Battaglie In Sintesi
18 Gennaio 1915
E' stato un comandante tedesco nella campagna dell'Africa orientale tedesca durante la prima guerra mondiale.
Naque in una famiglia di militari a Saarlouis e ha studiato alla scuola di artiglieria, dove sarebbe diventato ufficiale. Nel 1900 partecipò alla spedizione internazionale che combattè la ribellione dei Boxer. Successivamente fu inviato nell'Africa sudoccidentale tedesca, dove combatté contro i ribelli Herero tra il 1904 e il 1908. Durante questa campagna fu ferito all'occhio sinistro e dovette trascorrere del tempo in convalescenza in Sud Africa, dove incontrò e fece amicizia con il politico sudafricano Jan Smuts, contro il quale sarebbe stato costretto a combattere, in seguito, durante la prima guerra mondiale.
Tra il 1909 e il 1913 fu comandante del II battaglione di fanteria marina del Kaiser, oltre ad avere il comando degli avamposti di Schutztruppe nella colonia del Camerun. Nel 1914, poco prima dello scoppio del conflitto, Lettow-Vorbeck fu inviato nell'Africa orientale tedesca dove ricevette l'incarico di guidare le poche forze tedesche della zona, composte da circa 3.000 soldati tedeschi e supportati da 12 compagnie di Ascari. All'inizio della guerra in Europa, Lettow-Vorbeck ignorò gli ordini di rimanere sulla difensiva dati dal governo di Berlino e dal governatore Heinrich von Schnee, consapevole che l'unica possibilità di vittoria era quella di un'offensiva contro le colonie degli alleati che circondavano i possedimenti tedeschi, prima che fossero pronti a respingerli. A novembre, le truppe coloniali inglesi lanciarono un attacco alla città di Tanga che sarebbe diventata la più grande battaglia della prima guerra mondiale sul suolo africano. Dopo aver sconfitto gli inglesi, le truppe tedesche lanciarono una serie di attacchi contro le linee ferroviarie che gli inglesi avevano costruito nell'Africa orientale, ai piedi del Kilimangiaro. Il 18 gennaio 1915, Lettow sconfisse nuovamente gli inglesi nella battaglia di Jassin. Queste prime vittorie gli permisero di catturare dal nemico nuove armi e rifornimenti con cui rifornire al meglio il suo esercito, ma gli costarono un numero alto di perdite rispetto alle sue già scarse truppe.
I numeri delle vittime costrinsero i tedeschi a cambiare strategia, sostituendo, alla lotta in campo aperto, la guerriglia nelle colonie britanniche keniote e rhodesiane. Si moltiplicarono gli attacchi alle fortificazioni, alle linee ferroviarie e alle comunicazioni, con l'intenzione di costringere gli inglesi a inviare più uomini e armi in Africa a costo di ritirarli dall'Europa e facilitare così la vittoria tedesca sul fronte occidentale.
Nel marzo 1916, gli inglesi lanciarono una nuova offensiva condotta da 45.000 uomini guidati da Jan Smuts. I tedeschi, ancora una volta, rifiutarono il combattimento in campo aperto e approfittando della loro conoscenza del territorio, riuscirono a tendere una serie di imboscate alle truppe britanniche, infliggendo gravi sconfitte come a Mahiwa nell'ottobre 1917, in cui gli inglesi persero 1600 uomini ed i tedeschi solo 100. Lettow-Vorbeck riuscì quindi a recuperare il terreno perso nei mesi precedenti e penetrare nella colonia portoghese del Mozambico, che aveva recentemente dichiarato guerra alla Germania. Le guarnigioni portoghesi settentrionali furono facilmente sconfitte e le loro forniture passarono nelle mani di Lettow-Vorbeck. Ad agosto del 1918 Lettow rientrò nell'Africa orientale tedesca, da dove si diresse rapidamente in Rhodesia per evitare una trappola tesa dagli inglesi nella colonia tedesca. Il 13 novembre tornò per sconfiggerli nuovamente nella battaglia di Kasama, due giorni dopo la resa incondizionata della Germania in Europa. Dieci giorni dopo, quando Lettow-Vorbeck ricevette la conferma che la resa tedesca era un fatto e non una semplice voce, le sue truppe cedettero le armi ad Abercorn, ora Zambia.
Dopo l'armistizio, Paul von Lettow-Vorbeck lanciò una campagna per rimpatriare soldati tedeschi e prigionieri di guerra sparsi per il globo e chiese che le truppe di origine africana fossero trattate allo stesso modo di quelle europee. In questo periodo incontrò Richard Meinertzhagen, l'ufficiale dell'intelligence britannica che aveva cercato di dargli la caccia senza successo durante la guerra. Nel gennaio 1919 tornò in Germania, dove fu salutato come un eroe e promosso a generale nell'ultimo editto firmato dal Kaiser prima della sua abdicazione. Essendo responsabile dell'unico esercito tedesco imbattuto sul campo di battaglia, vincitore di più battaglie e in grado di invadere con successo il territorio britannico. Il suo corpo di Schutztruppe fu l'unico autorizzato a svolgere una parata della vittoria sotto la Porta di Brandeburgo tra tutti coloro che parteciparono alla prima guerra mondiale; oltre ad essere insignito di decorazioni militari.
Durante il governo della Repubblica di Weimar, Lettow-Vorbeck divenne un attivista del Partito nazionale del popolo tedesco (DNVP), di ideologia conservatrice. Dopo diversi scioperi e arresti, lavorò al Reichstag tra il 1929 e il 1930. I nazisti cercarono di sfruttare la sua popolarità per la loro causa, alla quale si oppose con fervore. Nel 1953 visitò di nuovo l'Africa orientale, dove ricevette un caloroso benvenuto dai suoi ex ascari. Jan Smuts e altri ufficiali britannici e sudafricani che lo combatterono nella Grande Guerra gli concessero una piccola pensione che ricevette fino alla sua morte ad Amburgo nel 1964, dove è sepolto. Dopo la sua morte, il governo tedesco ha deciso di distribuire una somma di denaro tra gli ex soldati di Lettow in Tanzania. Per verificare che fossero effettivamente veterani dell'esercito tedesco (la maggior parte aveva perso la loro documentazione molti anni prima) furono forniti di un bastone di legno e fu ordinato di eseguire vari esercizi con il fucile, su ordini impartiti in tedesco, la lingua usata dagli ufficiali delle loro unità. Gli anziani soldati dimostrarono di ricordare molto bene il loro addestramento, nonostante fossero passati più di 40 anni. Uno dei giovani ufficiali di Paul von Lettow-Vorbeck in Africa, Theodore von Hippel, prese a modello le sue azioni di guerriglia, per creare le tattiche di combattimento dei Brandeburgo, i commandos dell'Abwehr (intelligence tedesca) che operarono durante la Seconda Guerra mondiale.
Anche nelle colonie africane, lo stato di guerra tra Germania e Gran Bretagna esisteva dall'inizio dell'agosto 1914, e questo avveniva nonostante le disposizioni di neutralità emesse nel Congo Act. Dopo la battaglia di Tanga, gli inglesi riunirono una brigata al confine nel nord-est della colonia teutonica nota come Africa Orientale tedesca (attuali Tanzania, Burundi e Uganda). A gennaio dlel 1915, i britannici occuparono la città costiera di Jassin minacciando con questa mossa l'intera linea del fronte settentrionale della colonia, importante per i rifornimenti tedeschi, e con essa anche la città di Tanga, a 50 km di distanza. Gli inglesi avevano riunito 2.500 uomini nella zona. Jassini serviva, nei piani britannici, come postazione avanzata dove tre compagnie di fanteria, circa 300 indiani, erano di stanza al comando del tenente colonnello Raghbir Singh. Questa forza era composta essenzialmente da due compagnie di fucilieri Jammu e Kashmir, una compagnia del 101° granatieri e un plotone di mitragliatrici MG. La maggior parte delle forze inglesi si erano sparse nella zona a nord di Jassin. Dal canto suo, il comandante delle forze tedesche, il tenente colonnello Paul von Lettow-Vorbeck, decise di intraprendere un'azione preventiva contro questa minaccia utilizzando la codetta forza di protezione nota col nome di Schutztruppe. Questo era il nome dell'esercito coloniale della Germania Imperiale, in servizio tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del secolo successivo. Come altri eserciti coloniali del periodo, la Schutztruppe era composta da ufficiali e sottufficiali tedeschi (anche provenienti dalle stesse colonie), e soldati reclutati localmente tra le popolazioni indigene. Von Lettow decise di impiegare le Schutztruppe su Jassini sin dal 16 gennaio; nello specifico, la sera del 17 gennaio, nove compagnie con 1.300 uomini, quattro cannoni e 23 mitragliatrici erano in marcia ad undici chilometri a sud del villaggio. L'ordine di attacco prevedeva che due compagnie circondassero i settori ad ovest e ad est, per poi mettere in sicurezza il quadrante nord all'inizio del giorno successivo. Il grosso delle truppe teutoniche, invece, sarebbe dovuta avanzare frontalmente verso Jassini da sud.
Gli inglesi non avevano assolutamente notato lo schieramento tedesco; ed in effetti la forza occupante inglese fu colta completamente di sorpresa dall'attacco tedesco, particolarmente quando, prima dell'alba del 18, entrarono in contatto per la prima volta con l'ala destra dei tedeschi. Alle 9:00 di mattina, comunque, gli uomini di Adler riuscirono ad occupare la fabbrica principale alla periferia della città, ed a costringere gli indiani alla ritirata nell'abitato. Intanto, i tedeschi subirono molte perdite, e lo stesso Lettow-Vorbeck venne leggermente ferito.I tedeschi avevano sottovalutato il numero degli avversari. Inoltre, gli indiani si erano fortemente arroccati in un eccellente sistema di trincee. Il loro fuoco mirato provocò rapidamente vittime nella fazione tedesca, che a sua volta non poteva individuare con chiarezza le postazioni nemiche. L'attacco tedesco quindi, rimase bloccato a poche centinaia di metri attorno alle posizioni britanniche fino quasi a mezzogiorno, e le munizioni e l'acqua iniziavano a scarseggiare. Solo grazie alla forte leadership di Lettow-Vorbeck, che insistitette per la prosecuzione della battaglia nonostante la difficile situazione, la lotta non venne interrotta. Durante il proseguio della giornata, ci furono diversi tentativi di soccorso britannici, non molto ben coordinati per la verità, tutti provenienti dal nord, e tutti regolarmente respinti. Anche il sostegno britannico dal mare fu inefficace, mentre aprendo il corridoio meridionale, i tedeschi ora ricevevano le urgenti scorte di munizioni dal sud della colonia, mentre l'acqua era ricavata dalle noci di cocco della piantagione. Così intorno alle 16:30, gli inglesi tentarono una prima fuga da Jassin, che fu prontamente respinta. Per i britannici fu quindi necessario attendere fino al calare dell'oscurità, quando i combattimenti cessarono. Ma i tedeschi rimasero attivi dalle loro posizioni, spingendo addirittura l'artiglieria più vicino alle posizioni nemiche, per poter sferrare il colpo decisivo. La mattina dopo gli inglesi tentarono un'altra sortita, che ancora una volta fallì a causa del nuovo posizionamento dell'artiglieria tedesca. Senza speranza di sollievo, la restante forza d'occupazione britannica ancora presente a Jassin si arrese poco dopo, quando Lettow-Vorbeck si congratulò con gli ufficiali britannici catturati per il loro coraggio.
Il piano britannico per prendere Tanga era stato inizialmente sventato. Le perdite britanniche furono significative: oltre duecento morti furono contati sul campo di battaglia, compreso il comandante della forza occupante di Jassin, Singh; in totale, vengono comunemente riportati tra i 500 e i 700 britannici morti e feriti. A questi numeri vanno assommati anche più di 300 prigionieri, con gli ufficiali britannici rilasciati sulla loro parola d'onore. Infine, una grande quantità di attrezzature e materiale fu catturata dai tedeschi, compresi 90.000 pezzi di munizioni, ed una mitragliatrice. La Schutztruppe ha ottenuto un altro grande successo dopo il Tanga, che però è stato acquistato a caro prezzo. Aveva 86 morti, di cui 58 Askari, e oltre 200 feriti. Inoltre, le truppe hanno perso un settimo del loro numero di ufficiali. Compreso il vice comandante delle forze di protezione, il maggiore Keppler, e l'aiutante personale di Lettow-Vorbeck, il capitano Hammerstein. Lettow-Vorbeck è stato leggermente ferito al braccio. Era stato consumato un totale di oltre 200.000 munizioni, che non potevano essere compensate dalle munizioni catturate. Le perdite tedesche ammontarono a 86 morti e 200 feriti. In seguito, nonostante il successo fosse di Lettow-Vorbeck, in lui prevaleva la consapevolezza che tali quantità di rifornimenti non sarebbero più state accessibili in futuro a causa della mancanza di forniture, ed era quindi giusto preservarle evitando gli scontri in campo aperto (nei quali un gran quantitativo di munizioni è sempre richiesto). La Schutztruppe quindi passò alle tattiche di guerriglia nelle proprie operazioni nel periodo successivo.