Battaglie In Sintesi
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Figlio di Chindasvindo; fu associato al trono dal padre nel 649. Rimase re anche dopo la morte del padre (653), benché l'VIII Concilio di Toledo stabilisse che l'elezione dei re era riservata al clero e ai nobili. Favorì la fusione del suo popolo coi Romani stabilendo una legislazione comune col Liber iudiciorum, valido per i due popoli (654), e stabilendo così il principio della territorialità del diritto.
Storia della Spagna antica e moderna, Luigi Bossi, Volumi 1-8, Milano 1821
Cominciò il regno di Recesvinto nell'anno 648 dell'era volgare. Dipinto ci viene da alcuni storici quel re come dato singolarmente
allo studio della religione, zelante della gloria della cattolica chiesa, dedito alla lettura delle sacre scritture, ansioso di
assistere alle dispute de' teologi controversisti, liberalissimo verso i templi cristiani d'oro, di gemme,
di vesti e di arredi preziosi, al che eccitato dicevasi dai paterni esempj. Certo è che sotto quel re e per di lui opera
fu tenuto un concilio in Toledo di tutti i vescovi del regno; e ch'egli presentatosi a quella assemblea, que padri
richiese che non solo stabilissero quello che più opportuno credevano per la ecclesiastica disciplina, ma ancora
ponessero mente allo stato della repubblica col riformare, se era d'uopo, le antiche leggi o anche aggiugnerne di nuove;
a quel concilio però intervenuti veggonsi anche i magnati del regno. Sembra che agli Ebrei da Chintila condotti per forza
al cristianesimo, accordato fosse di astenersi dalle carni porcine, per le quali un ribrezzo o uno schifo piuttosto che
un allontanamento religioso protestavano; si ridussero certamente ad una somma molto minore le gravezze e i tributi,
ed al re fu lasciato l'esame ed il giudizio intorno alle domande fatte per la reintegrazione de' patrimonj nelle passate
vicende spogliati. A quegli atti soscritti veggonsi i vescovi nou solo, ma anche i duchi, i conti e gli altri principi
della nazione. Questo fu l'ottavo concilio di Toledo, ma di là a due anni celebrossi ancora il nono per cura dello
stesso Recesvinto , ed altro se ne tenne più numeroso nell'anno seguente. Veggonsi
in quello le vergini consacrate a Dio indicate col titolo di Beate, e ad esse allorà accordossi per la prima volta
il distintivo di un velo nero o rosso ; deposto fu un vescovo libidinoso, ma il nome gli fu lasciato di vescovo,
perchè da se stesso erasi accusato; ed ai re Goti, come succeduti ne' diritti degli Svevi, si attribuì l'esecuzione
del testamento di un vescovo detto Martino, che da questo era stata ai re Svevi commessa. Si vide allora per la prima
volta menzionato il palatino Wamba, che incaricato fu di quella cura col vescovo Fruttuoso.
Storia della Spagna antica e moderna, Luigi Bossi, Volumi 1-8, Milano 1821
Sotto il regno di Recesvinto sollevarousi di nuovo i Vasconi, condotti da un capo ambizioso detto Freya,
che aspirava forse a ristabilire il regno degli Svevi, affine di salire egli slesso al trono. Il re de' Goti
andò coll'armata contro i rivoltosi; già imminente era il conflitto, allorchè una eclissi del sole spaventò
que' barbari superstiziosi e fece loro concepire un tristo augurio.
Storia della Spagna antica e moderna, Luigi Bossi, Volumi 1-8, Milano 1821
Sconfitti furono que'popoli rivoltosi, e il capo
loro fatto prigione, fu messo fu messo a inorte d' ordine di Recesvinto, e così compressa fu per quell'istante la ribellione.