Battaglie In Sintesi
752-759
Ugo il Grande o il Bianco Duca di Borgogna e conte di Parigi (m. 956). Figlio del re Roberto I, fu detto il Grande per i suoi vasti domini, che accrebbe con l'acquisto del Maine e di una parte della Piccardia quando il cognato Rodolfo di Borgogna succedette a suo padre (923). Morto Rodolfo (936), favorì l'elezione di Ludovico d'Oltremare, che, geloso del suo effettivo predominio, gli fu poi avversario. Quando a Ludovico succedette Lotario, Ugo ottenne da lui l'autorità suprema in Borgogna e in Aquitania (954). Morì lasciando suo erede Ugo Capeto.
Tratto da: Storia dei francesi di J.C.L. Simondo de' Sismondi recata in italiano da Luigi Rosi, Milano, 1822
Il re di Francia, Luigi d'Oltremare, prima di morire avea investito del Ducato d'Aquitania, circa l'anno 950, Guglielmo Testa-di-Stoppa,
Conte di Poitiers; e per ricompensare i servigi ricevuti da quel Signore avea violato la legge de' feudi ed abusato della gioventù e della debolezza
del figlia di Raimondo Ponte, Conte di Tolosa, spogliandola dei suoi beni per favorir costui.
L'ingiustizia di questa prima investitura non rendeva più legittimo l'atto del giovine Re, che voleva ripigliarsi ciò che suo padre avea donato.
Ma i figli di Raimondo Ponte erano minori e aveano dovuto cedere alla violenza; per converso Guglielmo Testa-di-Stoppa era nel vigor dell'età e
risolutissimo a non lasciarsi togliere il donativo.
Tratto da: Storia dei francesi di J.C.L. Simondo de' Sismondi recata in italiano da Luigi Rosi, Milano, 1822
Volendo Ugo dare alla sua usurpazione l'apparenza di un atto dell'autorità reale, invitò il Re Lotario e sua madre Gerberga a passare con lui
le feste di Pasqua, poscia li condusse dietro il suo esercito all'assedio di Poitiers. La riputazione militare degli Aquitani era allora più che sospetta.
Di fatto si peritò Guglielmo di aspettare il nemico in Poitiers, ma la città era ben fortificata, e dopo due mesi d'inutili assalti, Ugo e Lotario spaventati,
dicesi, da un temporale attribuito alla intercessione di San Ilario, si risolvettero a levar l'assedio, abbandonarono ad un tempo il castello di Santa Radegonda,
di cui eransi per sorpresa insignoriti. Nella ritratta furono attaccati da Guglielmo, ma ben tosto misero essi in rotta quell'esercito, e il Conte di Poitiers non fuggi che con pochi soldati.
Tratto da: Storia dei francesi di J.C.L. Simondo de' Sismondi recata in italiano da Luigi Rosi, Milano, 1822
La sconfitta degli Aquitani non agevolò punto ad Ugo il conquisto del Ducato d'Aquitania; pare che nemmeno lo avesse nuovamente intrapreso. Dopo quella spedizion militare,
la potenza regia pareva totalmente annientata nelle province del Mezzodì della Loira dopo la metà del decimo secolo sino alla metà del duodecimo. Non rinvengonsi pure
in quelle Province diplomi dei Re, posteriori a una carta conceduta l'8 marzo 955 dal Re Lotario a Gotescalo Vescovo del Pay