge il suo punto più basso da 8 anni a questa parte. E' un aspetto importante della più generale crisi che investe il Giappone e le economie asiatiche.
- (24-VI) A Vienna gli 11 paesi membri dell'OPEC (Organizzazione dei paesi produttori di petrolio) decidono per la seconda volta (la prima era stata nel marzo precedente) di ridurre la produzione di petrolio, nel tentativo di arrestarne la caduta dei prezzi, che sta da tempo penalizzando le loro economie.
- (13-VII) Il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca mondiale accordano alla Russia, in grave dissesto economico-finanziario, un prestito di 22,6 miliardi di dollari, che non riesce tuttavia ad arrestare la caduta del rublo.
- (17-VII) 120 paesi riuniti a Roma sotto l'egida dell'ONU approvano lo statuto della Corte penale internazionale (CPI). Essa avrà competenza sui reati di genocidio, sui crimini contro l'umanità, sui crimini di guerra e sulle aggressioni. Avrà sede all'Aja in Olanda.
- In agosto le truppe serbe del presidente Milosevic realizzano una grande offensiva nel Kosovo contro il movimento indipendentista dell'UCK (Armata di liberazione del Kosovo). E' in atto nella regione, popolata prevalentemente da albanesi, una sanguinosa guerra civile, che rischia di destabilizzare l'intera area balcanica.
- (27-IX) Nelle elezioni legislative in Germania i socialdemocratici guidati da Gerhard Schroder prevalgono con il 40,9% dei voti contro il 35,2% dei cristiano-sociali. Ha termine dopo 16 anni il potere politico di Helmut Kohl. Si forma un governo di coalizione fra socialdemocratici e verdi presieduto da Schroder. In tutta Europa prevalgono ormai nettamente i governi socialdemocratici o di centro-sinistra.
- (4-X) In Brasile il presidente Cardoso, socialdemocratico, è eletto per un secondo mandato.
- (9-X) In Italia cade il governo Prodi, a seguito della dissociazione di Rifondazione comunista e della dissoluzione della maggioranza di centro-sinistra dell'Ulivo. Si apre una fase di difficile crisi politico-parlamentare.
- (13-X) Il presidente iugoslavo Milosevic e l'inviato americano Richard Holbrooke raggiungono un accordo di tregua per il Kosovo. E' previsto l'invio nella regione di un corpo di osservatori internazionali sotto l'egida dell'OSCE (Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa).
- (22-X) Nasce in Italia il governo di Massimo D'Alema, formato da una coalizione di centro-sinistra che comprende Democratici di Sinistra, popolari, Comunisti italiani (nati da una scissione di Rifondazione comunista), verdi e altre formazioni minori. Per la prima volta un ex-comunista è chiamato a presiedere il governo del paese.
- (23-X) Dopo 18 mesi di blocco del processo di pace in Palestina, grazie alla mediazione del presidente americano Clinton, il leader israeliano Netanyahou e quello palestinese Yasser Arafat firmano a Washington l'accordo di Wye River. Esso prevede un ritiro limitato delle truppe israeliane dalla Cisgiordania, misure anti-terrorismo e un emendamento allo statuto dell'OLP.
- (2-XI) Si apre a Buenos Aires la quarta conferenza dell'ONU sul cambiamento climatico, con la partecipazione di 161 paesi. Gli Stati Uniti firmano il protocollo di Kyoto del 1997, ma non si raggiunge alcun accordo su impegni precisi e vincolanti per la riduzione dell'emissione dei gas a effetto serra prevista nella misura del 5,2% entro il 2012.
- (16-XII) A seguito di violazioni degli accordi sul controllo degli armamenti, Stati Uniti e Regno Unito lanciano una serie di attacchi aerei contro l'Irak. Sale la tensione politico-militare nell'area.
1999
- (1-I) L'euro diventa moneta comune di 12 paesi europei: inizia così il «periodo di transizione» destinato a concludersi con la trasformazione dell'euro in moneta corrente e con la scomparsa delle diverse monete nazionali nei primi mesi del 2002, l'Unione monetaria europea.
- (6-II) A Rembouillet, in Francia, sotto la presidenza della Francia e del Regno Unito, hanno inizio le trattative fra gli albanesi del Kosovo ed i rappresentanti del governo iugoslavo. Gli incontri si concluderanno, dopo un'interruzione, nel mese successivo a Parigi, senza conseguire alcun accordo di pace.
- (7-II) Muore dopo 46 anni di regno re Hussein di Giordania, uno dei maggiori protagonisti della politica mediorientale del secondo dopoguerra. Gli succede il figlio Abdallah.
- (14-II) Sotto l'egida dell'ONU si riuniscono a Cartagena, in Colombia, i rappresentanti di 170 paesi per discutere sui rischi delle biotecnologie. Non viene sottoscritto alcun impegno comune per il controllo degli organismi geneticamente modificati, soprattutto per l'opposizione degli Stati Uniti.
- (16-II) Le forze di polizia turche arrestano con una operazione lampo in Grecia il curdo «Apo» Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), di orientamento marxista, che aveva in precedenza chiesto invano asilo politico in Italia; successivamente Ocalan verrà condannato a morte, ma la pena verrà sospesa per le forti pressioni internazionali.
- (27-II) In Nigeria, un anno dopo la morte del dittatore Sani Abacha, le elezioni presidenziali vengono vinte dal generale Olesegun Obasanjo, che promette la pacificazione dello stato scosso da tensioni etniche.
- (16-III) La Commissione Europea si dimette collettivamente a causa di accuse di «frodi, cattiva gestione e nepotismo». E' un momento di grave crisi per l'Unione Europea e per il suo organismo esecutivo.
- (24-III) Il Consiglio Europeo di Berlino designa Romano Prodi, già primo ministro nel governo italiano, alla presidenza della Commissione.
Dopo il fallimento della trattative a Parigi, la NATO dà inizio al bombardamento della Iugoslavia per costringerla ad accettare il piano di pace per il Kosovo. Le azioni belliche avranno termine soltanto dopo 79 giorni.
- (15-IV) In Algeria le elezioni presidenziali sono vinte da Abdelaziz Bouteflika con più del 73% dei voti. Il nuovo presidente si impegna a perseguire una politica di «riconciliazione nazionale» per mettere fine al terrorismo e alla guerra civile strisciante in atto da anni nel paese.
- (18-IV) Crisi di governo in India. con le dimissioni del primo ministro Atal Bihari Vajpayee, in carica dal marzo dell'anno recedente.
- (1-V) Entra in vigore nell'Unione Europea il trattato di Amsterdam del giugno 1997, che riforma e rafforza le istituzioni comunitarie.
- (17-V) In Israele, nelle elezioni legislative anticipate, il partito di destra Likud è sconfitto, con il 44% dei voti contro il 56% dei laburisti. È eletto primo ministro il laburista Ehud Barak, con il quale si aprono nuove prospettive per una possibile pace con i palestinesi.
- (23-V) In Germania il socialdemocratico Johannes Rau è eletto alla presidenza della repubblica, in sostituzione del cristiano-sociale Roman Herzog.
- (2-VI) In Sud Africa le elezioni generali sono vinte, con il 66,3% dei voti, dall'ANC (Congresso nazionale africano) di Nelson Mandela. Quest'ultimo lascerà la presidenza della repubblica al suo «delfino» Thabo Mbeki nei giorni successivi.
- (13-VI) Il capo del governo belga Jean-Luc Dehaene, cristiano sociale, si dimette dopo la sconfitta elettorale del suo partito, venendo sostituito da Guy Verhofstad, a capo di una coalizione formata da 6 partiti (liberali, socialisti e verdi francofoni e fiamminghi). Il gabinetto Dehaene era stato indebolito da scandali e polemiche legate alla scoperta di diossina nel mangime belga per gli allevamenti, e in precedenza da accuse di copertura fornita a episodi di pedofilia.
- (29-VI) I rappresentanti dei 15 paesi membri dell'Unione Europea e quelli di 33 paesi dell'America latina e dei Caraibi sottoscrivono a Rio de Janeiro un accordo di partenariato strategico nei campi politico, economico, culturale e sociale. E' prevista per il 2001 l'apertura di trattative per la liberalizzazione commerciale.
- (9-VII) La NATO sottoscrive con i rappresentanti iugoslavi un accordo che prevede la fine dei bombardamenti e il ritiro delle truppe serbe dal Kosovo. Il giorno seguente l'ONU decide l'invio di una forza militare internazionale nella regione.
- (12/14-VII) Si riunisce ad Algeri il 35° vertice dei paesi dell'Organizzazione per l'unità africana (OUA). E' un momento importante del rientro dell'Algeria, che sta tentando di uscire da una lunga fase di terrorismo e di guerra civile strisciante, sulla scena internazionale.
- (20-VII) Nicole Fontaine, candidata francese del partito popolare europeo, è eletta alla presidenza del parlamento europeo, in sostituzione del socialista spagnolo Enrique Baron Crespo.
- (23-VII) Muore il re del Marocco Hassan II; gli succede il figlio Sidi Mohammed.
- (9-VIII) Il Presidente russo Eltsin, dopo una lunga fase di instabilità e crisi, nomina primo ministro «ad interim» Vladimir Putin, già direttore dell'FSB, i servizi segreti che hanno sostituito il vecchio KGB dell'epoca comunista.
- (17-VIII) La Turchia è colpita da un tragico terremoto, che provoca 17 mila morti, 35 mila dispersi e 600 mila senza casa. Il disastro è reso più grave dal profondo dissesto urbanistico ed edilizio che caratterizza il paese.
- (30-VIII) Il referendum sul futuro di Timor Est, territorio controllato dall'esercito indonesiano, vede la netta vittoria del voto per l'indipendenza. Immediatamente milizie filoindonesiane scatenano un'ondata di violenza che causa migliaia di morti. Il presidente indonesiano Habibie deve cedere alle pressioni internazionali e accettare l'intervento di una forza militare dell'ONU per ristabilire l'ordine.
- (4-IX) Israeliani e palestinesi raggiungono un accordo per l'apertura di un «passaggio sicuro» fra Gaza e la Cisgiordania. E' una tappa importante nel difficile processo di pace in corso dopo l'avvento di Barak a capo del governo israeliano.
- (2-X) In Cecenia, dove è in corso da tempo una dura lotta indipendentista contro il governo di Mosca, i russi danno inizio a massicci bombardamenti che colpiscono la popolazione civile e determinano flussi di rifugiati verso la vicina Inguzia.
- (3-X) In India, nelle elezioni legislative anticipate che conseguono ad una fase di grave instabilità politica, si afferma l'Alleanza nazionale democratica, una colazione di 24 partiti guidata dai nazionalisti indù del BJP. E' una disfatta per il partito del Congresso, lo «storico» protagonista dell'indipendenza indiana.
In Austria nelle elezioni legislative i partiti della «grande coalizione» sono sconfitti ed emerge invece con forza il partito liberale d'Austria (FPO) di estrema destra, nazionalista e xenofobo, con il 26,9% dei voti, il cui leader è Joerg Haider. Si apre una fase difficile nei rapporti fra l'Austria e gli altri paesi europei.
- (15-XI) A Pechino viene firmato un accordo commerciale fra la Cina e gli Stati Uniti. E' un tappa importante del processo di inserimento, ormai in corso da tempo, del grande paese asiatico nel mercato mondiale.
- (15/16-XI) Nel corso del nono vertice ibero-americano riunito a L'Avana (Cuba) i 21 Stati presenti condannano l'embargo in atto contro l'isola e nel contempo invitano il regime castrista ad aprirsi alla democrazia.
- (19-XI) Nel vertice dell'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) in corso a Istanbul i 54 paesi membri firmano una Carta per la sicurezza e la prevenzione dei conflitti. 30 paesi firmano anche un trattato per la riduzione delle forze convenzionali in Europa.
- (20-XI) In Indonesia è eletto quarto presidente Abdurrahan Wahid, esponente moderato del movimento islamico.
- (28-XI) In Spagna il movimento nazionalista e separatista basco ETA annuncia la ripresa della lotta armata, mettendo fine alla tregua decisa nel settembre dell'anno precedente. Inizia per la Spagna una nuova fase di attentati terroristici.
- (30-XI) Si riuniscono a Seattle (USA) i 135 paesi membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) per discutere i problemi del commercio mondiale. Nel corso dei lavori migliaia di persone manifestano contro i mali della liberalizzazione e della globalizzazione, dando vita per la prima volta ad un vero proprio movimento di protesta transnazionale (il cosiddetto «movimento di Seattle»).
- (11-XII) In Croazia muore Franjo Tudjman, l'autoritario leader che aveva condotto il paese all'indipendenza e che aveva esercitato la presidenza per tutto il decennio novanta.
- (11/12-XII) Nel Consiglio Europeo di Helsinki è stabilita l'apertura di negoziati per l'adesione all'Unione con Bulgaria, Lettonia, Lituania, Malta, Romania e Slovacchia a partire dal febbraio 2000. E' riconosciuta anche per la prima volta la candidatura della Turchia.
- (12-XII) La Zona del Canale di Panama, in base agli accordi firmati nel 1997, è ufficialmente restituita dagli Stati Uniti al paese centro-americano.
- (16-XII) Per iniziativa del G 7 (G 8 con la Russia) è creato a Berlino il Gruppo dei 20, che integra 12 paesi emergenti in una struttura informale di concertazione economico-finanziaria.
- (20-XII) L'antica colonia portoghese di Macao (dal 1557) è restituita alla Cina e diventa una «regione amministrativa speciale» di quel paese, come già Hong Kong.
- (24-XII) Con la solenne cerimonia dell'apertura della Porta Santa. Papa Giovanni Paolo II inaugura il Giubileo 2000.
- (31-XII) Il presidente russo Eltsin, da tempo in cattive condizioni di salute e uscito indenne da una procedura di impeachement avviata dal parlamento, si dimette a sorpresa dalla carica, venendo sostituito da Vladimir Putin.
2000
- (3-I) Nelle elezioni legislative in Croazia l'opposizione democratica ottiene un grande successo, con 96 seggi sui 151 disponibili. Dopo la morte del presidente Tudjman, il regime autoritario e nazionalista al potere è ormai al tramonto.
- (16-I) In Cile viene eletto presidente della repubblica Ricardo Lagos, il primo socialista designato alla suprema carica dopo Salvador Allende nel 1970.
- (24/29-I) 138 Stati riuniti a Montréal sotto l' egida dell'ONU approvano un documento sui rischi delle biotecnologie relativamente alle diversità biologiche. Vengono definite le regole del commercio degli organismi geneticamente modificati, in particolare la loro etichettatura.
- (2-II) A seguito di intensi raid aerei e a conclusione di cinque settimane di aspri combattimenti, l'esercito russo, coadiuvato da miliziani ceceni filorussi, riesce a conquistare la città di Grozny, ultima roccaforte della repubblica indipendentista cecena.
- (4-II) Dopo l'ingresso del partito liberale d'Austria (FPO), di estrema destra e xenofobo, il cui leader è Georg Haider, nel governo austriaco, i 14 paesi dell'Unione Europea sospendono le relazioni bilaterali con Vienna.
- (7-II) In Croazia si svolgono le elezioni presidenziali per designare il successore di Franjo Tudjman, deceduto nel dicembre dell'anno precedente. E' eletto il candidato dell'opposizione Stipe Mesic, con più del 56% dei voti. Si conferma così nel paese la svolta democratica già evidenziata dalle elezioni legislative del mese precedente.
- (18-II) In Iran, nel primo turno delle elezioni legislative, i candidati riformisti ispirati dal presidente Mohammad Khatami ottengono la maggioranza dei seggi. Il risultato sarà confermato anche al secondo turno. E' in atto nel paese un duro scontro fra l'ala moderata e riformista del movimento islamico e quella fondamentalista e conservatrice.
- (19-II) Si concludono a Bangkok i lavori dei 190 paesi membri della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD). Riprende il dialogo Nord-Sud, ma i paesi ricchi non assumono alcun impegno concreto circa la promozione dello sviluppo.
- (2-III) Il governo inglese decide la liberazione per ragioni di salute dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, detenuto a Londra dall'ottobre 1998. Pinochet rientra in patria, dove viene accolto come un trionfatore dai suoi sostenitori.
- (7-III) L'indice dei valori dei titoli tecnologici alla borsa americana (NASDAQ) raggiunge il suo punto più alto (5048 punti). Scenderà nelle settimane successive, stabilizzandosi tuttavia sopra i 3000 punti.
- (12-III) Le elezioni legislative in Spagna sono vinte, con il 44,5% dei voti, dal partito popolare del primo ministro José Maria Aznar, mentre i socialisti dello PSOE, alleati ai comunisti, subiscono una grave sconfitta. Si conferma così il prevalente orientamento di centro-destra del paese.
- (13-III) Le società automobilistiche Fiat e Generai Motors annunciano un accordo di integrazione. E' in atto da tempo in tutto il settore un grande processo di concentrazione oligopolistica a livello mondiale.
- In marzo, di fronte al continuo e forte aumento dei prezzi in atto che rischia di compromettere la crescita mondiale, l'Organizzazione dei paesi produttori di petrolio (OPEC) decide di aumentare le quote di produzione, per riportarle ai livelli precedenti alla riduzione del marzo dell'anno precedente.
- (18-III) A Taiwan viene eletto presidente Chen Shui-bian, candidato del partito progressista per la democrazia (DPP). Con la sconfitta del Kuomintang (KMI), al potere dal 1949, nel paese si realizza una svolta «storica».
- (19-III) Il presidente americano Clinton (a distanza di 22 anni dall'ultima visita compiuta dal presidente Carter) inizia un viaggio in India e successivamente in Pakistan e Bangladesh, per discutere soprattutto i problemi della sicurezza nell'area. E' un segnale del ruolo centrale che ha ormai l'Asia nelle vicende politiche mondiali.
- (26-III) Vladimir Putin, già presidente «ad interim» e successore designato di Boris El'cin, é eletto presidente della Federazione russa al primo turno con quasi il 53% dei voti, contro il 29,21% del concorrente comunista Guenadi Ziuganov.
- (6-IV) Muore a Tunisi, all'età di 96 anni, il capo dello Stato e «padre della patria» Habib Bourguiba.
- (9-IV) In Perù si svolgono le elezioni presidenziali: il candidato dell'opposizione, Alejandro Toledo proclama la propria vittoria e denuncia brogli da parte del presidente uscente Fujimori, che annuncia invece la propria vittoria e si riinsedia alla presidenza.
In Grecia le elezioni politiche anticipate sono vinte dai socialisti del PASOK al governo, in crescita anche rispetto alle precedenti elezioni del 1996, con il 44,5% dei voti. La destra di Nuova Repubblica ottiene il 42,8%.
- (21-IV) In Italia, nelle elezioni regionali, la coalizione di centro-sinistra dell'Ulivo, che detiene la maggioranza parlamentare ed esprime il governo nazionale, subisce una pesante sconfitta ad opera della coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi. Ne conseguono le dimissioni del primo ministro Massimo D'Alema ed una fase di crisi politica, destinata a risolversi con la nomina del socialista Giuliano Amato alla presidenza del consiglio.
- (19-V) In sede di Organizzazione mondiale del commercio (WTO), l'Unione Europea e la Cina raggiungono un accordo commerciale, che contribuisce a facilitare in modo decisivo il possibile ingresso del paese asiatico nell'Organizzazione.
- (24-V) L'esercito israeliano dà inizio al suo ritiro dal sud del Libano, dopo 22 anni di occupazione. E' un «tassello» del difficile tentativo in corso di stabilizzazione dell'area medio-orientale.
- (5-VI) In Cile la Corte d'Appello di Santiago toglie l'immunità parlamentare all'ex dittatore Augusto Pinochet, già senatore a vita dal 1998, con una sentenza in seguito confermata anche dalla Corte Suprema. Si apre la strada ad un possibile processo per i crimini del regime militare cileno.
- (10-VI) Muore il presidente siriano Hafez el-Assad, capo indiscusso del regime di Damasco dal 1970. Gli succede come erede designato il figlio Bachar.
- (13-VI) Le elezioni al parlamento europeo sono vinte per la prima volta dal partito popolare europeo, che sconfigge nettamente i socialisti con 224 seggi contro 180. I verdi ottengono 44 seggi. È in crescita la percentuale di astenuti (50,6% contro il 43,2% del 1994).
- (13/15-VI) Si svolge a Pyongyang un vertice «storico» fra i rappresentanti delle due Coree, per avviare un processo di pacificazione e di «riunificazione nazionale», a distanza di mezzo secolo dalla tragica guerra che ha diviso il paese.
- (18-VI) Etiopia ed Eritrea firmano ad Algeri, sotto gli auspici dell'Organizzazione per l'unità africana (OUA), un accordo di pace, dopo un anno di sanguinoso conflitto derivante dalle rivendicazioni territoriali di Addis Abeba.
- (23-VI) L'Unione Europea e i 77 paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) firmano a Cotonou, nel Benin, un nuovo accordo di partenariato, che sostituisce la convenzione di Lomé e impegna le parti in un processo di cooperazione per i prossimi 20 anni.
- (30-VI) Nel corso del 30° vertice del Mercosur (mercato comune del Sud America), a Buenos Aires, è sottoscritta una «carta sociale», siglata a anche da Cile e Bolivia.
- (2-VII) Nelle elezioni presidenziali in Messico prevale il candidato dell'opposizione di destra (PAN) Vicente Fox. Ha così termine il lungo dominio politico (più di 70 anni) del partito rivoluzionario istituzionale (PRI) e si avvia un graduale processo di democratizzazione nel paese.
- (12/24-VII) Si svolgono a Camp David, con la mediazione del presidente americano Clinton, negoziati di pace fra il leader israeliano Barak e quello palestinese Arafat. Barak si impegna a concedere all'autorità palestinese il 90% della Cisgiordania e alcuni settori di Gerusalemme Est. Il controllo della «Città Santa» resta il problema aperto e irrisolto che ancora si frappone alla conclusione dei negoziati.
- (12-IX) L'Unione Europea, sulla base del rapporto del «comitato di saggi» consegnato nei giorni precedenti, revoca le sanzioni stabilite in febbraio contro l'Austria a causa della presenza nel governo del partito liberale di estrema destra (FPO) di Joerg Haider.
- (24-IX) In Iugoslavia le elezioni presidenziali sono vinte dal candidato dell'opposizione (una coalizione di 15 partiti) al regime al potere, il giurista Vojislav Kostunica. I tentativi di Milosevic di impedire la realizzazione della svolta sono battuti dalla protesta popolare e dalle pressioni della comunità internazionale. Si avvia così nel paese un decisivo processo di democratizzazione e di apertura all'Europa.
- (27-IX) In Israele, il leader della destra nazionalista del partito Likud Ariel Sharon compie una «visita» alla spianata delle moschee a Gerusalemme, percepita come una «provocazione» dai palestinesi. Esplode nelle settimane seguenti una nuova Intifada (rivolta delle pietre) palestinese che porta ad una sanguinosa repressione militare e alla crisi e interruzione del processo di pace.
- (9-X) Le elezioni presidenziali in Polonia vedono la riconferma del presidente uscente Kwasniewski e la scomparsa dalla scena politica di Walesa, che ottiene poche centinaia di migliaia di voti.
- (28-X) Le elezioni amministrative nel Kosovo vengono vinte dal nazionalista moderato Rugova sul nazionalista radicale Tachi, leader dell'UCK.
- In Italia, in ottobre, dopo una fase difficile e incerta, la coalizione di centro-sinistra dell'Ulivo designa il sindaco di Roma Francesco Rutelli come candidato premier per le elezioni politiche del 2001 in contrapposizione al candidato del centro-destra Silvio Berlusconi. Il premier in carica Giuliano Amato si ritira dalla competizione.
- In novembre l'euro raggiunge il suo punto più basso rispetto al dollaro, scendendo da più dell'1 dello stesso mese dell'anno precedente a meno dello 0,86. La crisi dell'euro (perdita del 30% in 22 mesi) è dovuta per un verso alla forza dell'economia americana e, per altro verso, alla persistente debolezza istituzionale dell'Unione Europea, che non riesce a compiere passi decisivi verso un reale governo comune dell'economia e verso un'effettiva unità politica di tipo federale.
- (7-XI) Si svolgono le elezioni presidenziali americane per designare il successore di Clinton, che è al termine del suo secondo mandato. I due contendenti, il democratico Al Gore e il repubblicano George W. Bush, raccolgono quasi gli stessi voti e si apre una fase contrastata di polemiche e di nuove verifiche (in particolare in Florida) dei risultati elettorali.
- Il presidente peruviano Fujimori, che si era autoproclamato vincitore delle elezioni presidenziali del 9-IV, dopo mesi di tensioni interne si reca all'estero dichiarando di rinunciare alla carica (novembre); immediatamente viene dichiarato decaduto dal Parlamento e sostituito ad interim dal presidente del Parlamento stesso in attesa delle nuove elezioni previste per il 2001.
- (26-XI) Dopo lunghe schermaglie in merito al conteggio dei voti nella Florida, George Bush risulta vincitore in quello stato, seppur per poche centinaia di voti, e quindi guadagnando i 25 «grandi elettori» della Florida si assicura l'elezione presidenziale. Al Gore si appella alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
- (6-XI) In Egitto, il Partito nazionaldemocratico del presidente Hosni Mubarak vince le elezioni legislative. Avanzano i fondamentalisti del gruppo Fratelli musulmani.
- (10-XII) Il primo ministro israeliano, il laburista Ehud Barak, si dimette e indice nuove elezioni per il 6 febbraio 2001.
In Romania l'ex comunista Ion Iliescu è eletto presidente. Già presidente dal 1990 al 1996, succede a Emil Constantinescu.
- (7/11-XII) I leader dei Quindici paesi dell'Unione Europea approvano il Trattato di Nizza, che stabilisce il nuovo assetto dell'Unione dopo l'unificazione della Germania e prevede l'adesione, dopo il 2003, di 12 paesi dell'Europa centrale e orientale.
- (18-XII) Negli Stati Uniti, la Corte suprema rigetta la richiesta del candidato democratico Al Gore di continuare la conta manuale dei voti in Florida, attribuendo di fatto la vittoria al candidato repubblicano George W. Bush, che diventa il quarantatreesimo presidente.
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