Battaglie In Sintesi
29 novembre 1863
Ambrose Burnside è stato un generale e politico statunitense. Allo scoppio della guerra civile divenne comandante con il grado di colonnello di un reggimento di volontari del Rhode Island. Partecipò alla prima battaglia campale della guerra, la prima battaglia di Bull Run (o Prima Manassas), dove i nordisti, comandati da Irvin McDowell furono sconfitti dalle truppe del generale Pierre Gustave Toutant Beauregard.
Successivamente Burnside prese parte alla cattura di importanti capisaldi sudisti lungo la costa del North Carolina. Divenuto generale prese parte alla battaglia di Antietam contro gli uomini del generale Robert E. Lee, dove l'eroica resistenza dei Confederati impedì per varie ore ai suoi uomini di prendere il vitale snodo costituito dal ponte che poi prese il suo nome, il Burnside's Bridge, fin quando l'impresa riuscì all'11° Volontari di New York e al 51° Volontari della Pennsylvania.
Abramo Lincoln dopo la battaglia che aveva visto Lee in grosse difficoltà non sfruttate fino in fondo dal generale George McClellan, comandante dell'Armata del Potomac, destituì quest'ultimo, promuovendo al suo posto lo stesso Burnside. Il quale, però, fu subito sconfitto nella successiva battaglia di Fredericksburg nel dicembre del 1862, sempre contro il più capace generale Lee. Sostituito a sua richiesta nel comando dell'Armata del Potomac, affidata al generale Joseph Hooker, continuò a combattere in Ohio e Tennessee. Nel 1864 divenne comandante di corpo d'armata in Virginia.
Dopo la guerra si dedicò a diverse attività e divenne tra l'altro costruttore di armi da fuoco di sua invenzione, oltre a occuparsi di ferrovie. Fu governatore del Rhode Island e poi Senatore degli USA.
Dalla sua particolare acconciatura ebbe origine il nome americano per le basette (dette appunto burnside).
James Longstreet è stato un militare statunitense. Ufficiale nell'US Army, divenne tenente generale nell'esercito degli Stati Confederati durante la guerra di secessione.
Longstreet fu grandemente stimato come ufficiale e gli fu immediatamente attribuita la nomina a brigadier generale dell'esercito confederato. Combatté bene nella prima battaglia di Bull Run e fu promosso Generale di divisione. La sua carriera decollò nell'estate del 1862 allorché il generale Robert E. Lee assunse il comando dell'Armata della Virginia Settentrionale. Durante le battaglie dei Sette Giorni, Longstreet ebbe il comando operativo di quasi la metà dell'Armata di Lee.
In quanto generale, Longstreet mostrò un gran talento nel combattimento difensivo, preferendo collocare le proprie truppe in una forte posizione difensiva, costringendo il nemico ad attaccarlo. Una volta che il nemico fosse stato logorato, allora e solo allora Longstreet prendeva in considerazione di attaccarlo a sua volta. Di fatto le truppe sotto il suo comando non persero mai una posizione difensiva durante la guerra. Il suo successo come tattico offensivo fu tuttavia incostante ed egli spesso dissentì con l'altamente aggressivo Lee circa le tattiche più opportune da impiegare in battaglia.
Nell'inverno e nella prima primavera del 1863, Longstreet imbottigliò le forze nordiste nella città di Suffolk, Virginia, un'operazione minore ma tra quelle più importanti dell'Armata di Lee, ancora bloccata in devastanti azioni belliche nella Virginia centrale.
Longstreet si riunì all'Armata di Lee dopo Chancellorsville e prese parte alla Campagna di Lee a Gettysburg, dove entrò in contrasto con Lee circa le tattiche che questi aveva adottato. Questa campagna marcò un fondamentale cambiamento circa il modo con cui Longstreet era impiegato da Lee. In passato, Lee aveva preferito usare Longstreet per ruoli difensivi, che erano il suo forte, e aveva usato Jackson e il Secondo Corpo per condurre i suoi attacchi. Jackson però fu mortalmente ferito a Chancellorsville e Lee volle da quel momento che Longstreet svolgesse il ruolo che era stato proprio di Jackson.
A Gettysburg, ancora una volta Longstreet avrebbe preferito un impostazione difensivista, che avesse provocato l'attacco unionista per destreggiarsi nella situazione tattico-strategica nella quale si era sempre distinto. Lee si rimproverò della disfatta di Gettysburg, ma qualcuno, come il generale Jubal Early e gli avvocati della «Causa Perduta», insistettero sul fatto che l'esitazione di Longstreet a mettere in atto il piano offensivo di Lee era stata la causa della sconfitta.
Lee in seguito spedì Longstreet in Tennessee quell'autunno, in risposta alla disperata richiesta d'aiuto dell'Armata Confederata del Tennessee. Ma Longstreet entrò subito in contrasto con l'assai più maligno comandante dell'Armata del Tennessee, il generale Braxton Bragg, quando Bragg non riuscì a capitalizzare la vittoria con la distruzione dell'Armata unionista e a riconquistare la città di Chattanooga, Tennessee. Nonostante le operazioni politiche messe in atto da Longstreet per farlo dimettere, Bragg restò al comando ma inviò Longstreet stesso e i suoi uomini verso la disastrosa Campagna all'interno del Tennessee orientale, culminata col fallimento di Fort Sanders. Dopo che Bragg fu respinto in Georgia, Longstreet e i suoi uomini tornarono da Lee.
Ferito nella sua prima battaglia dopo il suo rientro agli ordini di Lee (Wilderness 1864) fu assente per il resto della campagna primaverile del 1864, in cui Lee fallì nettamente il suo obiettivo nel condurre il proprio esercito. Raggiunse Lee dall'ottobre del 1864 al marzo del 1865, durante l'assedio di Petersburg, comandando le difese di fronte alla capitale Richmond. Si arrese con Lee ad Appomattox Court House il 9 aprile 1865.
Dopo la guerra, Longstreet rinnovò la sua amicizia col suo vecchio amico, e avversario, il tenente generale e futuro Presidente degli Stati Uniti Ulysses S. Grant, e diventò il solo ufficiale superiore confederato a diventare uno scalawag (lett. "mascalzone", termine usato per indicare i Sudisti favorevoli a una riappacificazione con i vincitori) e a raggiungere le file del Partito Repubblicano. Morì a Gainesville, Georgia, nel 1904.
La battaglia di Fort Sanders è stato uno degli scontri determinanti nella Campagna di Knoxville e nella Guerra civile americana. Nel Tennessee, il 29 novembre 1863 gli assalti Confederati del Generale James Longstreet non riuscirono a sfondare le linee difensive Unioniste del Generale di divisione Ambrose Burnside, causando vittime, e portando l'assedio di Knoxville ai suoi ultimi giorni.
La Confederazione non aveva mai avuto l'effettivo controllo di vaste aree nell'East Tennessee. La schiavitù in quei luoghi era sempre stata poco praticata, a causa dell'opposizione morale alla pratica e dal fatto che poco del terreno era adatto alle piantagioni, settore tradizionalmente foraggiato dal lavoro degli schiavi. Nel Tennessee i sentimenti e la mentalità degli abitanti erano assolutamente repubblicani e pro-Unione. Pertanto, le forze nordiste ebbero ben pochi problemi dalla popolazione locale quando Burnside occupò Knoxville nel settembre 1863, al contrario il suo esercito ebbe notevolmente più difficoltà ad attraversare le strade montagnose della regione per raggiungere la città stessa.
Gli ingegneri dell'Unione comandati dal capitano Orlando M. Poe costruirono diverse fortificazioni nei pressi di Knoxville; uno di questi era Fort Sanders, appena ad ovest del centro di Knoxville. Il suo nome deriva dal Generale William P. Sanders, ferito mortalmente in una scaramuccia fuori Knoxville il 18 novembre 1863.
La fortezza, situata su una delle colline che circondano su tre lati la città, si innalzava a 70 piedi (21 m) sopra l'altopiano circostante ed era protetto da un fossato di 12 piedi (3,7 m) di larghezza e 8 piedi (2,4 m) di profondità. Una parete quasi verticale di 15 piedi (4,6 m) venne innalzata sopra il fosso. All'interno della fortezza vennero portati 12 cannoni e 440 uomini del 79° Fanteria di New York.
Mentre l'esercito confederato del generale Braxton Bragg assediava le forze dell'Unione a Chattanooga, Tennessee, un distaccamento sotto il comando del tenente generale James Longstreet, un subordinato di fiducia del generale Robert E. Lee, venne inviato a Knoxville per evitare che l'armata dell'Ohio di Burnside si spostasse a sostegno di Chattanooga. Dopo che Burnside sfuggì ad una trappola nella battaglia di Campbell's Station, i suoi uomini presero posizione vicino a Knoxville e l'assedio della stessa iniziò il 17 novembre 1863. Nel frattempo Longstreet stabilì che Fort Sanders era il luogo più adatto per di aprire una breccia decisiva nelle difese dell'Unione. Inizialmente, venne progettato un assalto per il 20 novembre, ma Longstreet decise di ritardare in attesa di rinforzi.
Il 23 novembre 1863 le forze di Longstreet presero Cherokee Heights, un alto promontorio a sud del fiume Holston (oggi fiume Tennessee) a solo circa 2.200 metri da Fort Sanders. L'intento originale di Longstreet era di usare l'artiglieria per "ammorbidire" Fort Sanders in preparazione per un attacco frontale, tuttavia, praticamente all'ultimo minuto, cambiò il piano per tentare un'attacco a sorpresa con la fanteria all'alba, sperando che i benefici della sorpresa stessa superassero quelli delle cannonate. Ma, inspiegabilmente, Longstreet perse l'elemento sorpresa schierando sul campo gli schermagliatori molte ore prima di far partire l'assalto. La manovra mise subito in allarme i difensori di Fort Sanders.
L'assalto, condotto il 29 novembre 1863, è stato quindi mal pianificato e mal eseguito. Longstreet dava per scontate le difficoltà degli ostacoli orografici che i suoi fanti avrebbero affrontato. Aveva assistito, tramite il cannocchiale, ad una "passeggiata" di un soldato dell'Unione che attraversava facilmente il fosso, senza rendersi conto che l'uomo aveva attraversato il fosso su una tavola, credendo quindi che il fosso non fosse molto profondo. Credeva perfino che le ripide pareti difensive del forte potessero essere superate utilizzando semplici appigli naturali, anziché utilizzare le scale.
I Confederati si posizionarono in un raggio entro i 120-150 metri dalla collina durante una notte di nevischio e neve, in attesa dell'ordine di attaccare. Il loro attacco all'alba è stato descritto come "crudele e raccapricciante per gli standard del XIX secolo". I fanti sudisti vennero inizialmente rallentati da un filo telegrafico che era stato teso tra i ceppi d'albero all'altezza delle ginocchia (si tratta forse del primo uso di tali reticolati nella Guerra Civile americana), e molti uomini vennero uccisi mentre cercavano di superare quel fastidioso ostacolo. Quando raggiunsero il fosso, trovarono una parete tanto verticale da essere quasi insormontabile, considerando il fatto che era anche congelata e quindi molto scivolosa. I soldati dell'Unione fecero piovere un fuoco micidiale sui confederati, non solo i semplici proiettili dei fucili ma anche i proiettili di artiglieria che gettavano come bombe a mano. Incapaci di scavare appigli, gli uomini di Longstreet cercarono di arrampicarsi l'un l'altro sulle spalle nel tentativo di raggiungere la cima. Una successione di portabandiera sudisti vennero abbattuti nel momento in cui tentavano di piantare la loro bandiera sul forte. Per un breve periodo, ben tre bandiere confederate raggiunsero la cima, quelle del 16° Georgia, del 13° Mississippi, e del 17° Mississippi.
Longstreet si rese conto della disastrosa portata dell'attacco da lui pianificato, e dopo solo 20 minuti ordinò la ritirata. Come i confederati iniziarono la ritirata, i soldati dell'Unione catturarono oltre 200 nemici ancora impantanati nel fosso.
L'assedio di Fort Sanders è stata una delle sconfitte confederate più imponenti dell'intera guerra civile, più che altro nelle proporzioni: i confederati soffrirono ben 813 vittime rispetto alle 13 dell'Unione. La combinazione di questa sconfitta e della notizia che Bragg era stato sconfitto a Chattanooga determinava l'effettiva fine dell'assedio di Knoxville. Longstreet non riprese i suoi attacchi e si ritirò il 4 dicembre. La sua campagna su Knoxville era stata un vero fallimento: fu incapace sia di sconfiggere Burnside che di assistere Bragg a Chattanooga. Così l'East Tennessee, una delle regioni più importanti dal punto di vista strategico del conflitto civile americano, rimase sotto il controllo dell'Unione per tutto il resto della guerra.