Battaglie In Sintesi
13 - 28 settembre 1914
È stato un generale tedesco, al comando della 2ª Armata durante la Prima guerra mondiale dal 1914 al 1915. Nato da insigne famiglia militare prussiana, von Bülow si arruolò nell'esercito durante la guerra austro-prussiana del 1866; nella guerra franco-prussiana del 1871 servì come capitano nello Stato Maggiore. Nel 1884 fu promosso colonnello e assegnato al 9º Reggimento di fanteria della Guardia. Nel 1897 divenne direttore del dipartimento centrale del ministero della Guerra. Fu comandante del III Corpo d'armata dal 1903 sino alla nomina ad ispettore della 3ª Armata nel 1912, poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. Assegnato alla 2ª Armata nell'agosto 1914, comandò l'invasione del Belgio catturando la fortezza di Namur il 22-23 agosto 1914. Avanzando in Francia, von Bülow sconfisse la 5ª Armata francese a Charleroi il 23-24 agosto, e ancora a Saint-Quentin il 29-30 dello stesso mese. Quando la 2ª Armata, insieme con la 1ª Armata del generale Alexander von Kluck, si avvicinò a Parigi dal 31 agosto al 2 settembre, von Bülow, preoccupato per la vasta breccia che si era venuta a creare fra le due armate in avanzata, ordinò a von Kluck di dirigere la 1ª Armata sulla propria sinistra perché offrisse sostegno all'ala destra della 2ª. Questa decisione tuttavia provocò la deviazione di von Kluck a sudest di Parigi, invece che a nordovest come previsto dal Piano Schlieffen e compromise l'offensiva. Di fronte poi al contrattacco alleato che si insinuò nella breccia (battaglia della Marna, 5-12 settembre), le due armate dovettero ritirarsi sull'Aisne. Fu promosso feldmaresciallo nel gennaio dell'anno successivo; dopo aver accusato un attacco cardiaco due mesi dopo, fu messo a riposo all'inizio del 1916. Si stabilì a Berlino dove morì il 31 agosto 1921.
Maresciallo francese, nato a Mostaganem (Algeria) nel 1856. Fu a lungo nelle colonie: promosso generale di brigata nel 1908, di divisione nel 1913, si segnalò con questo grado nel Marocco. Al principio della guerra mondiale era comandante del I corpo d'armata col quale prese parte alla battaglia di Charleroi. Il 3 settembre, alla vigilia della battaglia della Marna, divenne comandante della 5ª armata e nel marzo 1916 di un gruppo d'armate. Come tale partecipò ai vari tentativi non riusciti di rottura della fronte tedesca. Quando il 27 maggio 1918 la fronte dello Chemin-des-Dames, ritenuta inespugnabile, cadde quasi senza resistenza e i Francesi subirono una grave disfatta, il Franchet, cui era affidata la posizione, fu esonerato da quel comando e fu posto a capo del corpo di spedizione a Salonicco. Intuito lo stato di demoralizzazione dell'esercito bulgaro, egli prese il 15 settembre l'offensiva e fece rapidamente crollare l'intera fronte avversaria, costringendo la Bulgaria a cedere le armi. Nel 1921 fu nominato maresciallo di Francia.
Dopo la battaglia della Marna (6-10 settembre) l'ala destra tedesca aveva ripiegato verso nord e la sera del 12 la 1ª armata si era arrestata sull'Aisne, colla destra nella zona di Compiègne e la sinistra presso Condé a quindici chilometri ad est di Soissons, mentre la 2a armata era sulla Vesle, colla destra presso Reims. Tra le due armate vi era un intervallo di una quarantina di chilometri, difeso da scarse forze (una divisione di fanteria più una brigata di Landswehr e tre divisioni di cavalleria). Il comando supremo tedesco aveva però dato ordine sin dall'11 al generale Heeringen, comandante della 7ª armata (composta dal XV corpo d'armata e dai corpi d'armata di riserva III, IX, XI, e che era già in marcia dal Belgio per prolungare la destra dell'esercito ad ovest della 1ª armata), di destinare parte delle forze per chiudere la falla, mettendosi a disposizione del generale Bülow che aveva il comando di tutta l'ala destra tedesca. Il Bülow, intanto, aveva fatto prolungare la fronte interna delle due armate in modo da diminuire l'intervallo.
Il generale Joffre aveva destinato, per l'attacco della destra tedesca, la 5ª armata, l'armata inglese e la 6ª armata. Quest'ultima avrebbe dovuto avvolgere il fianco destro avversario, procedendo col grosso ad ovest dell'Oise. Ma, superato l'Aisne, il grosso della 6ª armata e l'armata inglese furono arrestati dalla 1ª armata tedesca, talché il movimento aggirante dei Francesi ad ovest dell'Oise venne eseguito da un solo corpo d'armata, il XIII, il quale però, contrattaccato a Noyon il giorno 17 dal IX corpo d'armata della 7ª armata tedesca, dovette ripiegare sino a nord di Compiègne. Intanto gl'Inglesi, dopo che ebbero conquistato la posizione dello Chemin des Dames a nord dell'Aisne, avevano dovuto arrestarsi per le gravi perdite subìte. La 5ª armata francese (Franchet d'Espérey) urtò nella 2ª tedesca (Bülow) ed il XVIII corpo d'armata francese (Maud'huy) riuscì a penetrare il giorno 13 nell'intervallo fra le due armate tedesche occupando Craonne e Corbény, ma contrattaccato dal VII corpo d'armata di riserva inviato dal Heeringen in rinforzo al Bülow, il Maud'huy perdette tali località: la lotta quindi si stabilizzò su tutta la fronte dell'Aisne.
In tal modo il tentativo di sfruttare, mediante l'inseguimento, la vittoria della Marna non era riuscito. I due avversari cercarono allora di sopraffarsi, avvolgendo il fianco esterno del nemico. Cominciò quindi la corsa al mare.
Tratto da:
"The battle of the Marne and Aisne", H. W. C. Dawis, Londra 1914, p. 56 (riassunto delle operazioni degli Inglesi)
"Maubeuge-Aisne-Verdun", Zwehl (comandante il VII C. A. di riserva tedesco), Berlino 1921, p. 216.