Battaglie In Sintesi
880-882
Figlia dell'imperatore Ludovico II, nata nell'856, fu la seconda moglie di Bosone, cui diede il consiglio di farsi proclamare re di Provenza, il che fu fatto all'assemblea di Mantaille il 15 ottobre 879. Per questa proclamazione Bosone fu attaccato dai re di Francia Luigi III e Carlomanno e dal re di Germania, Carlo il Grosso, loro cugino. Ermengarda difese eroicamente la città di Vienne durante due anni e finì per arrendersi (882) a Riccardo, duca di Borgogna, fratello di Bosone, che la fece condurre ad Autun. Essa si trovava a Vienne, quando morì Bosone e sostenne allora la causa di suo figlio Luigi il Cieco, che essa fece proclamare re dall'assemblea di Valence, e per tre anni esercitò la reggenza per lui Morì abbadessa di S. Sisto a Piacenza, nell'890.
Nell'aprile dell'879 a Luigi II il Balbo, re dei Franchi occidentali, succedettero i figli, Luigi III il Giovane e Carlomanno II. Bosone e altri magnati provenzali, secondo l'Historia Regum Francorum inviarono ambasciatori al re dei Franchi orientali, Ludovico II il Germanico, per consegnargli la parte di regno di Lotaringia, che era stata aggregata alla Provenza mentre i nobili e l'alto clero del regno di Provenza, il 15 ottobre 879 si riunirono nel castello di Mantaille, vicino a Vienne e nominarono Bosone re di Burgundia (Provenza e parte della Borgogna), che, nell'autunno dello stesso anno, a Lione, fu solennemente incoronato dall'arcivescovo Aureliano. Fu il primo re di sangue non carolingio. La coalizione tra Carlomanno, il fratello, re Luigi III di Francia e il nuovo re d'Italia, Carlo il Grosso, prima sconfisse il figlio di Lotario II di Lotaringia, Ugo (855 - 895), che si era ribellato e voleva rientrare in possesso dei feudi che erano stati di suo padre, o almeno del ducato d'Alsazia(di cui era stato duca dall'867 all'869), poi attaccarono Bosone a Attigny, travolgendo le sue forze e costringendolo alla fuga, per poi dirigersi verso Vienne, sua capitale(880).
Vienna, capitale del Delfinato, era ben fortificata per quel tempo, e inoltre, la sua guarnigione era numerosa e le sue provviste abbondanti. Ma ciò che era ancora meglio è che la difesa di Vienne era guidata da Ermengarda, figlia dell'imperatore d'Occidente Ludovico II il Giovane e di Engelberge, e moglie di Bosone di Provenza, che aveva giurato di morire piuttosto che arrendersi. I tre Monarchi, dopo molti inutili sforzi, dopo ripetuti e furiosi assalti, dopo una moltitudine di battaglie sanguinose e terribili, ma di cui non ci sono giunti i particolari, decisero di trasformare l'assedio in un blocco. Questo blocco durò per ben due anni, dopo di che la città fu costretta ad aprire le sue porte.
Ermengarda fu arrestata con sua figlia, Engelberge da Riccardo, duca di Borgogna, fratello di Bosone, che la fece condurre ad Autun, città passata, dopo devastazioni per opera dei Saraceni e dei Normanni, sotto il dominio dei duchi di Borgogna, che vi risiedettero a lungo (fino al 1276)