Battaglie In Sintesi
511
Figlio illegittimo di Alarico II, fu eletto re dai Visigoti dopo che Alarico era stato ucciso in battaglia dai Franchi.
L'unico figlio legittimo di Alarico, Amalarico, era infatti un bambino e quindi troppo giovane per governare.
Inizialmente Gesalico fu sostenuto dal potente re ostrogoto Teodorico il Grande, ma questo supporto alla fine svanì.
Tra il 508 e il 511, fece giustiziare un importante nobile visigoto: Goiarico. Il governo di Gesalico subì un colpo
decisivo quando i Burgundi, guidati dal loro re Gundobado, catturarono e saccheggiarono Narbona, sua capitale.
Gesalico fuggì a Barcellona, dove rimase fino a quando Teodorico lo depose. Teodorico assunse il governo del
regno visigoto per i successivi 15 anni, riscuotendo le sue tasse e nominando i suoi funzionari, apparentemente in
nome del fratellastro di Gesalico, Amalarico, fino a quando non fu abbastanza grande per governare.
Scacciato dal trono, Gesalico trovò rifugio a Cartagine dal re vandalo Trasamondo. Il re vandalo sostenne la sua causa,
fornendogli denaro ma senza uomini, e nel 510 e 511 la marina vandalica sostenne l'invasione della Spagna da parte di
Gesalico. Tuttavia, dopo aver ricevuto alcune lettere severe da Teodorico, Trasamondo riconobbe che non poteva competere
con gli Ostrogoti e ritirò il suo sostegno a Gesalico, offrendo scuse e oro a Teodorico.
Abbandonato da Trasamondo, Gesalico fuggì in Aquitania, dove rimase per un anno. Herwig Wolfram nota che, sebbene l'Aquitania
fosse stata conquistata dai Franchi in seguito alla battaglia di Vouille , era ancora densamente popolata da Visigoti e romani
filogotici. Gesalico tornò ancora una volta in Spagna, e fu sconfitto dal generale di Teodorico Ibba fuori Barcellona,
secondo Isidoro di Siviglia alla dodicesima pietra miliare. Sebbene sia fuggito dal campo di battaglia, Gesalico fu catturato
dopo aver attraversato il fiume Durance e successivamente giustiziato. Wolfram spiega che Gesalico aveva giocato "la sua ultima carta,
i Burgundi", ma in una nota osserva "Isidoro non ci dice se i Burgundi o le guardie ostrogote catturarono e uccisero lo sfortunato
re visigoto". Peter Heather ipotizza che la sua esecuzione sia avvenuta "probabilmente nel 513".
Storia dei Francesi; recata in italiano dal cavaliere Luigi Rossi, Jean Charles Leonard Simonde de Sismondi, Volume, 2 Milano 1822
Gregorio di Tours, che non ha voluto decantare se non se le vittorie dei Franchi, nemeno ha indicato i fatti dei 4 anni susseguenti,
in cui fu continuata la guerra da Clodoveo con minor fortuna: è mestieri indovinarli su qualche parola sfuggitane agli
storici dei Goti o dei Greci, che per la maggior parte non meritano molta fede. L'Abate Dubos vi si è provato con modi
ingegnosi , ma sempre dando troppo valore a testimonianze sospette. Gondebaldo Re dei Borgognoni congiunse le sue armi a
quelle dei Franchi per volgere a suo pro i disastri dei Visigoti nel Mezzodì della Gallia. Dall'altro canto spedi
Teodorico dall' Italia in Provenza il suo Generale Ibba a soccorrere i suoi concittadini. Il quale diede una sconfitta
ai Borgognoni ed ai Franchi davanti Arles, che aveano cinta d'assedio; sforzò pure Clodoveo ad allontanarsi da
Carcassone, ma invece di proseguire l'impresa impiegò le forze che comandava a deporre dal trono Gesalico, perchè
fosse incoronato dai Visigoti Amalarico nipote del suo padrone.
Storia dei Francesi; recata in italiano dal cavaliere Luigi Rossi, Jean Charles Leonard Simonde de Sismondi, Volume, 2 Milano 1822
Avea già riconquistato tutta la prima Narbonese fra il Rodano e i Pirenei, quando mosse verso Catalogna,
ove davanti Barcellona debellò Gesalico e lo astrinse a cercare rifugio presso i Vandali d'Affrica.
Storia dei Francesi; recata in italiano dal cavaliere Luigi Rossi, Jean Charles Leonard Simonde de Sismondi, Volume, 2 Milano 1822
Continuarono tra i Goti e i Franchi le ostilità, ma senza venire a grandi battaglie.
Conservato aveva Clodoveo Tolosa, Bourdeaux e due Aquitanie;
occupavano i Visigoti la Narbonese e le Spagne; gli Ostrogoti la Provenza fino al Rodano; e Teodorico
tutore del nipote Amalarico avea regno sulle due nazioni egualmente. Fece però Gesalico più tentativi
per ricuperare il trono onda stato espulso : implorù ora i 'soccorsi dei Vandali ora dei Franchi medesimi,
rientrò nelle Gallie per disputar la corona capitanando i nemici del suo paese : finalmente rimase prigioniero
dei Generali di Teodorico, quando passata la Duranza si ritirava nel paese dei Borgognoni. Fu mandato a morte
per ordine del Generale Ibba prima del mese di maggio dell'anno 511