Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Seconda Battaglia di St Albans

17 febbraio 1461

Il lord Lancaster

Sir Andrew Trollope (...; morto il 29 marzo 1461 a Towton, Yorkshire)

Cavaliere inglese della Guerra dei Cent'anni e della Guerre delle Rose. Combatté a fianco dei Lancaster nella seconda, si distinse nella battaglia di Wakefield nel dicembre 1460 e nella seconda battaglia di St. Albans nel febbraio 1461, dove comandò l'avanguardia. Ucciso nella battaglia di Tauton. Andrew Trollope era un uomo di basso lignaggio: era nato da un tintore di Durham e dedicò la sua vita al servizio militare. La carriera di Trollope iniziò in Francia nel 1420 dove servì come soldato comune sotto il comando di Thomas Burg; poi più tardi fu nelle guarnigioni di Fresnay-le-Viscount e Caen. Sotto il comando di Sir John Fastolphe partecipò all'incursione del duca di Somerset in Piccardia nel febbraio 1440. Nel 1442, Trollope era tenente in Frénée sotto il comando di Sir Richard Woodville, stessa posizione che ricoprì sotto il comandante Osbert Mundeford quando cedette il castello ai francesi nel 1450. Poco prima del 1455, Trollope sposò la sorella di Mandeford (un protetto della famiglia Beaufort, che divenne tesoriere generale del ducato di Normandia nel settembre 1448), e questo matrimonio fu di grande aiuto nella sua carriera. Nel 1455 Trollope divenne il padrone del porto di Calais, ed in questa veste, combatté contro pirati e francesi. Nel frattempo, in Inghilterra scoppiò la guerra civile, nota come la Guerra delle due Rose. Inizialmente, Trollope si unì agli York: nel 1459 sbarcò in Inghilterra con Richard Neville, 16° conte di Warwick, e guidò parte dell'esercito di Riccardo di York a Ladford Bridge, dove incontrò l'esercito del re. Tuttavia, quando Enrico VI annunciò che avrebbe perdonato tutti i nemici che lo chiedevano, Trollope si avvicinò al suo fianco insieme alla maggior parte del suo seguito. Questo indebolì gli York così tanto che fuggirono senza combattere. Trollope era ormai un convinto sostenitore dei Lancaster. Tornò in Francia con Henry Beaufort, 3° duca di Somerset per prendere Calais: fallì ma riuscì a persuadere la guarnigione di Gin a disertare per la parte di Lancaster. Il 24 marzo 1460 fu nominato comandante di Gin. La sconfitta del Somerset nella battaglia di Newenham Bridge il 23 aprile e l'assenza di rinforzi (il distaccamento inviato da Sandwich fu intercettato dal nemico) costrinsero Trollope a cedere Gin agli York, dopodiché tornò in Inghilterra. Trollope si rivelò un prezioso alleato per la regina Margherita d'Angiò, leader assoluta del partito Lancaster. Secondo una delle versioni, alla vigilia della battaglia di Wakefield il 30 dicembre 1460, Trollope e la sua squadra si avvicinarono al nemico e nel momento decisivo colpirono alle spalle, causando la sconfitta Yorkista, uccidendo York e Richard Neville, 5° conte di Salisbury. Trollope prese parte alla campagna dell'esercito di Lancaster contro Londra. Nella seconda battaglia di St Albans il 17 febbraio 1461, dove il conte di Warwick fu sconfitto, Trollope comandò l'avanguardia e fu ferito a una gamba. Dopo la battaglia, il re lo nominò cavaliere e Trollope, accettando il premio, disse scherzado: "Mio signore, non me lo meritavo", rivolgendosi al re Enrico VI, "ho ucciso solo quindici persone, ma mi trovavo fermo in un solo luogo, e furono loro stessi a venire da me, ho ancora i loro corpi". Sull'importanza di Sir Andrew per la causa di Lancaster sta il fatto che nel marzo 1461 il figlio di Richard di York, Edward, poco prima di essere proclamato re, offrì una ricompensa di £ 100 a chiunque volesse uccidere "alcuni di questi nemici della casa di York", compreso Trollope. Dopo St Albans, il comando Lancaster non osò prendere Londra e ritirò il proprio esercito a nord, inseguito dall'esercito di York. Il 29 marzo 1461 ebbe luogo la battaglia decisiva di Towton, dove Trollope comandò di nuovo l'avanguardia, questa volta con il conte di Northumberland. Morì in battaglia insieme a molti altri leader Lancaster.

La genesi

Nella battaglia di Northampton, combattuta il 10 luglio 1460, fu una sconfitta disastrosa per la causa dei Lancaster, con il re Enrico VI che cadde nelle mani dei Yorkisti, che lo "scortarono" fino a Londra. Quindi, per il momento, il re era come un burattino nelle mani dei nobili Yorkisti e fu perfino costretto ad approvare le loro decisioni al governo. La regina Margherita fuggì in Galles con il giovane Principe Edoardo, mentre i nobili Lancaster, nel nord, formarono un nuovo esercito. Ai primi di dicembre del 1460, il duca di York marciò verso nord per incontrare le forze Lancaster. Le due armate si scontrarono di nuovo in battaglia a Wakefield, il 30 dicembre 1460. Gli Yorkisti furono pesantemente sconfitti. Il duca di York fu ucciso nella battaglia e suo figlio diciassettenne, il duca di Rutland, fu riconosciuto e ucciso da Lord Clifford sempre a Wakefield dopo la battaglia. Il conte di Salisbury fu catturato e giustiziato. Le teste di tre alti nobili Yorkisti, York, Rutland e Salisbury, furono esposti su pali nella città di York, con una certa ironia da parte dei Lancaster. La regina Margherita, ora in Scozia in cerca di assistenza dal reggente, Maria di Goulder, madre del re bambino Giacomo III, partì per unirsi all'esercito dei Lancaster a York ed iniziare una marcia su Londra; e mentre l'esercito dei Lancaster avanzava verso sud, saccheggiò le città di Grantham, Stamford, Peterborough, Huntingdon e Royston. Il sud dell'Inghilterra fu terrorizzato dagli avanzanti Lancaster. Da par suo, l'esercito Yorkista, comandato dal conte di Warwick, con suo fratello minore John Neville, con Lord Montagu e con i duchi di Norfolk e Suffolk era già a Londra. Un secondo esercito Yorkista, comandato dal conte di March (in seguito re Edoardo IV), si trovava a Ludlow, al confine con il Galles. Sulla scia della notizia della sconfitta degli York a Wakefield, il conte di March seppe che un esercito dei Lancaster era sbarcato nel Galles sud-occidentale. March decise quindi di avanzare per affrontare questi Lancaster e batterli nettamente nella battaglia di Mortimer Cross, il 2 febbraio 1461. Il 12 dello stesso mese, prendendo il re Enrico VI con lui, Warwick marciò da Londra verso St Albans per intercettare l'esercito Lancaster guidato della regina Margherita. Il comandante yorkista arrivò prima degli avvresari a St Albans, e ipotizzò che gli avversari sarebbero giunti da sud, lugo la strada che da Londra seguiva la vecchia Watling Street romana; un forte contingente di arcieri Yorkisti venne messo di stanza nel centro di St Albans, intorno alla piazza del mercato. Lord Montagu occupava il terreno a Bernard's Heath, sulla strada che portava a nord da St Albans. Gli uomini di Warwick occuparono Sandridge e il Duca di Norfolk era il più a nord, a Normansland Common. Le fonti riportano che l'esercito Yorkista trascorsa ben tre giorni, dal 12 al 16 Febbraio 1461, preparando difese fortificate e appostando i propri fucilieri mercenari di Borgogna. Ma nel frattempo, i Lancaster deviarono dalla loro rotta originaria per la notizia di una insurrezione Yorkista a Dunstable, guidata da un macellaio locale e assistita da un piccolo contingente di truppe Yorkiste, guidato da Sir Robert Poynings, uno degli uomini del Duca di Norfolk. Così, invece di proseguire a sud di Hitchin, l'esercito della regina Margherita si diresse a ovest proprio a Dunstable, dove la rivolta del macellaio fu soppressa con notevole violenza e la città saccheggiata. Si dice che il macellaio si sia ucciso per il rimorso della devastazione che aveva portato nella sua città. Finito il saccheggio, i Lancaster continuarono per la loro strada verso St Albans, ma ora su Watling Street, avvicinandosi a St Albans da ovest e aggirando l'esercito York schierato sulla strada a nord di St Albans. Le dimensioni degli eserciti che si sarebbero scontrate nella seconda battaglia di St Albans erano di di circa 10-12.000 uomini per i Lancaster e circa 8-10.000 per gli yorkisti.

Armi ed equipaggiamento alla seconda battaglia di St Albans

I comandanti anziani e i loro nobili sostenitori (e cavalieri) si presentavano in battaglia a cavallo in armatura pesante, con spada, lancia e uno spesso scudo. Il loro seguito comprendeva uomini d'arme a cavallo, in armatura e armati di spada, lancia e scudo, anche se spesso combattevano a piedi. Va ricordato che la fine della Guerra dei Cent'Anni, decretò il ritorno dalla Francia di molte centinaia di fanti e arcieri inglesi e gallesi. I nobili inglesi e gallesi più ricchi erano in grado di reclutare tra questi nugoli di combattenti veterani delle intere compagnie di servitori armati estremamente disciplinati, che andarono formando la spina dorsale dei loro eserciti sul campo. Nello specifico contesto però, l'esercito dei Lancaster della regina Margherita d'Angiò, si differenziò in quanto ad element, infatti, durante la sua marcia dal nord dell'Inghilterra, attirò un gran numero di mercenari e di altri banditi, intenti a saccheggiare le campagne e le città e con poca intenzione di combattere per la causa dei Lancaster. Dal canto suo, Warwick dotò il suo esercito di un'ampia gamma di strumenti di guerra, tutti d'ultima generazione: armi da fuoco (sia cannoni che petardi per non nominare le prime bombe a mano), portate da un contingente di mercenari borgognoni provenienti dall'Europa; una serie di fortificazioni metalliche a più punte, reti spesse intrecciate con punte metalliche per bloccare l'avanzata del nemico che ricordavano i primi fili spinati e scudi portatili per la protezione di arcieri e balestrieri. Tutti questi strumenti vennero utilizzati nella seconda battaglia di St Albans, ma purtroppo per gli yorkisti furono rivolti nella direzione sbagliata.

La battaglia

Gli Yorkisti schierarono esploratori in posizione molto più avanzata rispetto alle loro fortificazioni per avvertire dell'approccio dei Lancaster. Uno di questi esploratori riferì che l'esercito della regina Margherita era a nove miglia di distanza sulla strada di Dunstable; a questo punto la critica che è stata mossa a Warwick e al comando York dalla storiografia moderna è che nulla fu fatto in seguito all'arrivo di queste informazioni, per ri-orientare l'esercito degli York in vista dell'avanzata dei Lancaster. I Lancaster come ovvio, non si fermarono a Dunstable. Dopo aver distrutto la piccola rivolta Yorkista guidata dal macellaio, l'esercito della regina Margherita marciò per tutta la notte lungo Watling Street, raggiungendo St Albans prima di quanto Warwick si aspettasse. I grandi eserciti medievali erano costituiti da elementi diversi, sotto una guida diversa e non si conformavano prontamente a cambiamenti improvvisi e inaspettati, figuriamoci un cambio di fronte (un fronte statico per giunta) che era stato preparato per ben tre giorni dopo lunghe e accese discussioni tra i nobili responsabili dei vari reparti e conseguenti postazioni difensive. Fu così che all'alba del 17 febbraio 1461, l'avanguardia Lancaster, guidata da Sir Andrew Trollope e contenente una forza di 5.000 uomini esperti e disciplinati, marciò su St Albans da ovest e da sud iniziando l'attacco dalle retroguardie nemiche, e stabilendo una sorta di testa di ponte nella città. Seguirono nel giro di poco tempo dei duri combattimenti, quando i Lancaster incontrarono gli arcieri Yorkisti nell'area del Market Place nel centro di St Albans, in particolare intorno alla torre dell'orologio. Le truppe a cavallo dei Lancaster, comandate dal conte di Somerset, entrarono nel nord-ovest della città e avanzarono su St Peter's Street. I Lancaster si diressero a nord e iniziarono l'attacco agli uomini di Lord Montagu fuori città, a Bernard's Heath. In questo settore, come per tutti gli altri, le trincee di Montagu, costruite nei giorni precedenti per affrontare un nemico che avanzava da nord, venivano ora attaccate alle spalle e furono costrette ad improvvisare una difesa in quella direzione. Le armi da fuoco, ingombranti, dovevano comunque essere girate, un esercizio difficile e dispendioso in termini di tempo, non facilmente eseguibile a fronte di un attacco rapido e inaspettato. Si sviluppò così una feroce lotta tra gli uomini di Montagu e gli avanzanti Lancaster. Ma mentre sembra che a Montagu arrivò uno scarso sostegno dal resto dell'esercito Yorkista, posizionato lungo la strada settentrionale, nell'altro campo, un flusso di truppe Lancaster continuava ad arrivare da Dunstable e si unì all'attacco a Montagu. Alla fine, pesantemente in inferiorità numerica, e con scarso sostegno dal resto dell'esercito, le forze di Montagu si disintegrarono e fuggirono, mentre Lord Montagu e Lord Berners furono catturati. Durante questa sconfitta,un cavaliere Yorkista, Thomas Hoo, suggerì al re Enrico VI (che stava accompagnando l'esercito Yorkista, nominalmente come loro capo, ma, in pratica, sotto costrizione), di unirsi all'esercito dei Lancaster, poiché l'esercito York si stava disintegrando intorno a lui. Il re Enrico VI accettò questa proposta e inviò un messaggio al conte di Northumberland, dicendo che si proponeva di unirsi all'esercito della sua regina. Un certo numero di nobili Lancaster scortarono il Re fuori dalla sua tenda visino alle postazioni York apppena cadute, e lo portarono nelle loro file, avendo cura di mostrare lo Stendardo Reale nelle linee Lancaster. Oltre ad essere messi in rotta dalle truppe dei Lancaster, gli York si accorsero che ora non stavano più combattendo per il re, ma contro di lui, e potevano benissimo essere classificati come traditori. La disintegrazione delle forze di Montagu fu ulteriormente accelerata. All'estremità settentrionale delle posizioni Yorkiste, Warwick fu completamente sorpreso dall'attacco dei Lancaster alle sue spalle: egli impiegò molto tempo per convincere i suoi uomini a marciare indietro e sostenere Lord Montagu; ma appenà vi riuscì una nuova tegola cadde sulle sue forze: uno scudiero del Kent dell'esercito Yorkista, di nome Lovelace, cambiò schieramento, causando ulteriore confusione e sgomento nei ranghi Yorkisti. La rotta coinvolse il resto dell'esercito York, che iniziò a disgregarsi. Warwick radunò i suoi uomini e condusse comunque una combattiva ritirata lungo la strada che passa attraverso Sandridge, fermandosi sulle alture davanti al Normansland Common. Warwick non venne ulteriormente attaccato dagli inseguitori Lancaster, che erano ormai ampiamente dispersi sul campo di battaglia. Al calar della notte, il conte di Warwick marciò via, con circa 4.000 uomini, probabilmente meno della metà dell'esercito con cui aveva iniziato la battaglia. Oltre alle sue perdite, Warwick aveva anche perso il Re, ossia lo strumento essenziale per Warwick per governare il regno.

La seconda battaglia di St Albans
La seconda Battaglia di St Albans

Le perdite

Le vittime furono probabilmente circa 500 morti e feriti Lancaster e circa 2.000 Yorkisti tra morti e feriti. L'unico nobile Lancaster ucciso fu Sir John Gray di Groby, padre di Elizabeth Woodville, in seguito regina al fianco del re Edoardo IV. Lord Montagu e Lord Berners furono fatti prigionieri dai Lancaster.

Le conseguenze

Dopo la battaglia, il re Enrico VI si riunì a sua moglie, la regina Margherita. Su suo suggerimento, il re nominò cavaliere del Principe di Galles, il Principe Edoardo, oltre ad una trentina di Lancaster. Il conte di Warwick, con i resti dell'esercito Yorkista, marciò verso ovest per unirsi al conte di March a Ludlow.