Battaglie In Sintesi
1 - 3 settembre 1939
A cura di Francesco Zanetti
Stanislaw Wladyslaw Maczek nacque il 31 marzo 1892 a Lviv, un paese che attualmente fa parte dell'Ucraina da una famiglia di origini croate. Dopo essersi diplomato alla scuola di grammatica di Drohobycz nel 1910 iniziò gli studi in filosofia nella facoltà di Lviv dove ebbe l'opportunità di studiare filologia polacca. Durante gli studi si arruolò all'organizzazione militare polacca chiamata Strzelec, dove ricevette un addestramento di base. Dopo la Prima Guerra Mondiale Maczek interruppe gli studi sperando di arruolarsi nella Legione polacca di Jozef Pilsudski. Tuttavia fu reclutato dall'Armata Austro Ungarica. Durante la Prima Guerra Mondiale Maczek fu mandato sul fronte italiano dove fu promosso a luogotenente. L'esperienza di battaglia sulle alpi conferì al futuro Colonello una grande conoscenza e astuzia nella tattica della battaglia militare, cosa che gli sarebbe servita nella sua carriera anni dopo. Durante la Seconda Guerra Mondiale il Col. fu impegnato dapprima nella difesa dei confini polacchi (settembre 1939) impegnando seriamente la Whermacht nelle prime fasi dell'occupazione polacca. Nel 1940 Maczek si recò in Francia dove si arruolò ad un' Armata polacca ri-assemblata da chi era riuscito a sfuggire all'invasione tedesca. La sua esperienza di battaglia data dall'affrontare i tedeschi fu molto utile per comprendere i segreti, i punti forti ed i difetti della tattica della Blitzkrieg. Al momento dell'invasione tedesca della Francia anche l'armata di Maczek entrò in azione, col nome di 10^ Brigata cavalleggeri polacca, chiamata così in onore della Brigata Nera del 1939; ma le sue gesta ebbero vita breve a causa dell'impeto e della forza con cui i tedeschi attaccarono. La brigata di Maczek dopo aver combattuto valorosamente si ritrovò senza benzina ed accerchiata dai tedeschi, e Maczek e gli altri soldati furono costretti ad una fuga per la vita che li portò a disperdersi tra Vichy, il nord Africa, il Portogallo e il Regno Unito. Maczek raggiunse Londra, dove ricostruì, di nuovo un' Armata polacca che fu incaricata di presidiare e difendere le coste scozzesi. Dopo lo sbarco in Normandia, nel 1944, l'Armata fu trasferita in Europa e, affiancata alla 1^ Armata Canadese entrò in combattimento l'8 agosto con l'operazione Totalize. La cosiddetta 1^ Divisione Armata Polacca e il suo comandante contribuirono alla liberazione dell'Europa dalla tirannia tedesca e prese parte attivaemnte nelle battaglie decisive dell'ultima parte del conflitto. Il 9 settembre 1948 Maczek lasciò l'esercito ma, essendogli stata tolta la cittadinanza polacca dal governo Comunista, fu costretto a rimanere nel Regno Unito dove morì l'11 dicembre 1994.
Il primo settembre 1939 una parte della 14^ Armata Tedesca, il XVIII Panzer Corps, attraversò il confine polacco passando per la Slovacchia. La ragione di tale manovra era di sorprendere i polacchi da un'altra direzione arrivando a conquistare rapidamente le città di Chabowka e Nowy Targ. L'ordine che arrivava dall'alto comando militare tedesco era di conquistare la città di Myslenice entro il 3 settembre, poiché da lì avrebbero avuto la possibilità di accerchiare l'Armata polacca che combatteva in quell'area. L'armata tedesca avrebbe dunque dovuto attraversare il fiume Tatra e assaltare le città di Chabowka e Nowy Targ sbaragliando le posizioni dell'armata Cracovia, sotto il comando del Gen. Antoni Szylling.
La zona in cui il XVIII Corps tedesco lanciò l'attacco era difesa solamente da un reggimento fanteria polacco, il Corpo di Difesa dei Confini comandato dal Tenente Colonello Jan Wojcik. Questo, attaccato dalla 3^ Mountain Division, dalla 2^ Panzer Division e dalla 4^ Light Division, sotto la guida del Gen. Alfred Ritter von Hubicki, riuscì a resistere all'assalto, anche grazie all'aiuto di cittadini polacchi e piccole unità della Difesa Nazionale (una formazione militare di volontari polacca) che si resero disponibili a difendere la città. Tuttavia i polacchi subirono pesanti perdite. La città di Nowy Targ fu comunque presa dai tedeschi. La linea polacca stava cedendo. Per respingere i tedeschi il Gen. Szylling ordinò un contrattacco con la 10^ Brigata Cavalieri Motorizzati, fino ad allora tenuta di riserva, la quale avrebbe dovuto bloccare l'area tra Jordanów e la città di Rabka. La 10^ Brigata si mosse dunque nella notte e il Col. Maczek creò il quartier generale nei pressi del villaggio di Krzeczów. Intanto gli scontri nei pressi delle colline a sud di Jordanow si inasprirono e, attorno alla montagna Wysoka il 24^ Reggimento Motorizzato guidato dal col. Kazimierz Dworzak, aiutati dall'artiglieria anti carro riuscì a difendere il terreno contro la 2^ Divisione Panzer. Alle prime luci dell'alba il conflitto entrò nella sua fase cruciale. Alle 5 di mattina un pesante fuoco di sbarramento da parte dell'artiglieria tedesca diede l'inizio ad una nuova avanzata ai danni delle postazioni di difesa polacche. Nonostante i polacchi avessero subito pesanti perdite riuscirono a fermare l'avanzata tedesca e a mezzogiorno i panzer tedeschi distrutti furono trenta. Tuttavia la superiorità tecnica e tattica della Wehrmacht si rese evidente quando nella sera i tedeschi riuscirono a conquistare con facilità la montagna di Wysoka ed il villaggio ai suoi piedi. I polacchi dunque furono costretti ad una veloce ritirata, coperti dal treno blindato che garantiva rapidi spostamenti dell'esercito.
Il villaggio di Wysoka, ormai occupato diventò il centro delle unità tedesche; il primo avamposto dell'avanzata nazista. Ciò nonostante nella prima notte di occupazione dei partigiani polacchi fecero esplodere un serbatoio di benzina riuscendo a distruggere due tank tedeschi. Nel complesso nella battaglia di Jordanow furono persi circa 50 carri tedeschi e mezzi blindati a fronte di un numero imprecisato di fanti e volontari polacchi, soprattutto tra coloro che combatterono nelle montagne.
Bibliografia:
"Battle of Jordanow",http://en.wikipedia.org/
"Poland 1939: The Birth of Blitzkrieg", Steve Zaloga, Praeger, Westport, CT, 2004.