Battaglie In Sintesi
1 - 3 settembre 1939
A cura di Francesco Zanetti
Georg Karl Friedrich Wilhelm von Küchler nacque nel castello di Philippsruche ad Hanau il 30 maggio 1881. Si sa poco dell'infanzia di von Küchler se non che entrò nell'esercito imperiale tedesco nel 1900 e servì nel 25^ Reggimento Artiglieri. Dopo essere stato promosso Primo Luogotenente, passò tre anni all'accademia militare di Prussia (1910-1913), e in seguito raggiunse gli alti comandi a Berlino. Durante la Prima Guerra Mondiale Von Küchler ebbe il comando di un battaglione di artiglieria nel fronte occidentale e prese parte alle offensive della Somme e di Verdun. Nel 1916 diventò ufficiale della 206^ Divisione. Nel 1919 si arruolò ai Frekorps e combatté l'Armata Rossa in Polonia. Successivamente, nel 1932 fu promosso a Colonello e diventò vice comandante della 1^ Divisione Fanteria nella Prussia orientale. Nel 1938 supportò Adolf Hitler nell'atto di rimuovere Werner von Blomberg e Werner von Fritsch dal potere e nel 1939 contribuì all'occupazione del porto di Memel nella Lituania. Durante la seconda guerra mondiale von Küchler si distinse per aver comandato la 3^ Armata e per aver preso la città di Danzica. Nonostante fosse un nazista convinto, nelle prime fasi della guerra rifiutò di abbracciare il modus operandi delle SS, e si oppose a numerose atrocità commesse a danni dei civili. Nel 1940 tuttavia il suo orientamento cambiò e a poco a poco abbracciò anch'egli ogni singola sfaccettatura dell'ideologia nazista arrivando ad essere un sostenitore accanito della soluzione finale. Von Küchler si distinse comunque per le sue gesta durante la guerra tanto che gli fu assegnata la "Croce d'acciaio con rami di quercia", un onorificenza donata solo ai soldati più meritevoli. Dopo la fine della guerra fu portato a processo per crimini di guerra e il 27 ottobre 1948 fu emessa la sentenza con la quale il Feld Maresciallo avrebbe dovuto passare venti anni di carcere. Tuttavia fu incarcerato soltanto 8 anni e fu poi rilasciato per condizioni di salute e per motivi d'età. Morì il 25 maggio 1968.
Una delle conseguenza del trattato di Versailles fu che i confini della Polonia venissero spostati solo a 120 km a nord dalla capitale Varsavia. A difendere i confini e una possibile invasione di Varsavia era stata assegnata l'Armata Modlin, comandata dal Gen. Emil Krukowicz-Przrdrzymirski, la quale era situata al confine con la Prussia orientale; e inoltre fu costruita una linea di difesa costituita da fortificazioni, bunker e quant'altro a nord di Mlawa. Il grosso della linea di difesa era dislocata lungo i fiumi Narew e Vistula. Il piano di difesa infatti prevedeva che in caso di invasione tedesca il Gen. Krukowicz-Przrdrzymirski avrebbe difeso i confini il più a lungo possibile e solo dopo avrebbe avuto il potere di ritirare le truppe e di attestarsi lungo la nuova linea di difesa a sud lungo la linea dei fiumi Narew e Vistula assieme al Gruppo Operazionale Indipendente di Narew. Dopo che iniziò in gran segreto la mobilitazione verso i confini dell'esercito polacco, nel marzo 1939, la 20^ Divisione Fanteria fu accorpata all'Armata Modlin e fu spedita nella zona di Mlawa, ovvero la zona in cui si sarebbero costruite la maggior parte delle fortificazioni. La linea difensiva composta da bunker, filo spinato, barriere di cemento anti carrarmato fu costruita lungo una collina che guardava la vallata del fiume Mlawka, a nord della città e il fiume stesso poteva, grazie ad una diga, essere bloccato per aumentare le possibilità difensive dell'area. In aggiunta a questi sistemi di difesa fu realizzata una palude, non percorribile dai mezzi blindati, che avrebbe diviso l'area di difesa in due parti: quella ad ovest, con ulteriori 68 bunker e quella ad est, con 25. La costruzione dei bunker nella sezione ovest, vicino la città di Mlawa iniziò il 14 luglio, pochi giorni dopo l'approvazione della linea di difesa del confine da parte dei capi in comando polacchi. I bunker furono costruiti dai soldati stessi sotto il comando del Mag. Juliusz Levittoux, a capo del 20^ battaglione ingegneri. Tuttavia dopo pochi giorni dall'inizio dei lavori si registrò un grande incremento della forza lavorativa dovuto a molti cittadini e contadini che si offrirono per dare una mano nella costruzione delle postazioni difensive. Nonostante tutto i lavori non furono terminati poiché i tedeschi oltrepassarono i confini poche settimane dopo.
A mezzogiorno del 1 settembre 1939 i tedeschi aprirono il fuoco sulla 20^ Divisione polacca. Il 1^ Army Corps tedesco, sotto la guida del Gen. Walter Petzel attaccò con i carrarmati affiancati dalla fanteria e aiutati da un fuoco di copertura che veniva dal cielo. Inizialmente i polacchi riuscirono ad assorbire il colpo grazie all'uso dei fucili anticarro da 37mm, e anche poco dopo, quando il Georg von Küchler ordinò di attaccare le forze polacche con un assalto a più ondate, i polacchi riuscirono a resistere obbligando i tedeschi ad abbandonare le posizioni iniziali e indietreggiare. Nel pomeriggio però le unità tedesche iniziarono un massiccio bombardamento di artiglieria nella regione di Rzegnow, proprio sul lato a destra delle forze armate polacche. Dopo due ore di incessante bombardamento tedesco iniziò l'assalto della fanteria. Fu un combattimento a distanza ravvicinata e le linee di difesa polacche cominciarono a vacillare. Il contrattacco del 79^ Reggimento Fanteria polacco fu inefficace e il comandante dell'Armata Modlin ordinò che la 20^ Divisione si spostasse ad est, per riorganizzare la difesa dell'area orientale, tra i villaggi di Debsk e Nosarzewo. Nello stesso momento scese in campo l'8^ Divisione Fanteria, che fino ad allora era stata tenuta di riserva vicino il paese di Ciechanów, pronta per sferrare il contrattacco. Poiché la Brigata Cavalleria Mazovia stava combattendo con le truppe più ad est, gli fu ordinato che si dividesse in due e attaccasse in due direzioni: su Grudusk ad est di Mlawa e su Przasnysz, tuttavia questa non si rivelò una mossa vincente e in poche ore ci fu il caos tra le fila polacche. Alla sera la divisione polacca era praticamente annientata e solo il 21^ Reggimento Fanteria del Col. Stanislaw Sosabowski riuscì a ritirarsi e a riparare dietro la fortezza di Modlin. Il 3 settembre i tedeschi con i loro Panzer riuscirono a oltrepassare le barriere anti carro e avanzando utilizzarono i civili come scudi umani riuscendo dunque in poco tempo ad occupare molti bunker. Nella zona orientale, nella sezione di Rzegnow gli attacchi furono più efficaci e nella sera i tedeschi riuscirono a vincere la difesa del 79^ Reggimento Fanteria polacco aprendo definitivamente il fronte nella zona di Grudusk. Il Gen. Krukowicz-Przrdrzymirski, affrontando il rischio di venire accerchiato e catturato, ordinò alla 20^ Divisione, e a ciò che rimaneva dell'8^ di ritirarsi verso Varsavia e Modlin, abbandonando le fortificazioni costruite appena 5 settimane prima.
La ritirata iniziò la mattina del 4 settembre. Nonostante i reparti mobili tedeschi registravano numerose perdite il ripiegamento polacco fu molto difficoltoso. La zona, molto povera di alberi, fece si che i polacchi ripiegassero completamente allo scoperto, rendendo facile la caccia degli aerei della Luftwaffe e il bombardamento dei carri. La posizione dei polacchi era abbandonata, ciò non di meno i tedeschi riuscirono a conquistare la fortezza di Modlin solo il 13 settembre.
Bibliografia:
"Battle of Mlawa",http://en.wikipedia.org/
"Poland 1939: The Birth of Blitzkrieg", Steve Zaloga, Praeger, Westport, CT, 2004.