Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Bassora

11 - 21 novembre 1914

Il comandante inglese

Sir Arthur Arnold Barrett (Carshalton, 3 giugno 1857 - Sharnbrook, 20 ottobre 1926)

Figlio di Alfred Barrett, un sacerdote, e di sua moglie, Emma Collins. Entrò come sottotenente nel 44º reggimento di fanteria il 10 settembre 1875 per poi unirsi al suo reggimento a Secunderabad, in India. Venne promosso a tenente nel giugno 1878. Fu inviato al 3° sikh, un reggimento del Punjab Frontier Force, e prese parte all'Assedio di Sherpur nel dicembre 1879, alla battaglia di Kandahar nel settembre 1880 e alla seconda guerra anglo-afghana. Fu trasferito al 5° Gorkha Rifles nel 1882 e, essendo stato promosso a capitano il 10 settembre 1886, prese parte alla Spedizione a Hunza Nagar nel 1891. Venne promosso a maggiore il 10 settembre 1895. Divenne comandante del 5° Gorkha Rifles nel 1899 e ricevette la promozione al grado sostanziale di tenente colonnello il 10 settembre 1901 e a colonnello il 11 ottobre 1902.

Nel 1903 divenne vice aiutante generale del Northern Command raggiungendo il grado di colonnello il 20 febbraio 1905. Fu promosso a maggiore generale il 1 dicembre 1906 e comandò il Nowshera Brigade nel 1907. Egli comandò la seconda brigata della Spedizione della Valle del Bazar nel mese di febbraio 1908 ed alle operazioni contro i Mohmand pochi mesi dopo. È stato nominato aiutante generale il 1 aprile 1909 e, essendo stato promosso a tenente generale il 23 ottobre 1911, gli venne dato il comando della Divisione Poona il 21 febbraio 1912. Con la dichiarazione di guerra dell'Impero ottomano, Barrett, nel novembre 1914, venne inviato in Mesopotamia con la sua divisione e occupò la città di Bassora nello stesso mese. Quando le truppe vennero riorganizzate sotto il comando di John Nixon, nel 1915, mantenne il comando della 6ª Divisione, ma ben presto si dimise a causa di problemi di salute e il comando passa a Charles Townshend. Egli ritornò in India e divenne comandante generale del Northern Command il 31 maggio 1916. Egli comandò le operazioni contro i Mahsud nel 1917. Fu promosso a generale il 1 agosto 1917.

La genesi

Già agli albori del XX secolo, le strategie polito-strategico-militari legate all'area del Golfo Persico erano legate al destino dei campi petroliferi della Persia sud-occidentale, sfruttati in quel periodo dalla Gran Bretagna. La vicinanza di questi campi con i confini dell'impero Turco, nuovo alleato austro-tedesco, creò un ovvio motivo di forte interesse britannico ad agire nell'area. A questi grandi interessi economici, da parte inglese vennero aggiunti motivi di altra natura per agire militarmente in quelle aree che, seppur non sotto il controllo diretto di Londra, vivevano in una sorta protettorato militare britannico; Maometto V infatti, da Costantinopoli, aveva lanciato il proclama della "guerra santa" di tutti i musulmani contro l'Impero britannico, cosa che avrebbe avuto un effetto assai negativo sulla popolazione musulmana tra i sudditi dell'India.

La prima azione bellica nel Golfo Persico fu il bombardamento di forte Fao, chiave strategica per la raffineria di Abadan, il 6 novembre, giorno in cui le truppe anglo-indiane sbarcarono e intrapresero una rapida avanzata. La Brigata indiana prese rapidamente Abadan, sede di una importante raffineria e capolinea della conduttura proveniente da Ahwaz. Con la perdita di Abadan, la posizione turca andava complicandosi: il grosso della Sesta Divisione era arrivato sul posto e, per quanto i Turchi concentrassero in tutta fetta forze considerevoli, con le quali intendevano contrattaccare dalla base di Bassora (Basra), il maggiore centro della Mesopotamia meridionale.

La battaglia

Il 7 novembre 1914, le truppe britanniche, come detto, iniziarono la marcia da Forte Fao verso Bassora. Gli ottomani attaccarono il campo britannico all'alba 11 novembre, ma furono respinti così, decisero di ripiegare su posizioni difensive nei pressi di Saihan dove, il 15 novembre, il contingente britannico li attaccò. Gli Ottomani vennero nuovamente battuti, contando ben 250 vittime in quello scontro, mentre gli inglesi continuavano ad avanzare verso la principale postazione ottomana dell'area, in località Sahil. Gli Ottomani avevano a disposizione una forza di 4.500 soldati, i quali tentarono di fortificarsi nello stesso luogo scavando una serie di improvvisate trincee e recuperando una sorta di antico forte le cui mura erano composte da fango essiccato. Il 19 novembre, gli inglesi avanzarono con due brigate di fanteria britannica e indiana, alcuni pezzi d'artiglieria e anche uno squadrone di cavalleria: la loro marcia venne ostacolata da una insolita tempesta di pioggia, che rese difficile ogni tipologia di movimento. Ma il fuoco ottomano, sia dei fucilieri che dell'artiglieria, nonostante potesse contare su facili bersagli, fu estremamente impreciso; le truppe inglesi e indiane, poterono spingersi sempre più in avanti e quando anche l'artiglieria britannica finalmente trovò la postazione corretta, portò il proprio tiro direttamente sulle trincee ottomani. Le fragili mura di fango della fortezza caddero in un istante sotto i colpi delle artiglierie inglesi e, di conseguenza, tutta la forza turca che si trovava nello stesso forte si diede alla fuga. Le perdite ottomane salirono forse a 1.000 elementi, mentre le truppe britanniche e indiane persero 350 effettivi. Terminata questo scontro, sul fiume, le cannoniere inglesi accettarono di incontrare una delegazione da Bassora la quale aveva il compito di informare gli inglesi che la città era stata abbandonata dagli Ottomani, e di chiedere che l'occupazione britannica fosse senza alcun tipo di saccheggio. Gli ufficiali inglesi accettarono ovviamente le condizioni richieste con quest'ambasceria e, una volta che i battaglioni si reimbarcarono sulle cannoniere, il 21 novembre, le truppe indiane del 104° Wellesley e del 117° Mahrattas occuparono Bassora.

Le conseguenze

Il 22 novembre riprese l'avanzata britannica a monte del fiume, giungendo infine nei pressi di Al Qurna, loro prossimo obiettivo, là dove il Tigri e l'Eufrate si uniscono a formare il fiume Shatt-el-Arab.



Tratto da:
"The Mesopotaims Campaign, 1914-1918, nella Storia Ufficiale inglese", MOBERY, F. J., voll. I-IV, 1923-27
"The long road to Baghdad", CANDLER, Edmund
"The First Iraq War, 1914-1918, Britain's Mesopotamian Campaign", A.J. Barker, Enigma, New York, 2009