Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Mortimer's Cross

2 febbraio 1461

Il re Yorkista

EDOARDO IV, re d'Inghilterra

Nato il 25 aprile 1442, morto nell'aprile 1483, figlio di Riccardo, duca di York, il quale, discendendo dal lato paterno da Lionello duca di Clarence, terzo figlio di Edoardo III, e dal lato materno da Edmondo, duca di York, sesto figlio di Edoardo III, aveva migliori titoli per la corona inglese, del re regnante Enrico VI, il quale discendeva dal quarto figlio di Edoardo III, Giovanni di Gaunt. Nell'ottobre 1459, quando l'esercito del padre fu disperso presso Ludlow da Enrico VI, Edoardo, allora conte di March, fuggì a Calais con suo cugino Riccardo Neville, conte di Warwick. Nel giugno 1460, Warwick ed Edoardo ritornarono in Inghilterra per mettersi a capo della rivolta dei partigiani della casa di York e, dopo aver avuto parte nella loro vittoria presso Northampton (10 luglio), Edoardo ritornò nelle Marche gallesi. La disfatta e la morte di suo padre a Wakefield (30 dicembre) fece di lui il capo della casa di York; raccolto un grande esercito, egli avanzò le sue pretese alla corona, disfece Jasper Tudor, conte di Pembroke, a Mortimer's Cross (febbraio 1461) e il 4 marzo fu proclamato re a Londra. La regina Margherita, benché fosse riuscita vittoriosa a St. Alban's (17 febbraio), non osò entrare in Londra ed Edoardo, dopo averla respinta verso il nord, raggiunse e distrusse il suo esercito a Towton nell'Yorkshire (29 marzo), costringendo lei ed Enrico a rifugiarsi in Scozia. Edoardo fu incoronato il 25 giugno 1461 e il parlamento pronunciò la condanna di Enrico e dei suoi aderenti. Con l'aiuto degli Scozzesi, Margherita molestò il Northumberland fino a che Enrico VI non fu vinto, fatto prigioniero e rinchiuso nella Torre di Londra nel giugno 1465. Benché spensierato, gaudente e crudele, Edoardo si dimostrò regnante abile e forte: egli godeva una grande popolarità fra gli artigiani e commercianti. Il suo potente sostenitore, Warwick, il King-Maker (Creatore di re), progettò un matrimonio francese per lui, ma nell'ottobre del 1464 Edoardo svelò il suo matrimonio segreto, contratto nel maggio del 1464 con Elisabetta Woodville, figlia di un oscuro barone del Lancaster, lord Rivers. Warwick perdette presto la sua influenza: e i favori piovvero sulla famiglia della regina. Nel 1468 Edoardo fece sposare sua sorella Margherita a Carlo il Temerario, duca di Borgogna, il nemico principale della Francia. Aiutato da Luigi XI, Warwick progettò di far sposare sua figlia al fratello di Edoardo, Giorgio, duca di Clarence e di farlo re. Dopo essere stati vicini al successo nel 1469, Warwick e Clarence furono cacciati dall'Inghilterra nell'aprile 1470; ma, unitisi con la regina Margherita, essi ritornarono nel settembre, costrinsero Edoardo a fuggire nella Borgogna e rimiser Enrico VI sul trono. Nel marzo 1471 Edoardo ritornò, vinse Clarence sconfisse e uccise Warwick a Barnet (14 aprile), fece prigioniera Margherita a Tewkesbury, uccise suo figlio Edoardo e, tornato a Londra, assassinò Enrico VI. Egli poté ora considerare il suo trono sicuro. Nel 1475, avendo ottenuto un forte sussidio dal parlamento, formò un bell'esercito e invase la Francia d'accordo con Carlo il Temerario. Ma Carlo mancò di sostenere Edoardo, il quale fece in fretta la pace con Luigi col trattato di Pecquigny, nel quale Luigi prometteva di pagare a Edoardo 75.000 corone all'anno per la vita e acconsentiva al matrimonio del Delfino con la figlia di Edoardo Elisabetta. Le discordie di Clarence con suo fratello Riccardo, duca di Gloucester, e il suo progetto di sposare l'erede di Carlo, Maria di Borgogna, portarono al colmo la diffidenza di Edoardo verso il fratello, che fu accusato di tradimento e giustiziato segretamente nel 1478. In questo frattempo Edoardo portò a grande altezza l'autorità regale. Egli mantenne l'ordine, abbattendo i nobili più forti. Evitò più che possibile il parlamento, benché questo si mosse mostrato pieghevole verso di lui e avesse votato forti sussidî. Impose, quando era necessario, delle contribuzioni straordinarie, come, per esempio, nel 1475 col metodo delle benevolences, offerte nominalmente libere, ma che non era possibile rifiutare, quando il re le chiedeva. Tuttavia Edoardo non mise a rischio la sua popolarità con troppo frequenti ricorsi a questi metodi irregolari. Al Consiglio privato nominava di preferenza uomini di legge o amministratori di professione, ai quali ricorreva per scoprire e punire cospirazioni e disordini fra i nobili. Con questi modi egli fu, al pari di Luigi XI, uno dei primi monarchi moderni. Gli ultimi mesi della sua vita furono turbati dai dissensi con la Scozia che resero necessaria l'invasione del 1482, come pure dai preparativi di guerra contro la Francia, quando morì Maria di Borgogna nel 1482.

La genesi

In seguito alla morte del padre, il duca di York, nella battaglia di Wakefield, il 30 dicembre 1460, Edoardo, Conte di March, ora nuovo duca di York, attese a Ludlow una prevista incursione, proveniente dal porto gallese di Milford Haven, di Jasper Tudor, conte di Shrewsbury, con il suo seguito dal Galles occidentale e di mercenari portati con sè dalla Francia dal conte di Wiltshire ed infine da un corpo di irlandesi comandati dal conte di Ormonde. Nell'attesa che il clima invernale avrebbe dettato la strada che l'esercito gallese dei Lancaster sarebbe stato costretto a prendere, il Conte di March attese anche i Lancaster a Ludlow. Ma sentendo l'avvicinarsi contemporaneo dell'esercito di Jasper Tudor e del Wiltshire, March decise di muoveri per intercettare almeno i Lancaster a Mortimer Cross a circa 8 miglia a sud-ovest di Ludlow sul fiume Lugg, nel punto in cui la strada da Ludlow attraversa il fiume. Quanto alle forze in campo, sappiamo che l'esercito dei Lancaster comprendeva probabilmente circa 6.000 uomini, mentre l'esercito Yorkista circa 5.000 uomini.

La battaglia

Le informazioni ricevute dagli Yorkisti erano che l'esercito di Tudor stava marciando verso nord lungo la riva del fiume Lugg. Quando si verificò il fenomeno atmosferico del parelio ossia del Triplo Sole: al sorgere del sole, del 3 febbraio 1461, i soldati inorriditi, videro che non c'era un sole, ma ben tre, chiaramente visibili nel cielo. I soldati Yorkisti non lo sapevano, ma il freddo estremo, unito a certe caratteristiche insolite nell'aria, stava producendo un fenomeno chiamato appunto parelio, ossia l'apparizione di tre soli. Vedendo il panico diffondersi nel suo esercito, l'arguto Conte di March annunciò che ciò che i suoi soldati stavano vedendo era una rappresentazione della Santissima Trinità e che era un presagio per la loro imminente vittoria sui Lancaster. I soldati Yorkisti furono rassicurati e si riempirono di entusiasmo per l'imminente battaglia. Il Conte di March radunò il suo esercito Yorkista a sud della strada che andava da est a ovest, in una pianura larga un quarto di miglio tra il fiume Lugg e la riva che correva parallela al fiume stesso, ponendo il suo fianco sinistro sulla riva del fiume. Gli arcieri Yorkisti occuparono la sponda boscosa, davanti alla linea principale, preparando un'imboscata per l'ala sinistra dei Lancaster che era in avvicinamento. Il conte di March probabilmente nascose anche uno squadrone di uomini a cavallo nella piccola valle dell'Avvoltoio sula sua destra, oltre gli arcieri. È probabile che la battaglia sia iniziata con una pesante scarica di frecce da parte degli arcieri Yorkisti nascosti sulla riva. Tale scarica quindi, scagliata ad una distanza relativamente breve, inflisse pesanti perdite ai Lancaster e causato un'improvvisa sterzata verso il centro dell'esercito da parte dell'ala sinistra, che a sua volta avrebbe gettato la battaglia centrale dei Lancaster nella confusione. A questo punto, il Conte di March impegnò il resto del suo esercito in un attacco contro i Lancaster già disordinati; l'esercito dei Lancaster fu spinto contro la riva del fiume Lugg e lì annientato dalla carica Yorkista. Molte delle truppe Lancaster, tentando di fuggire attraverso il fiume Lugg in un punto dove non c'erano guadi o ponti, saranno state trascinate sott'acqua dal loro pesante equipaggiamento e annegarono. Sembra chiaro che una parte sostanziale dell'esercito dei Lancaster combatté per mezzo miglio fino al loro accampamento, dove furono nuovamente sopraffatti nell'area nota come "Battaglia dell'Acro". I sopravvissuti Lancaster fuggirono di nuovo nel Galles occidentale inseguiti dagli Yorkisti.

La battaglia di Mortimer's Cross
La Battaglia di Mortimer's Cross

Le perdite

Non si conoscono numeri specifici sia per i partecipanti alla battaglia che per le vittime, ma probabilmente i morti e i feriti Yorkisti furono pochi, mentre la maggior parte dell'esercito dei Lancaster fu distrutta. Sembra probabile che circa 2.000 Lancaster siano stati uccisi nella battaglia e nel successivo inseguimento. Come era prassi dopo le battaglie della Guerra delle Rose, i leader Lancaster più anziani presi nella battaglia furono giustiziati, tra cui Owen Tudor, padre di Jasper Tudor, John Throckmorton e Henry Scudamore. Il conte di Wiltshire sfuggì per poi essere catturato e giustiziato dopo la battaglia di Towton il 29 marzo 1461.

Le conseguenze

La vittoria di Edoardo, Conte di March, Mortimer's Cross venne però oscurata, in termini militari, dal successo della regina Margherita sul conte di Warwick alla seconda battaglia di St Albans, il 17 febbraio 1461 e dal ritorno del re Enrico VI, Lancaster, al suo fianco. Tuttavia, la crescente statura del conte di March come capo militare lo mise sulla strada per il trono d'Inghilterra come re Edoardo IV, una posizione che avrebbe raggiunto dopo la battaglia di Towton. Dopo la battaglia di Mortimer Cross e il significato simbolico dell'apparizione del Triplo Sole, Edward, conte di March, adottò l'emblema del sole come suo stendardo.