Battaglie In Sintesi
463
Nobile gallo-romano, creato dall'imperatore Maggioriano comes et magister utriusque militiae per la Gallia; quando nel 461 Ricimero, già quasi arbitro dell'Impero, fece uccidere Maggioriano, Egidio seppe mantenersi indipendente di fronte al nuovo imperatore Libio Severo e al suo potente effettivo signore. Resisté gagliardamente all'invasione gotica, e riportò una notevole vittoria sui barbari presso Orléans; ma la morte, forse per veleno, lo sorprese prima di poter concretare il suo piano di aperta offensiva contro Ricimero, per il quale egli era anche entrato in trattative con i Vandali di Genserico. Con la sua morte sparì l'unico valido ostacolo all'invasione gotica nella Gallia romana.
L'anno 451 TORRISMONDO, primogenito di Teodorico, fu eletto re dall'esercito
dei Visigoti all'indomani della battaglia di Meri dopo terminata la cerimonia
dei funerali di suo padre. Tosto egli marciò verso Tolosa per consiglio
d'Aezio che voleva di lui disfarsi, e goder solo le ricche spoglie degli
Unni. Aezio per reprimere le querimonie del re visigoto intorno la divisione
delle spoglie, gli mandò un bacino d' oro, tempestato di gioie che fu conservato
nel tesoro dei successori di Torrismondo. Sisenand, signor visigoto, offrì
questo bacino al re Dagoberto l'anno 630 per ottenere da lui soccorso contra
Sumtila che voleva detronizzare. Torrismondo fu assassinato l'anno 453 sotto
il consolato di Opilione da due suoi fratelli Teodorico e Frederico. Torrismondo
e i suoi fratelli ebbero a maestro di gramatica ed eloquenza il retore Avito,
cui poscia i Goti inalzarono all'impero.
L'anno 453 TEODORICO, fratello ed uccisore di Torrismondo, gli succedette e visse
in pace coi Romani. il di 10 luglio dell'anno 455 die' udienza al celebre Avito,
spedito dall'imperator Massimo a chiedergli soccorso,
gli fece prender la porpora, lo dichiarò imperatore romano sulla nuova giuntagli
che fosse stato ucciso Massimo e gli promise aiuto con tutte le sue forze. L'anno
456 Teodorico fece guerra agli Svevi di Spagna a favore di Avito e vinse il 6
ottobre una grande battaglia contro Rechierio. Teodorico nel ritorno da questa
campagna sdegnato della deposizione dell'imperatore Avito a cui era affezionato,
si avvisò di profittare delle turbolenze dell'impero e far dei conquisti a suo
profitto , come eseguì tanto al di qua che al di là dei Pirenei. Egli ne fece di
rapidissimi, che furono però l' anno 459 arrestati dinanzi ad Arles, ove Teodorico
fu sconfitto e costretto a levar l'assedio. L'anno 462 la città di Narbona, che
da quasi sei secoli formava il baluardo dei Romani contro i loro nemici nelle
Gallie, fu abbandonata ai Visigoti dal conte Agrippino in un a porzione della
Narbonese. Il successo di questo tradimento die' luogo a Teodorico di stendere
i suoi conquisti sino verso la Loira.
Ma il conte Gilles, maestro della milizia nelle Gallie, giunto ad attaccarlo l'anno 463 presso Orleans tra la Loira e il Loiret, riportò contra lui gran vittoria in una battaglia ove perdette Frederico suo fratello o almeno suo stretto congiunto, con gran parte de' suoi.
Il vincitore apparecchiavasi a nuove spedizioni contra i Visigoti, quando questi già disperando di potergli resistere, lo fecero perire l'anno 464 col veleno all'insaputa del loro padrone. Allora tutto cedette ovunque si presentarono.