Battaglie In Sintesi
1 - 4 settembre 1939
A cura di Francesco Zanetti
Nikolaus von Falkenhorst nacque a Breslau da una nobile famiglia nella Silesia del nord. Si arruolò nell'esercito nel 1907 e prese parte a numerose azioni durante la prima guerra mondiale. Il 1 ottobre 1932 fu promosso Colonello e tra il 1933 e il 1935 fu nominato military attaché all'ambasciata tedesca in Cecoslovacchia, Jugoslavia e Romania. Il 20 febbraio 1940 Hitler informò Falkenhorst che sarebbe stato il comandante in capo dell'armata nell'invasione della Norvegia e gli diede tempo fino alle 5 del pomeriggio dello stesso giorno per proporgli un piano d'attacco. Senza tempo per pianificare, Falkenhorst si recò in cartoleria e comprò una guida turistica della Norvegia, e grazie alla mappa presente nel libro pianificò l'invasione e imbastì un piano che fu poi subito approvato da Hitler. L'invasione fu un successo tedesco. Il 18 settembre 1944, mentre la Germania cominciava a soccombere sotto la pressione alleata Falkenhorst si dimise per divergente ideologiche con i Furher. Il Generale fu quindi imprigionato, ma miracolosamente ebbe salva la vita grazie alla conquista della Germania da parte degli alleati. Falkenhorst fu poi processato per crimini di guerra e fu condannato a vent'anni di prigione. Nel 1953 fu rilasciato per motivi di salute, gli stessi che lo portarono alla morte nel 1968 per un attacco cardiaco.
La città polacca di confine di Grudziadz era la sede della 16^ Divisione di Fanteria polacca, così come il centro di addestramento di cavalleria (Centrum Wyszkolenia Kawalerii). Inoltre, svolgeva un ruolo cruciale come punto di forza per difendere la linea del fiume Vistola e garantire il percorso di ritirata delle divisioni polacche dell'esercito del generale Wladyslaw Pomorze Bortnowski, impegnate a sinistra, sulla sponda occidentale del fiume. Tra le unità di stanza in quel "corridoio" polacco vi erano la 9^, la 15^, e la 27^ armata polacca, insieme con la brigata di cavalleria Pomerania guidata da Bydgoszcz. Dal quartier generale polacco era stato pianificato un intervento armato nella città libera di Danzica, cosi' la 27^ e la Pomerania erano state trasferite verso nord gia' dalla metà di agosto del 1939, nella zona di Chojnice e Starogard Gdanski. Il 1 ° settembre 1939, al momento dell'invasione tedesca, entrambe le unità rimasero bloccate nel "corridoio", vulnerabili ad un attacco tedesco. Ad Est della Vistola, lungo la linea che si estende da Grudziadz a Lidzbark si attesto' la 4° Armata tedesca, sotto il generale Gunther von Kluge.
La battaglia si può dividere in tre fasi:
1) 1 settembre
2) 2 settembre
3) 3-4 settembre
Il 1 settembre, mentre il XXI Corpo di armata tedesco, comandato dal Gen. Von Falkenhorst, lanciava l'offensiva alla città di Grudziadz, la 21^ e la 218^ divisione fanteria spingevano l'esercito polacco alla ritirata oltre il fiume Osa, ad est di Grudziadz. Tuttavia l'attacco principale tedesco era concentrato sull'ala sinistra dell'esercito polacco, la quale era difesa dalla 16^ divisione fanteria. Dopo aver oltrepassato l'Osa, i tedeschi, aiutati da continui rifornimenti di mezzi e di uomini, continuarono l'attacco, che finì circa alle 7 della sera. Tuttavia durante la notte il Genrale Boltuc condusse la 4^ Armata polacca ad un contrattacco ai danni della 218^ divisione fanteria, con l'intento di respingere gli invasori oltre le rive del fiume Osa. Ciò nonostante, dopo alcuni minuti di battaglia l'attacco polacco fu respinto e i polacchi furono costretti ad attestarsi su una nuova linea di difesa. Alla mattina del 2 settembre l'esercito tedesco sferrò un attacco con l'intento di far indietreggiare ancora la 16^ divisione fanteria polacca. Dopo un iniziale fuoco di sbarramento, la fanteria tedesca iniziò l'avanzata. L'ala ovest dell'armata polacca era meno organizzata e stabile dell'ala est, dunque l'esercito tedesco non incontrò particolari problemi a passare anche la linea della ferrovia che collegava Grudziadz a Jablonowo. Per contenere i danni il Gen. Bortnowski ordinò che il 142^ squadrone aereo della Polish Air Force bombardasse le posizioni tedesche, tuttavia senza successo, e dunque l'esercito polacco fu costretto ancora una volta ad indietreggiare. La situazione si aggravò ancora di più quando la Wehrmacht, aiutata da polacchi sovversivi e filo nazisti, attaccò la 208^ reggimento fanteria, sbaragliandolo. I polacchi non si diedero per vinti e il Gen. Boltuc ordinò al Col. Lubicz-Niezabitowski, della 4^ divisione fanteria di contrattaccare, con l'intento di aiutare la 16^ divisione fanteria che era assediata dall'avanzata tedesca. La 4^ divisione polacca dunque attaccò alle 8 della sera, partendo dal paese di Radzyn Chelminski, passando per Melno inducendo i tedeschi ad un'iniziale ritirata che si esaurì nei paesi di Annowo e Gruta, che tornarono dunque in mano polacca. Inoltre il 65^ reggimento fanteria polacco riuscì nell'impresa di ricatturare il centro abitato di Nicwald, ma l'entusiasmo durò poco perché poco dopo, prima che potessero raggiungere le rive del fiume Osa, furono sorpresi da una nuova offensiva tedesca che li obbligò a fermarsi. Nelle fila polacche la situazione si faceva sempre più critica. Nella notte del 2 settembre il Gen. Boltuc sollevò dall'incarico il Col. Stanislaw Switalski, che fu sostiuito dal Col. Zygmunt Bohusz-Syszko. Alla mattina del 3 settembre l'esercito tedesco sferrò una pesante offensiva nei confronti delle posizioni di difesa polacche. Contemporaneamente le difese polacche sulla riva ovest del fiume Vistola capitolarono. I tedeschi passarono il fiume in più punti nonostante i polacchi fecero saltare numerosi ponti e la linea del fronte si spostò ancora un po' più ad est, con l'esercito polacco che si attestò sulla linea del fiume Drweca.
La città di Grudziadz fu abbandonata nel primo pomeriggio di domenica 3 settembre; e poche ore dopo il 45^ reggimento fanteria tedesco entrò in città. Isolati gruppi armati tuttavia continuarono a combattere per mantenere il controllo sulla città e impegnarono i tedeschi ancora per qualche ora fino a quando, la mattina del 4 settembre, tutta la città non poté dirsi conquistata.
Bibliografia:
"Battle of Grudziadz",http://en.wikipedia.org/
"Poland 1939: The Birth of Blitzkrieg", Steve Zaloga, Praeger, Westport, CT, 2004.